domenica 9 settembre 2007

Le bufale di Attivissimo: Atto X

Sezione decima
"Il "pull it" di Larry Silverstein"
Nella vicenda del "pull it" di Silverstein sono molte le interpretazioni controverse.
Da una parte:
- ritirare i pompieri dalla zona a rischio del WTC7
Dall'altra:
- demolitelo
Attivissimo, come unica madrelingua inglese viva sulla terra non poteva esimersi dal dire la sua. Chiaramente la prima opzione è quella perseguita, con forbite argomentazioni, dallo stesso.
Tuttavia c'è un'errore di fondo che sebbene possa apparire un dettaglio insignificante, nella totalità della somma degli altri dettagli, a mio avviso, fa la differenza.
Nell'apertura di questa sezione, Attivissimo, indica Silverstein essere il proprietario, "o più propriamente locatore" (notare l'imprecisione del "o", scegli quello che più ti piace o locatore o proprietario, così suona in italiano).
In realtà Silverstain non è né proprietario, né ("o"!) locatore: molto più semplicemente è un concessionario dei diritti di sfruttamento dell'area di proprietà dell'autorità portuale di New York, per 99 anni.
Il WTC7, attraverso Blackstone Group, è rientrato in questa concessione, in seguito all'acquisizione di quote di Blackstone da parte di Silverstein che ha unificato e inglobato così la totalità del complesso direzionale di South Manhattan.
Quindi Silverstein, o in quota, o nella totalità detiene il pacchetto dell'intera area su cui vi è il World Trade Center.
Sappiamo tutti che qualche mese prima, a seguito di un incidente Silverstein era sotto morfina all'ospedale, sotto dolori atroci interuppe questa cura, per recarsi all'ufficio dove doveva stipulare la polizza assicurativa che prevedeva il raddoppio del premio pagato a seguito di atti terroristici.
Fin qui nulla di strano...!
La titolarità dell'area in qualità di concessionario assicurato a dismisura per atti terroristici nell'"ombelico del mondo", dava modo a Silverstein di agire plenipotenziariamente sulle sorti e le decisioni concernenti la gestione del complesso direzionale.
Trattando terreni edificabili, so che su un terreno ricadente una cubatura determinata dall'autorità vigente, si adopera una differenza in difetto qualora ricadano altri edifici sul cespite oggetto d'interesse per sfruttarne la rimanente.
La presenza di eventuali edifici pre-esistenti, varierebbe completamente l'urbanizzazione, le sistemazioni esterne e le norme tecniche d'attuazione del futuro progetto attuativo-architettonico.
L'autorità vigente rilascia una cubatura da sfruttare, delle distanze da altri edifici da mantenere e degli standard da rispettare, quindi la presenza di un edificio è molto ostativa all'edificazione di un futuro complesso riqualificativo dell'area.
Uno dei limiti imposti sul suolo americano, per esempio, relativo alle altezze degli edifici, è di 1800 piedi pari a seicento metri con i relativi parametri e standard.
E' allo studio infatti un progetto di una torre alta 1776 piedi (592 metri), con altri edifici circostanti di altezza elevata.
Questa torre, tanto per stare in tema, sarà chiamata Freedom-tower!
Individuerei una ragione in più, per cui il WTC7, a mio avviso quel giorno, grazie al pretesto della premeditazione dei crolli di WTC1 e 2, a mio avviso dovesse crollare.
Non mi stupirei, anzi, di venire un domani a conoscenza del fatto che probabilmente WTC7 stesse per essere liberato "da persone e cose" completamente per essere messo formalmente nelle mani di Silverstein.
Facciamo un esempio: ammettiamo in una qualsiasi città, l'esistenza di un terreno edificabile di superficie pari ad un ettaro (10.000 mq), la cubatura che l'autorità mi concede è data da 1,5 mq coperto per mq di estensione. Quindi il terreno in questione avrebbe una cubatura di 15.000 mc, pari ad un edificio di 5000 mq circa fuoriterra, oltre parcheggi, magazzini, soffitte e locali d'uso non definito.
L'autorità riconosce le destinazioni d'uso: commerciale, direzionale e residenziale, cioè posso farci un supermercato, diversi piani d'uffici e appartamenti.
Ipotizziamo ora che su questo terreno vi sia un'edificio esistente di 1000 mq su 3 piani (1000 mq equivalgono all'incirca a 3000 mc).
Se l'autorità me lo permette lo demolisco e poco male, se per qualsiasi motivo mi obbliga a "tenerlo", il terreno è commercialmente meno "appetitoso" dal punto di vista commerciale, perchè:
- Questo edificio mi occupa spazio:
a Per la sistemazione della viabilità interna
b Per la mancata presentazione di un progetto unitario che mi obbliga a fare un piano attuativo che tenga conto dell'edificio già esistente
c Per la definizione degli standard urbanistici (parcheggi, strade d'accesso e d'uscita ecc) più difficile
d Non mi fa sfruttare tutta la cubatura quindi non posso progettare un supermercato che venderei ad occhi chiusi!
- Il piano attuativo che di regola quando le autorità sono veloci impiega 2 anni, fa perdere tempo prezioso
- E' ostativo per una vendita commerciale in blocco
e via dicendo.
Fattore ostativo di fatto:
- mi rende impossibile lo sfruttamento adeguato della cubutura totale esistente.
- permette di sfruttare solo 12.000 mc per nuove edificazione ma mi obbliga a impormi dei limiti e rispettare con oneri più costosi, standards e paramentri
In termini commerciali, si guadagna meno perchè c'è meno superficie nuova vendibile.
Ritornando al tanto smitizzato "pull it" di Attivissimo, posso dire che ho delle opinioni che tengono in considerazione diverse variabili, anche se i casi sono solo due e in ogni caso ritengo che Silverstein non poteva non essere al corrente degli avvenimenti.
Se avesse detto "pull it" con l'intenzione di dire:
- "ritirate i pompieri dalla zona a rischio": siamo sempre punto e a capo, la diatriba sta sul fatto interpretativo dei termini, ammesso che il concetto inteso in quel momento, fosse il ritiro dei pompieri non dimostra che una demolizione controllata non sia avvenuta.
se avesse inteso:
- "demolitelo": a mio avviso sarebbe più difficile spiegare questo, poichè la demolizione se avvenuta è nascosta. L'aver detto quindi il WTC7 è stato demolito avrebbe significato gettare un sospetto anche sulle torri gemelle. E spiegare al pubblico tante cose...
Se si fosse sbagliato, con una gaffe poi corretta, è possibile che pensasse di lasciarsi andare con un "pizzico" di insospettabile verità, probabilmente in seguito, sarebbe potuto andare a rileggersi le condizioni della polizza dove magari, leggesse scritto che anche in caso di forza maggiore l'ipotesi della demolizione sarebbe dovuta essere stata anticipatamente concordata con l'assicurazione... e ritrattare!!!
Battute a parte, gli sforzi di Attivissimo si spingono su dettagli inconsistenti che non aiutano la scoperta della verità.
Uno legge Attivissimo e lo lascia stare, leggendo questi quesiti confusionari:
"Perché Silverstein sarebbe così cretino da ammettere pubblicamente in un documentario di aver ordinato la demolizione e quindi ammettere di aver partecipato a una messinscena e di conseguenza a un complotto?"
Non necessariamente se demolito sia stato il WTC7, anche WTC1 e 2 obbligatoriamente lo debbano essere stati.
Attivissimo maschera dei quesiti dalla parvenza obiettiva, con opinioni conclusorie inducenti risposte malsane, comunque il sillogismo nascosto non regge.
"Una demolizione non s'improvvisa, come osservano anche i complottisti..."
Anche qui necessariamente se di complotto si fosse parlato, indubbiamente si sarebbe organizzato la mattina presto al bar con Bush, Osama e Atta, per Attivissimo.
Qui, si riferisce al fatto che non può aver detto Silverstein: "demolitelo" perchè in poco tempo non si potevano predisporre in quelle condizioni gli esplosivi...
Mi chiedo se non ci sia qualcuno che ritenga offensive, queste macabre affermazioni di Attivissimo.
"Nessuna vita fu persa al Seven World Trade Center l'11 settembre 2001"
Non dovrebbe essere vero, per quanto ne so. Chi ha le fonti lo dimostri se può, leggevo l'altro ieri che ci fu una vittima al WTC7.
Termina con quest'affermazione la decima sezione:
"Queste considerazioni e questi dati puntano a una semplice interpretazione distorta delle parole di Larry Silverstein."
Ammesso che sia vero, che si dimostrerebbe?

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