domenica 16 dicembre 2007

WTC6: indebunkabilmente anomalo...

Aggiornato 18/12/2007.
Il palazzo che ha destato più stranezze, in termini di collassi avvenuti l’11 settembre 2001, è stato senza dubbio il WTC7. Non era stato colpito da un aereo, ma subì, unicamente, gli impatti delle “pesantissime” macerie scagliate dalla Torre Nord.
Si aggiunsero, scaturiti da tal effetto, “diffusissimi” incendi ai vari piani della costruzione… Non di meno, la Versione Ufficiale non riporta menzione del fatto ed il NIST asserisce che tuttora non dispone degli elementi necessari per espletare le verifiche opportune e trarne conclusioni scientificamente valide ed accettabili. Altresì, si attribuiscono leggendariamente a tali effetti le conseguenze che portarono l’edificio al collasso sulla propria pianta.
Da “qualcosa”, tuttavia, è stato colpito: vuoi da “diffusissimi” incendi, vuoi da “pesantissime” macerie…

Un avvenimento rinnova altra incertezza se non un allarme tale da far ritenere che, per l’ennesima volta, la Versione Ufficiale abbia mentito ancora.
Con plagio universale e con dissimulata indifferenza, rimane inspiegato il fenomeno e le coincidenze che videro oggetto dei fatti, il WTC6:

6 World Trade Center - U.S. Customs House

L’edificio era alto 7-8 piani e consisteva di una superficie pari a 50.000 mq ca.
http://en.wikipedia.org/wiki/6_World_Trade_Center

La lista degli affittuari:

US dep. of Commerce, 4500 ft, Goverment, 6° piano
BATF (alcohol tobacco & firearms), 1200 ft, Government, 2° e 6° piano
U.S. Dep. of Agriculture, Government, 2° piano
U.S. Dep. of Labor, 10.200 ft, Government, 6° piano
Export-Import Bank of the U.S., Financial Institutions
Eastco Building Services

Tra le 9.03 e le 9.04 dell’11 settembre 2001, un fenomeno è ripreso dalla CNN.

Non c’è motivo ragionevole, per il quale avvenne questo fenomeno, giacché le uniche parti degli edifici interessate agli impatti degli aerei fino a quel momento, erano quelle concernenti i piani alti dell’edificio più vicino, la Torre Nord e quelle più lontane della Torre Sud.
Il filmato è un abbaglio! Va comunque richiamato poichè intercorre nel periodo di tempo in cui si consumava la tragedia:
(da Pier69)

Gli occupanti di WTC6 eseguirono l’ordine d’evacuazione, prima delle 9.03

E’ un arcano il motivo per cui, da quando il primo aereo impatta la Torre Nord, i suoi occupanti (coloro che poterono) si affrettarono a lasciarlo ma vennero, invece, invitati, assurdamente, a ritornare nei propri uffici per “passato pericolo”.
Gli occupanti del “6”, non colpito da nulla, furono fatti evacuare in 12 minuti esatti.
Alle 8:46, orario dell’impatto del primo aereo alla Torre Nord, segue l’ordine di evacuazione di 800 persone dal WTC6…

È il controllo del numero delle vittime che dovevano morire per offrire il pretesto tanto agognato?

“Some 800 workers from WTC 6 were safely evacuated within 12 minutes of the first plane hitting the North Tower at about 8:46 a.m., according to a Sept. 18 Washington Post article by Stephen Barr.”

Alle 8:58, WTC6 è pronto per essere fatto detonare…

Per chi leggesse, la parola detonazione sta ad indicare ciò che, invece parallelamente, la Versione Ufficiale abbia attribuito all’effetto dei detriti scagliati in conseguenza dall’impatto dell’aereo sulla torre Nord. Ciò non è stato confermato dall’ASCE (American Society of Civil Engineers), dichiaratasi impossibilitata dall’eseguire le proprie indagini poiché bloccate da parte del New York City’s Department of Design and Construction, per pericoli legati, in maniera generalizzata, all’inagibilità degli edifici (nonostante per WTC4 e WTC5 questo problema non fosse sussistito…).

“A spokesman for FEMA told AFP that because the building was considered by DDC to be “very dangerous,” there was “no data collection” from WTC 6.”

Non esistono dati per trarre conclusioni dagli accadimenti inerenti WTC6… perché l’edificio era troppo pericoloso! …ottima spiegazione, ma la relazione tra le due affermazioni dov’è?.

L’evacuazione di 800 persone è avvenuta egregiamente senza intoppi causati da panico e altri imprevisti.

Un’intervista di Killtown, riscontra esplosioni, poco dopo l’impatto dell’aereo contro la Torre Sud, all’interno di WTC6. Ragion per cui, qualcosa di “misterioso” è accaduto:

“…As I turned to start running west again, I saw a series of flashes around the ceiling of the lobby all going off one-by-one like the X-mass lights that "chase" in pattern... …The pops were at the same time as the flashes…”
“I immediately got the impression they were timed explosives. I have never thought they were anything else, not then, not now.”
“I didn't have any notions of where to put blame per se, but I remember thinking that it was possibly the same organization who tried to blow up the building back in 1993. I figured they came back to finish the job.”


http://killtown.blogspot.com/2006/02/911-rescuer-saw-explosions-inside-wtc.html

Quale può essere la motivazione di tali esplosioni se non quello di far suscitare dopo, nelle menti esterrefatte e basite, la recondita fantasia, che la torre Nord, implodendo in un secondo momento, scagliasse più lontano possibile i detriti, fino a colpire il WTC7, trovando sulla sua traiettoria inevitabilmente l’edificio (WTC6) in questione?

La FEMA nel suo rapporto riguardante WTC4-5-6 riporta per il 6, quali cause dell’esistenza di un cratere centrale di forma tondeggiante “creatosi” e del suo generale danneggiamento:
- Significant damage from the collapse of WTC1
- Fire damages
Ma poche righe evasive non confermano le foto, riprendenti un buco enorme nell’edificio.

Le foto riportate mostrano il WTC6 in piedi, a dispetto del WTC7 crollato. Non fosse per la presenza dell’ambiguo cratere centrale, queste foto, getterebbero un alone di mistero ancor più “grigio” di quanto già non lo sia così.

Una testimonianza ratifica le ammissioni, sulla tempistica e sulle modalità, dell’intervista di Killtown:

"On the morning of September 11, 2001, OSHA employees had begun a routine day when an explosion shook the building. The Assistant Area Director immediately issued the order to evacuate. As the first plane hit the North Tower of the WTC, debris began falling on Building 6. OSHA staff rushed into the hallway. Three employees helped their co-worker in the wheelchair down the corridor and into a freight elevator they had used during the practice drill. They descended to the basement, into a garage, down some steps, and into another garage, where they escaped from the building.

The group moved outside just as the second plane hit the South Tower. As the group moved away from the site, the North Tower collapsed, destroying OSHA’s Manhattan Area Office as it fell. We are so thankful that no Department of Labor employee was lost during that tragic day. Thanks, in no small part to OSHA’s careful emergency planning, everyone knew what to do—even in this unprecedented circumstance."

La testimonianza riporta un dato non confermato: detriti che “cominciano” a cadere dalla Torre Nord.
Nella ripresa del video attribuito a “Bri and Cri” (“Luogocomune”, sezione forum-torri, topic: “Anomalia alla torre Nord?”), la parte di tetto del WTC6 che si riesce a vedere nitidamente è ancora integra, poco prima del crollo della Torre Sud. Ed è ancora integra, nel momento in cui crolla la Torre Sud (ore 10:00 circa).
Inevitabilmente, la testimonianza, conferma due dati di fatto che serviranno a comprendere meglio la parte successiva di questo post inequivocabilmente:

“They descended to the basement, into a garage, down some steps, and into another garage, where they escaped from the building.”

“The group moved outside just as the second plane hit the South Tower.”

L’enigma di questa evacuazione rapida e ordinata, sta, come detto prima, nel fatto che, dopo le 8:46 gli occupanti che si apprestavano a lasciare la Torre Nord vennero invitati a ritornare, nei loro uffici… mentre gli impiegati del WTC6 vennero fatti uscire immediatamente dall’edificio.

Un capitolo di un rapporto denuncia la presenza di un deposito di munizioni all’interno di WTC6:

“Weapons, Ammunition, and Explosives Protocol WTC6, the Customs House, contained two pistol ranges (B-1 and B-6 sub-levels). Approximately one million rounds of live ammunition were stored inside these ranges. Ammunition consists of case material (brass or aluminum), a lead projectile, a primer, and propellant. When exposed to fire or temperatures above 3928F, the primer and propellant can ignite, causing the case to fragment and act as a low velocity
projectile. It is also possible to strike the primer and cause the ammunition to discharge. Recovery Team members examining the rubble in these selected areas were issued full-face
shields for optimum eye protection. All weapons discovered were assumed to be loaded; explosives were not touched. Firefighters were to evacuate the area with a minimum of one
hundred (100) feet in all directions and notify the Port Authority Police Department or the NYPD immediately through the FDNY chain of command. The cutting of steel in
areas where weapons, ammunition, and explosives (small amounts used by PA police to train dogs) were located was strictly regulated.”

Questi materiali erano posizionati nei piani sotterranei ai livelli -1 e -6. Ragion per cui, non furono interessati né dagli impatti e loro conseguenze alla Torre Nord, né dall’impatto e collasso della Torre Sud, avvenuto, quest’ultimo, un’ora dopo circa.

La torre Nord riparava WTC6 dai detriti della Torre Sud, sia al momento dell’impatto dell’aereo che la colpì, sia al momento del suo collasso avvenuto dopo.
Le esplosioni sentite dai testimoni non possono ricondursi agli scoppi dei materiali pericolosi immagazzinati sotto terra né, tantomeno, a eventuali temperature da ignizione raggiunte, così come indicate nel report, poiché non interessati significativamente da conseguenze che le avrebbero potute permettere.

Cosa alquanto mai, più discordante con le teorie dei “debunker” italiani, si menziona nel rapporto la messa in sicurezza di detti materiali pericolosi in breve tempo…

“…explosives were not touched.”

“The cutting of steel in areas where weapons, ammunition, and explosives (small amounts used by PA police to train dogs) were located was strictly regulated.”

“DEBUNKER” ITALIANI

Delle testimonianze in merito a flash ed esplosioni all’interno di WTC6: niente!
Del danneggiamento ancora inspiegabile alle 10:00 di quella mattina: niente

In funzione del WTC6 sono citate, ironicamente, queste speculazioni generiche:

“Risulta così difficile immaginare che durante un disastro del genere possano esserci oggetti che esplodono, come i serbatoi delle auto, i trasformatori (per esempio al WTC7) pieni d'olio infiammabile sotto pressione, o le munizioni presenti nel deposito d'armi della polizia nel WTC6?”

http://undicisettembre.blogspot.com/2007/04/matrix-stasera-ksm-nuovo-materiale.html

E questa:
(riferendosi a “Luogo Comune”)
“Non tutto ciò che esplode è per forza esplosivo
Una considerazione supplementare: può sembrare banale, ma non tutto quello che esplode è per forza esplosivo. C'erano molte, molte cose che potevano esplodere, a Ground Zero: i serbatoi delle auto in fiamme, per esempio e 1.200.000 munizioni custodite nelle armerie degli enti US Customs e Bureau of Alcohol, Tobacco and Firearms nel WTC6 (fonte). Un particolare che i "ricercatori della verità", stranamente, sembrano non conoscere.

Anche il WTC5 conteneva munizioni:

“... le detonazioni delle munizioni per armi leggere che provenivano dal bunker del Secret Service che si trovava nell'edificio 5 del World Trade Center... il sibilo, il ruggito e il crepitio degli incendi vicini, e le continue esplosioni dovute alle granate e alle altre munizioni che scoppiavano nel bunker del Secret Service...”

Richard Picciotto, comandante di battaglione (battalion chief) dei vigili del fuoco di New York, dal libro Last Man Down (Ultimo a uscire).

In altre parole, la presenza del rumore d’esplosioni nei filmati non è affatto una dimostrazione che gli edifici sono stati demoliti con l'esplosivo. Le esplosioni possono essere dovute a moltissimi altri fattori. Non dimentichiamo che proprio nel WTC7 c'era una centrale elettrica con numerosi, grandissimi trasformatori. E quando scoppia un trasformatore, fa un botto che non passa certo inosservato.”

http://undicisettembre.blogspot.com/2007/05/luogocomune-is-exploding.html

CONTRO-“DEBUNKING”…

Sebbene le affermazioni avanzate non sono riconducibili alle esplosioni delle testimonianze, ci troviamo di fronte ad una congettura, se non, più propriamente, ad una falsa informazione, sia sulle nozioni relative: i materiali pericolosi in WTC6 sono esplosi (il rapporto della FEMA afferma il contrario), sia sulla tempistica: non riporta il periodo di tempo in cui tali materiali avrebbero dovuto reagire, e sia sullo stoccaggio dei materiali che, a detta dei “debunker” italiani, sono stivati in bunker a piani dell’edificio non meglio precisati.

A maggior ragione, se ciò fosse stato accertato, avrebbe apportato un beneficio alla validità dei rapporti delle organizzazioni che relazionarono l’accaduto, ma in nessun modo, anche nel report della FEMA, ciò viene riportato…

Nonostante sia “immaginabilissimo”, che questi materiali pericolosi potessero prendere fuoco o reagire, non sono riportati effetti in tal senso, se non nella maniera per cui si presume forzatamente, i collassi siano avvenuti per altri fattori: “pesantissime” macerie e “diffusissimi” incendi…

Le testimonianze sopra ricordano che all’interno degli edifici, nel caso del WTC6, agenti federali erano ancora al loro interno e lampi e scoppi si vedevano e si udivano dai lati dell’edificio.

Se i materiali si trovavano sotto-terra, non si spiega quindi perché, pur scoppiando si dovessero verificare gli effetti visibili/udibili ai piani fuori-terra…

La via di fuga fu proprio costituita dai sotterranei dei garage del WTC6… (la testimonianza è ricavata dalla stessa fonte utilizzata dai “debunker” italiani…), proprio dove erano immagazzinati i materiali pericolosi.

Se la reazione di tali materiali fosse avvenuta per l’orario di evacuazione, (in coincidenza con l’orario dell’impatto dell’aereo alla torre Sud), si sarebbero scorti gli effetti, o si sarebbero sentiti i rumori delle esplosioni, da parte delle persone che si apprestavano ad abbandonare l’edificio. Una parte dei materiali pericolosi si trovava al piano sotterraneo -1…

Qualsiasi esplosione accorsa, all’interno di WTC6, nei piani fuori-terra, è quindi da doversi necessariamente imputare a dispositivi programmati per la demolizione controllata, fino a prova contraria...

IMPORTANTE:
come asserito nel rapporto della FEMA, i materiali pericolosi, a fine giornata, non risultano abbiano mai reagito… Quindi nulla, dei loro eventuali effetti è attribuibile ai vari danneggiamenti di WTC6, sia prima del collasso della torre Nord e sia dopo…

L’esplosivo programmato per la detonazione, opportunamente collocato, al momento della deflagrazione, ha interessato soltanto i piani fuori-terra, per un danneggiamento graduale dell’edificio. Tale danneggiamento in un secondo momento si sarebbe potuto attribuire “comodamente” al collasso della Torre Nord che, nello scagliare detriti lungo il percorso, giustificasse i danni causati al WTC7, tanto da attribuirne fantasiosamente il collasso di quest’ultimo…

Sarebbe stato il colmo vedere un tetto integro, come quello del WTC5, al WTC6 e riscontrare invece che sulla stessa traiettoria, le macerie in caduta, lo avessero “saltato”, per colpire il WTC7…


“Unbelievably it's completely on the opposite side of WTC 6 from the crumbling north tower! Richard Tomasetti, of Thornton/ Tomasetti Engineers, a company involved in the WTC clean-up effort observed (in the aforementioned PBS documentary); "Most of the debris that damaged the other buildings was pretty much contained within about a block or so off the main plaza of the WTC." But despite this astute assertion, building 7 was apparently damaged so severely that it caught fire, burnt for 7 hours and then just fell in another curiously even, very complete and inferno related collapse (once again, the third of 3 such unprecedented failures that day!).”

In questa vicenda, un dettaglio sconvolge fatalmente le teorie “ufficiali”…
Una demolizione controllata per sua stessa definizione è controllata e dosata, accertata e soprattutto pianificata. Se con una demolizione controllata possono non ravvisarsi effetti collaterali incondizionati e indesiderati, in un’esplosione accidentale e imprevista ciò non è ammissibile, poiché accade in maniera propriamente incontrollata… Un’esplosione incontrollata di quantità d’esplosivo ingenti è una catastrofe.

È oltremodo possibile programmare una demolizione controllata in più tempi. Nel caso specifico nulla osta che, se una demolizione controllata, di un edificio come WTC6, potesse essere eseguita (per esempio) in 6 secondi, si potesse farlo in 2 tempi… a scelta e secondo la necessità più gradevole alla propria bisogna.
Ergo: se con l’impatto dell’aereo alla Torre Sud si fosse scelto di attuare la prima parte della demolizione, nessuno potrebbe mai dire, con certezza ufficiale (!) che, coperto dal collasso della Torre Nord, l’edificio non fosse stato fatto detonare definitivamente…

Sull’immagine del fotogramma della CNN si vede una nuvola di fumo scaturita dal basamento dell’area del WTC, ma la sua provenienza è imprecisabile. La ripresa è avvenuta alle 9:03(in concomitanza col periodo di tempo dell’impatto dell’aereo sulla Torre Sud).

Non è possibile, con altrettanta disinvoltura, ammettere che, nube di fumo ed esplosioni, abbiano la stessa provenienza.

Hanno in comune la loro esistenza e niente di più, fino a prova contraria!

Una foto, attraverso un dettaglio, dimostra quanto le esplosioni che abbiano danneggiato il WTC6, siano da collocarsi tra il momento di avvenuta evacuazione dell’edificio e il crollo della torre Sud.
Lo stesso dettaglio dimostra che WTC6 era coperto dalla Torre Nord (ancora integra e perfettamente in piedi), mentre la Torre Sud collassava implodendo.
L’unico modo per spiegare il suo danneggiamento è una demolizione controllata programmata per avvenire in più tempi. Sempre che non si voglia dimostrare che gli esplosivi contenuti nei sotterranei, esplodendo accidentalmente, anziché distruggere imperfettamente WTC6, ne lascino integri i vetri… e la struttura!

…a questo punto qualche testimonianza ci sarebbe stata, qualche riscontro, qualche rapporto: ma non c’è nulla di simile.

Altre organizzazioni, che si sono occupate nello smontaggio delle tesi alternative, disertano sull’argomento WTC6, non ritenendolo probabilmente degno di nota.
Nella sezione 9/11 del sito http://www.popularmechanics.com/search/, la ricerca di “WTC6” non offre alcun risultato, in merito al seguebte dilemma, idem per “Custom Building”.
E’ un fatto riscontrato: finché non si apportino argomentazioni contrarie in merito a quel preciso particolare, nessuno si spinge a spiegarlo anticipatamente…

Riepilogando:

8.46: - impatto dell’aereo alla Torre Nord
- inizio evacuazione WTC6
8.58: - messa in sicurezza ordinata degli occupanti del WTC6
9.03: - impatto dell’aereo alla torre sud
- ripresa del fenomeno/abbaglio (nuvola di fumo proveniente dal basamento del WTC) della CNN
10.00: - Collasso Torre Sud
- WTC6 risulta essere danneggiato

Il danneggiamento del WTC6, con una certa probabilità, è avvenuto in un orario compreso tra le 9.03 e le 10.00 circa.
Il danneggiamento del WTC6, non ha dovuto alle reazioni dei materiali pericolosi immagazzinati ai piani sotterranei -1 e -6, dichiarazione FEMA.
Una testimonianza riporta l’aver visto e udito flash e “pop”, provenienti dalla fiancata ovest del WTC6, fuori terra e dai piani alti dell’edificio.
Un’altra testimonianza ammette la via di fuga attraverso i garage, nel momento in cui l’aereo impatta la Torre Sud
Alla luce dei seguenti fatti, così come documentati, le testimonianze e la FEMA risultano essere sostanzialmente in accordo sul fatto che il fenomeno non abbia interessato reazioni di materiali pericolosi stivati nei sotterranei dell’edificio, peraltro rimossi facilmente e senza difficoltà dopo il collasso della Torre Nord.
Non è possibile tacere deliberatamente l'esistenza di cariche esplosive opportunamente predisposte per fare saltare il WORLD TRADE CENTER che oramai si delinea essere l'unica spiegazione plausibili ai fatti tragici di quella mattina dell'11 settembre del 2001.

Israele: dossier atomico sull'Iran... da papà USA!

Delegazione israeliana a Washington per convincere gli Usa che l'Iran sviluppa armi atomiche

Israele ha inviato un gruppo di funzionari della propria intelligence negli Stati Uniti per convincere i colleghi di Washington del fatto che l'Iran starebbe ancora provando a dotarsi dell'arma atomica. E' quanto si legge sul quotidiano israeliano Haaretz, che ricorda come i servizi segreti americani, nei giorni scorsi, abbiano assicurato che Teheran ha sospeso la costruzione dell'arma nucleare nel 2003.

La delegazione israeliana avrebbe portato con se' un'ampia documentazione sull'attivita' iraniana, di cui al momento non si conoscono i contenuti.

"I funzionari americani e israeliani torneranno a riunirsi nelle prossime settimane per discutere della questione", ha confermato un esponente dello Stato ebraico. "Israele provera' a convincere gli americani che l'Iran sta ancora provando a sviluppare l'arma nucleare e intende presentare alla controparte informazioni classificate come 'top secret' per ragioni di sicurezza".

Olmert chiede ai ministri "massimo riserbo"
"Vi chiedo di cessare di rilasciare dichiarazioni sulla questione iraniana e sul recente rapporto dell'intelligence degli Stati Uniti": questo l'appello lanciato oggi dal premier israeliano Ehud Olmert durante il consiglio dei ministri. Le sue parole erano indirizzate in particolare al ministro della sicurezza interna Avi Dichter (un ex dirigente dei servizi segreti) che ieri ha affermato che "la concezione errata degli Stati Uniti circa le armi nucleari iraniane rischia di provocare un 'Kippur' (ossia un attacco a sorpresa, come quello sferrato da Israele nel 1973 da Egitto e Siria, ndr) di carattere regionale".

http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=76760

domenica 9 dicembre 2007

IRAN: MAI PIU' PETRODOLLARI

TEHERAN (Reuters) - L'Iran non accetta più pagamenti in dollari per la vendite del suo petrolio: lo scrive oggi l'agenzia stampa iraniana Isna citando il ministero del petrolio del paese, il quarto più importante produttore al mondo di greggio.

L'agenzia non cita direttamente le parole del ministro Gholamhossein Nozari. Un alto dirigente del ministero aveva detto a novembre che "quasi tutte" le vendite di greggio iraniano erano ormai pagate con divise diverse dal dollaro statunitense.

Da quasi due anni l'Iran, che è il secondo maggior produttore tra i membri dell'Opec, stava riducendo la propria esposizione in dollari, affermando che la moneta americana sta perdendo potere d'acquisto.

Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, che spesso inveisce contro l'Occidente,ha definito il dollaro "un pezzo di carta senza valore".

Avversari dalla rivoluzione islamica del 1979, Teheran e Washington sono anche ai ferri corti sul programma nucleare iraniano e sulla situazione in Iraq.

"In linea con la politica di vendere greggio in divise diverse dal dollaro Usa, attualmente la vendita del nostro petrolio in dollari Usa è stata completamente eliminata", scrive l'Isna dopo un colloquio con Nozari.

Nozari ha detto all'agenzia: "Riguardo alla diminuzione del valore del dollaro e alla perdita che gli esportatori di greggio hanno registrato per questa tendenza, il dollaro non è più una moneta affidabile".

"Ecco il motivo per cui, al vertice dei capi di Stato, l'Iran ha proposto ai membri Opec che venga determinata una moneta che sia affidabile e che non causi perdite ai paesi esportatori".

Il mese scorso un alto funzionario del settore petrolifero iraniano aveva detto a Reuters che la gran parte delle esportazioni petrolifere dell'Iran vengono pagate in euro, e alcune in yen.

venerdì 7 dicembre 2007

Distanze dei detriti: 9/11 Science Report

9-11 SCIENCE REPORT
By Dr. Stefan G. E. Grossmann




La descrizione dei danni della Zona 3:



"Damage Description: Scattered items of smaller debris and wind-blown missiles could cause
damage by falling on roofs and breaking windows. Deep dust of 0.5 inches (10mm) is possible
within this zone, resulting in mechanical damage (e.g. clogging to air conditioners) and damage to equipment and finishes. Electrical power outages, lasting at least 5 days, extend into this zone.
Media reports also suggest that building damage extends into this zone, although the frequency and severity of the damage will only emerge with full professional surveys."


mercoledì 5 dicembre 2007

Non solo SYRIANA a rappresentazione dell'idiozia di un "debunker" italiano...


The Evolving Psyop 9/11 Cover up Lies of the Fake Opposition

Oggi davo un'occhiata a questo video concernente Baer, ex-CIA. Baer, richiamando il film "Syriana", non può fare a meno di riscontrare lo scenario da think thank rappresentato nella trama.

http://it.wikipedia.org/wiki/Syriana

Per curiosità sono andato a verificare gli incassi del film su:

http://www.boxofficemojo.com/movies/?id=syriana.htm

Riporto il resoconto:

Domestic: $50,824,620
54.1%

+

Foreign: $43,150,000
45.9%

= Worldwide: $93,974,620

Il dato parla da solo.

Questo un esempio che però potrebbe farsi benissimo con film tipo:

- "World Trade Center" $ 162,970,240 http://www.boxofficemojo.com/movies/?id=wtc.htm

- "United 93" $ 76,238,038 http://www.boxofficemojo.com/movies/?id=united93.htm

- "The Flight that fought back" http://www.boxofficemojo.com/features/?id=1893&p=.htm

...e io che avevo letto da qualche parte che solo gente come Mazzucco potesse guadagnarci...!

L'idiozia si sfoga su certi blog. E' il caso di "undicisettembre", dove si può leggere cose del tipo:

"Alla prova dei fatti, quando viene toccato sul vivo (ossia nel portafogli), il complottismo si rivela per quello che è: un'ossessione bruciante per quattro gatti rumorosi in cerca di soldi e venerazione, un passatempo ozioso per tutti gli altri, che credono talmente poco alla propria sacra missione da non voler rinunciare neanche a un caffè."

(indovinate chi è?!!!)

http://undicisettembre.blogspot.com/2007/12/quanti-sono-davvero-i-complottisti.html

"Continua la richiesta di soldi di Massimo Mazzucco, vincitore del premio Perlone 2007."

http://complottismo.blogspot.com/

C'è una qualche contraddizione in tutto ciò!

Prima Mazzucco stava arricchendosi con la vendita di magliette e DVD ora invece fa la colletta...

"Potete immaginare che con i vostri soldi si comprerà un chilo di banane, che sbuccerà e mangerà mentre è lì davanti al PC, assorto a misurare la crepa del Pentagono. Oppure potete immaginare che acquisterà un bel televisore al plasma, sul quale scorreranno le immagini del suo ultimo video. Altrimenti potete immaginare che comprerà una confezione da 12 rotoli di carta igienica, con la quale... vabbè basta così con gli esempi..."

http://complottismo.blogspot.com/2007_11_01_archive.html

Poveri "debunker" italiani, hanno i paraocchi senza accorgersi e continuano a non vedere che il mondo intorno a loro gira!

Sicuramente e certa è solo una cosa: il "debunker" italiano, non pubblicherà mai un post sul suo fake-blog, dove scrive che Hollywood, alle spalle dell'11 settembre ha fatto, sta facendo e farà un mucchio di soldi...

Ciò per ovvie ragioni esistenziali.

Se questa non è idiozia...



martedì 4 dicembre 2007

Bancambigua, meno vessatoria...

La settimana scorsa raccontai di quella donna, mia conoscente, che si trovò in "imbarazzo" di fronte alla lettera-riconoscimento del debito... in bianco, fattale firmare dal direttore della banca:
Premesso che l'indomani, dopo aver sentito gli amici del gruppo "centrofondi.it", stampata la prima mail dove mi si elencavono le mancanze di modalità e condizioni sulla lettera in questione, andai a far visita, con la donna, al direttore...

Lì per lì s'innervosi, nonostante prese immediatamente l'originale e lo fece in mille pezzi... ma l'indomani la donna ritornò in banca pr stabilire, con calma sul da farsi...

Da quella famosa lettera che è pubblicata sul link sopra, l'avvocato del notaio amico mio, le scrisse come proposta di rientro questa lettera:


Si nota facilmente che non sono menzionati, né immobili, ne crediti eventuali di terzi né altro che non la pensione che viene accreditata sul suo C/C e dove alla banca viene concesso di prelevare i 250,00 € per il rientro!

E' una bella differenza rispetto alla lettera precedente, che ho avuto modo di notare essere più leggera rispetto allo stampato standard firmato precedentemente dalla donna:




Le cose però sono cambiate drasticamente, cioè dall'eccesso spropositato di garanzie richieste dalla banca, a fronte di un rientro di 4.500,00 €, non solo si è arrivati alla non sottoscrizione della famigerata lettera, ma ci sono stati dei benefici.

Infatti, la donna, ieri, come d'accordo, si è recata in banca per parlare con il direttore (che non mi vuole più vedere...!!!), riscontrando l'accettazione della pratica di rientro del debito!!! ...a interesse agevolato!

domenica 2 dicembre 2007

9/11 Taboo..., Joseph Keith e Boeing.


9/11 taboo, part one


9/11 taboo, part two

Intervista a Joseph Keith, Boeing e verifica alla Boeing



PumpItOut Jeff Verifies Impossible Plane Speed with Boeing...
Jeff says: Here is a clip confirming what Joseph Keith had already established - That flight 175 more... could not have possibly traveled anywhere near 500 MPH at 700ft altitude. Verified by Boeing spokeswoman Leslie Hazzard and Boeing engineer Lori Bechtold.
http://www.pumpitout.com

sabato 1 dicembre 2007

Osama Bin Laden: dopo la barba finta, il finto messaggio montato da Mediaset.

Osama-Berlusconi? «Trappola giornalistica»

«È un videomontaggio di Mediaset e fatto giungere ad Al Jazira per rilanciare il Cavaliere in difficoltà»
ROMA - «A quanto mi è stato detto domani o dopo domani la più potente catena quotidiani-periodici del nostro Paese dovrebbe dare le prove, con uno scoop eccezionale, che il video (in realtà un audio, ndr) nel quale riappare Osama Bin Laden, leader del 'Grande e potente movimento di Rinvicita Islamica Al Qaeda', che Allah lo benedica!, nel quale sono formulate minacce anche all'ex premier Silvio Berlusconi, sarebbe nient'altro che un videomontaggio realizzato negli studi di Mediaset a Milano e fatto giungere alla rete televisiva islamista Al Jazira che lo ha ampiamente diffuso». Lo afferma il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga in un comunicato.
«TRAPPOLA» - «La 'trappola' sarebbe stata montata, secondo la sopra citata catena di stampa, per sollevare una ondata di solidarietà verso Berlusconi, nel momento nel quale si trova in difficoltà anche a causa di un altro scoop della stessa catena giornalistica sugli intrecci tra la Rai e Mediaset», continua il senatore a vita. «Da ambienti vicini a Palazzo Chigi, centro nevralgico di direzione dell'intelligence italiana, si fa notare che la non autenticità del video è testimoniata dal fatto che Osama Bin Laden in esso 'confessa' che Al Qaeda sarebbe stato l'autore dell'attentato dell'11 settembre alle due torri in New York, mentre tutti gli ambienti democratici d'America e d'Europa, con in prima linea quelli del centrosinistra italiano, sanno ormai bene che il disastroso attentato è stato pianificato e realizzato dalla Cia americana e dal Mossad con l'aiuto del mondo sionista per mettere sotto accusa i Paesi arabi e per indurre le potenze occidentali ad intervenire sia in Iraq sia in Afghanistan. Per questo - conclude Cossiga - nessuna parola di solidarietà è giunta a Silvio Berlusconi, che sarebbe l'ideatore della geniale falsificazione, né dal Quirinale, né da Palazzo Chigi né da esponenti del centrosinistra!».
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SOLIDARIETÀ - In realtà è giunta a Berlusconi la solidarietà per il governo di Vannino Chiti, ministro per i Rapporti con il Parlamento: «Esprimo la mia solidarietà a Silvio Berlusconi chiamato in causa, assieme ad altri leader europei, dal terrorista Osama Bin Laden nel suo messaggio di propaganda. Contro il terrorismo e contro queste farneticazioni deve essere forte l'unità delle forze politiche in Italia e l'impegno comune e la solidarietà dei popoli europei».

venerdì 30 novembre 2007

La "vera" intervista a Bin Laden...!

Cossiga: E' Berlusconi l'autore dell'utimo 'falso' messaggio di Bin Laden
"A quanto mi è stato detto domani o dopo domani la più potente catena quotidiani-periodici del nostro Paese dovrebbe dare le prove, con uno scoop eccezionale, che il video nel quale riappare Osama Bin Laden, leader del 'Grande e potente movimento di Rinvicita Islamica Al Qaeda', che Allah lo benedica, nel quale sono formulate minacce anche all'ex-premier Silvio Berlusconi, sarebbe nient'altro che un videomontaggio realizzato negli studi di Mediaset a Milano e fatto giungere alla rete televisiva islamista Al Jazeera che lo ha ampiamente diffuso".

E' quanto afferma in una nota il senatore a vita Francesco Cossiga, che aggiunge: "La 'trappola' sarebbe stata montata, secondo la sopra citata catena di stampa, per sollevare una ondata di solidarietà verso Berlusconi, nel momento nel quale si trova in difficoltà anche a causa di un altro scoop della stessa catena giornalistica su gli intrecci tra la Rai e Mediaset".
"Da ambienti vicini a Palazzo Chigi, centro nevralgico di direzione della intelligence italiana, - aggiunge Cossiga - si fa notare che la non autenticità del video è testimoniata dal fatto che Osama Bin Laden in esso 'confessa' che Al Qaeda sarebbe stato l'autore dell'attentato dell'11 settembre alle due torri in New York, mentre tutti gli ambienti democratici d'America e d'Europa, con in prima linea quelli del centrosinistra italiano, sanno ormai bene che il disastroso attentato è stato pianificato e realizzato dalla CIA americana e dal Mossad con l'aiuto del mondo sionista per mettere sotto accusa i paesi arabi e per indurre le Potenze occidentali ad intervenire sia in Iraq sia in Afghanistan". "Per questo - conclude - nessuna parola di solidarietà è giunta a Silvio Berlusconi, che sarebbe l'ideatore della geniale falsificazione, né dal Quirinale, né da Palazzo Chigi né da esponenti del centrosinistra".

30 novembre 2007

giovedì 29 novembre 2007

"Debunker" italiani: controdebunkati... e strumentalizzati!

Quanto tempo perdono e fanno perdere i “debunker” italiani?
Quanta malsana informazione viene propinata da loro nell’illusoria proposizione che si tratti di verità indiscutibile?
Quanta arroganza, presunzione, ignoranza, maleducazione è quotidianamente impersonata dal “debunker” iataliano?
Quante bugie dicono i “debunker” italiani, spacciandole poi per verità rivelata?
Quanti insulti, sbeffeggiamenti, minacce, denigrazioni vengono da loro istigate al fine di sensibilizzare l’intelletto del lettore con forti dubbi?

La realtà dei fatti non consente di riconoscere al "debunker" italiano il privilegio di essere indicato una fonte attendibile d'informazione.

Alcuni esempi dai loro blog:

Da Pape:

“Immagino sia incluso anche il lavoro di certosina ricerca e verifica delle notizie e delle fonti... Però è strano, vendendo libri, DVD, cappellini, magliette, tazze, mousepad, aranciata e brustolini dice di non guadagnare abbastanza? Non ditemi che servono soldi anche per immaginare complotti e inventarne le prove...”

Da Paolo Attivissimo:

"Non sono io l'offeso, per carità: è l'ironia nei confronti delle vittime che può essere poco pprezzata."

“Nel primo caso, si può analizzarne insieme i contenuti. Nel secondo caso ogni dialogo è perfettamente inutle. E mi confermi che le Vostre posizioni sono esclusivamente frutto di ideologia”

Va detto che di esempi ce ne sono un’infinità per cui non resta che immergersi nei loro blog per riscontrarne la veridicità…
Un fatto sconcertante, a dir poco nauseante della loro presa di posizione assurda, è quello di denigrare Massimo Mazzucco del sito “luogo comune” in tutto e per tutto! Come se Mazzucco fosse l’unico al mondo ad ammettere la mancanza di verità nei fatti del 9/11!

Di seguito un link ad una lista di siti di contro-informazione che espongono anche i fatti dell’11 settembre:

Inutile dire che l’intendimento dei “debunker” italiani è pretenzioso: considerare Mazzucco l’unico al mondo che non vede chiarezza nell’11 settembre!
La lista sopra offre una panoramica di alcuni dei siti e blog italiani che parlano anche di questa tragedia, la lista seguente elenca altri siti stranieri di controinformazione in tal senso:

Su “killtown”, un’altra inteminabile lista di siti di controinformazione sull’argomento sono quotidianamente disponibili…

Ma i “debunker” italiani vedono il bersaglio facile in Mazzucco, in questi giorni obiettivo di denigrazione da parte loro…

In questo momento siano tutti sintonizzati sulla richiesta pubblica di fondi di Mazzucco, per il proprio sostentamento personale e del sito, tanto che strumentalizzazioni di post come questi (http://11-settembre.blogspot.com/2007/11/quale-futuro-per-luogocomune.html) li portano a fare affermazioni simili:

“Secondo voi, ormai con queste idee di business in testa, Mazzucco potrebbe mai ammettere che le ipotesi complottiste sono prive di fondamento?”

Probabilmente uno che vuole arricchirsi finanziaramente decide di aprire un sito d’informazione di nicchia…

Ma tra i “debunker” italiani tutto fa “brodo”. per denigrare le tesi avverse alla teoria ufficiale, come infatti si vede in quest’altro blog pseudo-debunker:

"Potete immaginare che con i vostri soldi si comprerà un chilo di banane, che sbuccerà e mangerà mentre è lì davanti al PC, assorto a misurare la crepa del Pentagono... oppure potete immaginare che acquisterà un bel televisore al plasma, sul quale scorreranno le immagini del suo ultimo video... oppure potete immaginare che comprerà una confezione da 12 rotoli di carta igienica, con la quale.... vabbè basta così con gli esempi..."

Anche l’”esperto” John, che non distingue un diritto da un obbligo (volutamente?!!!), nel suo forum riporta tra i suoi commenti frasi tipo queste:

“John, facciamo morire Mazzucco d'invidia, fallo anche tu. Ti mando subito 100 mila euro. (Scherzo eh? ) Ah no, dimenticavo, tu poverino hai un lavoro "regolare". Vedi? Dovresti imparare anche tu a scroccare ai creduloni. Il tuo problema sarebbe che qui non ce ne sono mica molti!”

I “debunker” italiani assalgono con la noia, quindi non manca che anche “undicisettembre” baluardo dello pseudo-movimento “debunker” italiano farà il suo dovere…


Ma come già feci notare tempo addietro all’”esperto”:

“Si guarda la pagliuzza nell’occhio del vicino, senza scorgere la trave che copre il proprio occhio…”!

E’ il caso del “debunker” italiano, che nel suo impacciato resoconto della verità, accusa Mazzucco di approfittare della tragedia dell’11 settembre attraverso la vendita di DVD e magliette, ma poi, nel proprio sito, si trovano recensioni di film come:

“The Flight that fought back”

http://undicisettembre.blogspot.com/2007/09/recensione-flight-that-fought-back.html

A guarnizione del messaggio pubblicitario subliminale, una “critica” leggiera (…e presta molto) tende a indurre il lettore a ritenere equilibrato il giudizio dei “debunker” italiani. Purtroppo non hanno fatto un confronto tra le vendite dei DVD di Mazzucco e gli incassi delle vendite al botteghino…! Sarebbe stato curioso saperlo!

Una giustizia due misure…

Senza parlare delle recensioni a certi libri “debunker”, per i quali ci si dovrebbe fidare di gente come loro, che dicono che non prendono provviggioni o percentuali, fanno sapere che hanno “solo” curato la traduzione, per principio di condivisibilità…

http://undicisettembre.blogspot.com/2007/04/15-aprile-debunking-911-myths-esce-in.html
http://undicisettembre.blogspot.com/2007/08/esce-il-4-settembre-il-primo-libro-di.html

E’ altrettanto meschino riconoscere le contraddizioni comuni dei “debunker” italiani anche nel senso in cui, cercando di fare la conta dei peli del buco del… al Mazzucco, dicono di lui:

“Quindi dei 5000 dollari mensili ventilati da Mazzucco, un 500 gli andrebbero in spese per il sito (considerando anche che dice di avere spese telefoniche folli «visto che se vuoi parlare e tenere i contatti con certi personaggi non puoi ovviamente chiedergli di collegarsi su skype», chiunque siano questi "certi personaggi" che schifano skype, chissà poi perché) e gliene resterebbero in tasca sui 4500: "alla faccia del caciocavallo", come diceva il Principe.”

“Hai ragione : il rifiuto dei tuoi 0,01 potrebbe costargli il non-raggiungimento della quota da lui "proposta" ovvero 5000 euro (o dollari non ricordo). Ricordi...2000 per il sito e 3000 per il suo vitto e alloggio ... Non si sputa sull'elemosina data di cuore quando si è in necessità!”

http://www.crono911.net/phpBB2/viewtopic.php?t=345&postdays=0&postorder=asc&start=60

Ma poi, si vede strisciare miseramente il rappresentante dei “debunker” italiani, con questa sua pagina web del suo “sito”, a chiedere un trancio di pizza, stile clochard parigino:

http://www.attivissimo.net/donazioni/donazioni.htm

Nel quale inoltre si legge:

“Perché sostenere il mio lavoro?”

“Perché è Veramente Cosa Giusta e Saggia e io sono goloso di pizza e focaccia, ecco perché.”

“Magari non sembra, ma mantenere questo sito costa tempo e fatica. A parte le donazioni dei lettori, non sono pagato da nessuno per gestirlo e aggiornarlo (anche se non mi dispiacerebbe esserlo, a patto di non dover prostituire le mie idee allo sponsor). Noterete inoltre che il sito, a differenza del blog, non ha banner pubblicitari, cosa rara di questi tempi.”

Cioè da una parte dice di non avere guadagni dal blog “undicisettembre”, e può essere vero, perché è scritto a più… zampe, ma nell’altro sito suo, fa esplicito riferimento e chiede che gli venga offerta una donazione del costo di un trancio di pizza al taglio: 2,50 €… ma non è finita!

“…per esempio offrendomi una fetta di pizza tramite una donazione libera equivalente: anche un paio di euro, tutto fa brodo.”

Tutto fa brodo, come le occasioni per denigrare il sig. Mazzucco!

“Se preferite, potete ricorrere a un metodo meno tecnologico ma altrettanto efficace: un'eurobanconota (taglio a piacere) in una busta indirizzata a:…”

Ci vuole una bella presunzione per chiamarlo lavoro.

L’inganno:


Per pagare 2,50 € servono due monete da 1 € e una da 50 centesimi o una da 2 euro e una da cinquanta centesimi…

Il taglio minimo di un’ eurobanconota infatti è di 5 euro!
Il taglio massimo, 500!

E le tasse?

“Caso mai vi fosse venuto il dubbio, le donazioni sono tutte regolarmente dichiarate al Fisco svizzero e su di esse pago le tasse come su qualsiasi altro mio reddito.
E poi le tasse in Svizzera sono ragionevolmente basse e i servizi funzionano, quindi perché dovrei frodare?”

Meno male, almeno si sappia che se si fa una donazione ad Attivissimo, lo dichiarerà, ma per fortuna pagherà poche tasse! E’ già qualcosa…!!!

Per correttezza, dopo la pantomima che hanno montato i suoi “compagni”, dovrebbero debunkarlo!

Ma, implicitamente lo ha già fatto lui stesso, si è controdebunkato da solo:

“Tutto quello che trovate in questo sito e nella newsletter è scritto facendo ogni ragionevole sforzo per dare informazioni complete, esatte e aggiornate. Tuttavia tali informazioni possono diventare rapidamente obsolete e comunque non vengono fornite con alcuna garanzia legale. Se le ripubblicate, lo fate a vostro esclusivo rischio e pericolo e sotto la vostra responsabilità. La pubblicazione delle mie informazioni da parte vostra costituisce accettazione di questa condizione.”

Attivissimo ci assicura che questo pericolo sia solo ravvedibile da parte di:

“…qualche cretino pieno di soldi potrebbe decidere di querelarmi per diffamazione per alcune delle cose che scrivo, sono obbligato a fare la seguente precisazione”

Ha paura della propria responsabilità in merito alle cazzate che scrive!

Bè, finora ha dimostrato che di “cretino”, tra i suoi blog, ce n’è uno solo, lui stesso!

Ma bando a tutte queste informazioni, la realtà è ciò che più dimostra la verità.

Dicono di Attivissimo:

Su IMMAGINI ELOQUENTI
http://xoomer.alice.it/911_subito/immagini_eloquenti.htm

troviamo questa raccolta che descrive le interpretazioni del “debunker” italiano Attivissimo, attraverso una critica dei suoi lavori…

Sul dossier WTC7 (famigerato, controdebunkato anche da me, nella tragedia de “Le bufale di Attivissimo”)

http://xoomer.alice.it/911_subito/smentito_dossier_att.htm
http://xoomer.alice.it/911_subito/smentito_dossier_att_2.htm

Sul Pentagono:

http://xoomer.alice.it/911_subito/attivissimo_ignorante.htm
http://xoomer.alice.it/911_subito/attivissimo_ignorante_2.htm
http://xoomer.alice.it/911_subito/attivissimo_ignorante_3.htm
http://xoomer.alice.it/911_subito/attivissimo_ignorante_4.htm

…e vari dialoghi:

http://xoomer.alice.it/911_subito/dialogo_con_attivissimo.htm
http://xoomer.alice.it/911_subito/dialogo_con_attivissimo_2.htm
http://xoomer.alice.it/911_subito/dialogo_con_attivissimo_3.htm

Su LUOGO COMUNE

http://www.luogocomune.net

si trova un’altra replica:

http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=1021

Per dimostrare la decadenza che figura in una minoranza è spesso significativo verificare, nella sua insignificanza, da chi sia strumentalizzata. Attivissimo il suo blog, i suoi siti, il suo gruppo di “debunker” italiani sono stati oggetto di strumentalizzazione, vediamo come. Non tutti conoscono che ci sono testate di “parte”, che polemizzano le notizie così come pubblicate da altre testate giornalistiche, o blog, o televisioni o altri mezzi d’informazione…

Attivissimo è caduto in questo genere di “utilizzo” passivo.

Dimostrazione:

La PADANIA continua a concedere spazio alle tesi complottiste di Maurizio Blondet.Nell'articolo "Verità sull'11 settembre, il risveglio dell'America", pubblicato il 2 giugno 2006, si arriva a presentare la barocca ipotesi di un "complotto per negare i complotti" ordito dalla grande stampa (che non crede alle teorie cospiratorie sull''11 settembre).Ecco il testo (ripreso dal sito effedieffe.com):
…….
“Per una confutazione argomentata delle principali obiezioni complottiste alla "versione ufficiale" sull'11 settembre si veda il suo sito. Si può impostare la ricerca 11 settembre nella pagina "Antibufale" o visitare il blog del giornalista Paolo Attivissimo.”

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=3&sez=110&id=16537

Non solo, sullo stesso sito, si trova una recensione ad un articolo di “luogo comune”, nettamente contraria, ai pensieri del sito strumentalizzatore di Attivissimo:

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=171&sez=110&id=18826

Mentre il tralifiletto del link ad Attivissimo, riporta visibilità ai suoi siti, per il sito di Mazzucco non vengono risparmiate critiche sfocianti in accuse di “anti-semitismo”.

Ergo Attivissimo, non commentando, ratifica, per silenzio assenso, l’azione di “informazione corretta”, diventando di conseguennza un burattino:

ORA HA UN SENSO!

IL “DEBUNKER” strumentalizzatore viene, strumentalizzato da un una determinata “corrente”…

Ma ciò non toglie che l’atteggiamento del gruppo di “debunker”, sia offensivo, maleducato, insolente e cafone…

Riprendendo il discorso del finanziamento di Mazzucco, la stoltezza degli interventi dei “debanker” italiani, non ha alcuna ragione di esistere, poiché la richiesta è stata pubblica e mentre Attivissimo non ha pubblicato le donazioni ricevute, qualcun altro lo ha fatto…

“AGGIORNAMENTO

L. L. ...... €100.00

P. N. ......€100.00

G. S........€150.00

G. P..........€20.00

A.F...........€50.00

SILVER....€200.00

A.M.........€100.00

F.D...........€20.00

C.C...........€10.00 (mensile)

M.Z...........€12.00

P.P............€20.00

R.P............€11.09 (mensile)

L.L.............€50.00

A.R............€60.00

F.A...........€100.00

http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2235&com_id=97107&com_rootid=97104&#comment97107

Come trasparenza vuole, ho modo di verificare che la correttezza è stata rispettata, mentre non è dato sapere il medesimo riscontro da parte di Attivissimo…

Si richiama spesso, tra i “debunker” italiani, alla presenza di “creduloni” invasati per opera dello stesso Mazzucco e anche qui la verità è stravolta…

Sul link riportato sopra, si può scorgere la pagina della richiesta dove i “creduloni”, danno il loro appoggio e sostegno a Mazzucco: segno evidente questo che il sito è ben più apprezzato rispetto a quello di Attivissimo che conta la solita decina di frequentatori...

Un disturbatore-seccatore nella lista si può ravvedere in “Sal”…

...non poteva mancare!

Non c’è dubbio, alla fine di questo post di aver verificata la scorrettezza del “debunker” italiano per l'ennesima volta.

Ma non sarà tutta invidia???

martedì 27 novembre 2007

Bancambigua... vessatoria!


...è capitato ad una mia conoscente di imbattersi in una situazione piuttosto ambigua.
Fortunatamente poi risoltasi in maniera più che rapida!
Premetto che la persona oggetto di detta attenzione da parte della banca è una donna brasiliana con cittadinanza italiana, vedova, con figlia minorenne a carico e una pensione di reversibilità di 430 € al mese.
Il debito di cui sopra, ammontante a 4500 € ca. è motivo di discussione per la ratealizzazione ed il successivo rientro nei confronti della banca...
Il direttore della banca, estremamente disponibile nel definire la situazione sottopone il suddetto foglio per predisporre il rientro del debito e come garanzia della ratealizzazione concernente...
La donna attualmente possiede un appartamento di cui sta facendo la donazione alla figlia tramite il giudice tutelare.
Ma sull'ultimo trafiletto del foglio sopra (spero che si legga), vi è una clausola vessatoria che contempla la facoltà riconosciuta dalla debitrice alla banca di acconsentire all'intervento su beni immobili...
Ciò equivale a dire: "Non paghi 4.500,00 € di debito, ti pignoro la casa (valore commerciale 100.000,00 € ca).
Spaventata la donna mi fa sapere di questo foglio, in cui riconosco le clausole vessatorie "strozzine" adottatevi.
Per sicurezza dico a lei di andare da un avvocato di un amico mio notaio a far leggere tale scrittura, la quale avvocato (avvocatessa!) le ribadisce la vessatorietà di tali clausole. E di far leggere la stessa cosa alla Guardia di finanza dove le consigliano di farlo avere all'Associazione Consumatori.
Nel frattempo stamattina, scannerizzato il foglio lo invio in visione a "centrofondi.it", gruppo in cui partecipo saltuariamente.
Pubblico le risposte:
- Ciao ...
Non sono un avvocato, ma purtroppo ho molta esperienza di queste faccende.
Consiglio: vai su www.altalex.it e nella tua zona (Perugia) cercati un buon avvocato civilista, o una ottima associazione dei consumatori (NON quelle che fanno accordi con il governo).
NON fare da solo se non sei ASSOLUTAMENTE sicuro di cosa stai facendo, e non scrivere nulla: potresti peggiorare la situazione.
Parti subito (entro una settimana) con l'avvocato e fatti fare da lui una bella diffida contro la banca, incluso il recesso del contratto per tutti i vizi di forma e sostanza che l'avvocato riuscirà a trovare.
Per quel poco che so, ti posso dire che: mancano TUTTI i termini del contratto (data di rientro, durata del rientro, tempi di rientro, tasso di interesse applicato ai 250 euro, tabella di rientro, eventuali altre clusole ed oneri accessori).
Così com'è secondo quel contratto la donna potrebbe essere obbligata a vita a pagare. Mancando le parti sostanziali del contratto, secondo me è un contratto vessatorio, ma data la situazione, meglio che senti subito un legale.
Se l'avvocato che trovi è bravo, potrebbe anche far partire nei confronti PERSONALI del direttore (o di chi ha fatto firmare il forglio) una bella causa PENALE per usura (non è indicato il tasso), oppure far applicare il tasso più favorevole a tutto il debito (il tasso legale).
Insisto: lascia fare ad un buon avvocato, a meno che non sei sicuro di quello che fai.In bocca al lupo,
...

- Ciao ...,
Un buon avvocato, esperto di vessazioni bancarie è Luigi Marra.
www.marra.it
Contattalo è una persona molto disponibile.
Ciao
- Caro ...,
come ex avvocato (pentito) di banca, quindi secondo la mia esperienza, ricordo che tali dichiarazioni venivano prodotte in giudizio al fine di ottenere un titolo immediatmente, anche se provvisoriamente, esecutivo.
In altre parole, la richiesta di pagamento rateale, avanzata dalla donna alla banca, permette alla Banca di giustificare "il periculum in mora" (individuato nell'impossibilità di pagare tutto subito) nell'attesa diazionare, con un bel pignoramento, tutto quello che hai.
E' chiaro che, laddove la donna ha anticipato (ingenuamente al Direttore) di voler intestare (se ho capito bene) l'immobile alla figlia, la banca stessa ha la possibilità di far decadere dal beneficio del termine (cioé di beneficare del pagamento rateale e richiedere tutto in un'unicasoluzione mediante un'azione giudiziaria).
Ricordo che un titolo immediatmente esecutivo consente di iscrivere ipoteca sull'immobile.
ciao ciao e buona fortuna.
...
- Non per fare terrorismo psicologico, ma mi sembra una pessima carta (da firmare a una banca).
E' imprecisa e volutamente indeterminata.
Non si fa menzione quasi di nulla.
Ad es. del tasso di crescita del capitale di debito derivante dal saldo debitore ("...oltre interessi dal 1/10/07..").
Tale per cui non si sa quando terminerà la rincorsa verso il definitivo saldo del "capitale + interessi + accessori" ("...fino acompleta estinzione del debito per capitale interessi ed accessori...").
Della serie: per quanti mesi dovrà pagare rate (minimo) da 250 euro? Inoltre. Mi verrebbe anche da dire che, anche se paga tutti i mesi i 250 euro (per "n" mesi), non si estingue comunque l'obbligazione precedente (quella da cui si sono creati i 4.493,90 euro di debito al (?) 26.11.2007) con il pagamento rateale concordato. Infatti recita: "...senza però che detto regolamento rateale costituisca novazione del credito originario"
(v. artt.1230 c.c. ess.; Novazione oggettiva. - L'obbligazione si estingue quando le parti sostituiscono all'obbligazione originaria una nuova obbligazione con oggetto o titolo diverso. La volontà di estinguere l'obbligazione precedente deve risultare in modo non equivoco.").
Si riconosce ed accetta, con la sottoscrizione della lettera, che la banca è creditrice di 250 euro al mese (...senza specificare perquanti mesi e fino a decorrenza di quale importo... e poi: a che titolo la banca è creditrice?
In realtà sembra un titolo astratto, del tipo "cambiale", che prescinde dai motivi per cui è sorta l'obbligazione pecuniaria).
Si autorizza, inoltre, il prelievo dal c/c di importi anche superiori e con tempistiche decise dalla banca discrezionalmente ("Indipendentemente dal rispetto dei versamenti dicui sopra - che dovranno comunque essere fatti - Vi autorizzo anche ad utilizzare qualsiasi importo che Vi dovesse pervenire da terzi a miofavore a decurtazione della mia esposizione nei Vs. confronti."). Inoltre al primo mese in cui non si paga la rata di 250 euro, si accetta di"decadere dal beneficio del termine"("Resta inteso che ove per qualsiasi ragione venissi meno al pagamento, alle date suindicate [quali? tutti i "fine mese"? o prima? n.d.r.], anche di una sola delle rate, decadrò dal beneficio del termine e Voi potrete senz'altro procedere nei miei confronti, per il recupero dell'intero Vostro credito in capitale, interessi ed accessori"). La "decadenza dal beneficio del termine" è, né più né meno, la facoltà che il finanziatore (banca) ha di esigere IMMEDIATAMENTE il debito residuo qualora il debitore sia divenuto inadempiente o abbia diminuito le garanzie concesse per fatto proprio. Resta inteso che, se questo succede e non si rientra, possono scattare altri provvedimenti da parte della banca (aggressione del patrimonio immobiliare, ad es.; v. pignoramento giudiziario). Infine l'ultimo paragrafo che è il più stringente (e, praticamente, annulla... dato che li rende superflui... tutte le precedenticlausole). ("Resta pure inteso che Voi potrete senz'altro procedere nei miei confronti, indipendentemente dal mio rispetto dei pagamenti nella gradualità sopra indicata, qualora nel frattempo doveste accertare che si sono verificate o si dovessero verificare, successivamente, mutazioni nella mia posizione immobiliare sia su mia iniziativa che diterzi, nonché atti pregiudizievoli"). Questo parla da sé. Intestare la casa alla figlia, nell'ottica (perversa) della banca, può essere senz'altro interpretato come un atto pregiudizievole, adesempio.
Faccio presente che una banca (proprio in quanto tale...cioè, oramai, manigolda) non guarda in faccia a nulla. Ho visto, di recente, far scattare da una banca un pignoramento giudiziario su un immobile, prima abitazione, del valore commercialedi circa 200mila euro per un debito di scarsi 40mila euro. L'immobile va all'asta (se non se la pappa prima una agenziaimmobiliare cui si rivolge o viene indirizzato il privato indebitato).
La base d'asta sono i 40mila che la banca vuole.
Il resto è tutto grasso che cola per gli squali d'asta.
Spesso c'è anche collusione tra direttore (o funzionario, da cui partetutto il procedimento) e agenzia immobiliare (cui la banca suggeriscedi rivolgersi per consentire al debitore di fare cash in tempirapidi).
Infatti, nel caso che ho visto qualche mese fa, la banca suggeriva di rivolgersi a una agenzia immobiliare.
Il funzionario dell'agenzia imm.re ha anticipato (personalmente!) il cash per saldare il buco con la banca (sui 40mila) a fronte di una procura a vendere l'immobile in bianco (il valore lo decideva l'agenzia immobiliare).
La differenza di valore (tra 200mila ca. e i 30mila ca.) è stata corrisposta attraverso una minor valutazione (180mila) dell'immobile preso di mira + la proposta (da accettare obbligatoriamente) di acquisto di un bilocale (del valore di 70mila euro...ma venduto aoltre 110mila e da ristrutturare).
La ristrutturazione richiedeva circa 30mila (quelli rimasti aldebitore). Terminata la ristrutturazione, il debitore si è ritrovato di nuovo... in bolletta (in effetti c'è stata molta ingenuità esprovvedutezza anche da parte del debitore).
Adesso ha messo in vendita anche il bilocale ristrutturato (presso la medesima agenzia imm.re)....
C'è da sottolineare anche il ruolo truffaldino delle agenzie immobiliari, in combutta spesso con il comportamento delinquenziale delle banche. Cmq... cose che, di questi tempi, succedono sempre più di frequente...................
Strategia: trovare un buon avvocato ferrato sull'argomento (vessazioni bancarie).
La banca apriva oggi pomeriggio alle 15:15, già figuri incazzati aspettavano sull'atrio d'ingresso l'apertura degli sportelli...
Entrato con la donna cercai il direttore, entrato nel suo uffico e salutatolo, gli dissi:
"...tra un mese è Natale!"
"Eh si!"
"... e tutti sono più buoni!"
"Eh eh eh!"
"...ma lei non si è comportato bene!
"Eh? Come? in che senso? Cosa ho fatto?"
" Ieri, lei ha fatto firmare questo foglio per il rientro del debito... e questo foglio contiene clausole vessatorie!"
Comincia a spiegarmi che è la prassi (a parte l'evidente nervosismo e rabbia, sarcasmo a parte, devo ammettere che è stato gentile, cordiale e comprensivo) e che per nessun motivo al mondo avrebbe fatto qualcosa che potesse generare un danno alla donna...
Morale della favola il mio intento era semplicemente quello di cestinare l'originale dal momento che la donna aveva una fotocopia (tra le altre cose!)...
Avevo stampato la prima mail arrivatami stamattina, quindi gli evidenziai:
"Sulla scrittura, che è un riconoscimento del , sono contenute clausole vessatorie e peraltro non sono menzionate le modalità..."
Cominciai a leggere dal foglio i dati mancanti all'interno della scrittura...
Alché sbottò, sbattendo una penna sul tavolo, cercò la pratica sulla scrivania prese l'originale e lo stracciò...
Fece notare però alla donna che in mancanza di quel foglio non sapeva come la sede centrale avrebbe potuto accettare la ratealizzazione...
Mi restituì anche il vecchio originale che oltre alla copia del nuovo, conteneva una clausola concernente la firma di un titolo in bianco a garanzia dell'eventuale strumento finanzaiario concesso...
Ringrazio Centrofondi per la disponibilità.

domenica 25 novembre 2007

Per semplice precauzione...

L’acqua e altri vari composti acquosi sono considerati il miglior isolante nel campo della decontaminazione:

“Several types of physical and chemical methods are at least potentially suitable for decontaminating equipment and material. Flushing or flooding contaminated skin or material with water or aqueous solutions can remove or dilute significant amounts of agent. Scraping with a wooden stick, i.e., a tongue depressor or popsicle stick, can remove bulk agent by physical means. For the decontamination of clothing only, adsorbents and containment materials (to be used on outer garments before their removal and disposal) have been considered. A significant advantage of most physical methods is their nonspecificity. Since they work nearly equally well on chemical agents regardless of chemical structure, knowledge of the specific contaminating agent or agents is not required.”


In certe esercitazioni le tute decontaminanti vengono utilizzate per simulare le conseguenze di un ipotizzato scenario nucleare:

“That scenario played out on a sprawling, 1,000-acre rural training area just outside of Indianapolis, Ind., as more than 2,000 National Guard troops and hundreds of state and federal emergency response agencies worked through the disaster scenario of a 10-kiloton nuclear explosion in Indianapolis. Named “Vigilant Guard,” the exercise put into place new capabilities and technologies -- nearly all of which have been developed since 9/11 -- that have yet to be tested in an exercise of this scale.”



Così al Pentagono, l'11 settembre 2001:

sabato 24 novembre 2007

Boeing 757 travestito!

Leggende di "debunker" italiani...

"Sul WTC-7 (dove i fenomeni subiti dall'acciaio sono documentati anche altrove) c'è stato il discorso degli incendi dei depositi di nafta che conteneva.E di quelli stava parlando Barnett."
(John l'" esperto")
invece da Indymedia:
Engineers from the New York State Department of Environmental Conservation investigated oil contamination in the debris of WTC 7. Their principal interest was directed to the various oils involved in the Con Ed equipment. However, they reported the following findings on fuel oil: "In addition to Con Ed's oil, there was a maximum loss of 12,000 gallons of diesel from two underground storage tanks registered as 7WTC." To date, the NY State Environmental Protection Agency (EPA) and DEC have recovered approximately 20,000 gallons from the other two intact 11,600-gallon underground fuel oil storage tanks at WTC 7. It is worth emphasizing that 20,000 gallons (of a maximum of 23,200 gallons) where recovered intact from the two 12,000-gallon Silverstein tanks. So, it is probable that the 20,000 gallons recovered was all of the oil in the tanks at that time. Since the oil in the Silverstein tanks survived, we can surmise that there was no fire on the ground floor. Note that the size of a 12,000 gallon tank would be a little less than 12 feet by 12 feet by 12 feet (if built as a cube). Based on the listings in Table 5.2, it is probable that the 20,000 gallons that were recovered were from the Silverstein Properties' emergency power system. The data obtained from Silverstein indicate that the pumping rate from their tanks was 4.4 gpm. If the Silverstein pump had started pumping at 10 a.m., when Con Ed shut down power to the building immediately following the collapse of WTC 2, and continued pumping until the collapse of WTC 7 at 5:20 p.m., less than 2,000 gallons would have been used. The residual 20,000 gallons found in the two 12,000-gallon tanks, therefore, can not be used as an indicator of whether or not the Silverstein generator sets were on line and running. Similarly, the SSB pump, which had a pumping rate of 75 gpm, would have drained the two 6,000 gallon tanks serving that system in less than 3 hours. This could have accounted for the lost 12,000 gallons reported by EPA or the tanks could have been ruptured and the oil spilled into the debris pile. This is very dishonest. The figure of 12,000 gallons was the maximum quantity of fuel oil that could possibly be missing. This figure would include, for example, the difference between the actual quantity of fuel oil in the tanks at the time (which would not necessarily be known) and the maximum quantity that the tanks could hold. Consequently, this estimate of 12,000 gallons would include a provision for fuel oil that never existed.

WTC: sistema sequenzale esplosivo interno

"Twin Towers were built with a sequenced internal explosion system. This is legally required in areas where buildings are congested in order to ensure symmetrical collapse when the building ages and is condemned and has to be demolished. "

venerdì 23 novembre 2007

Conoscere l'olocausto per capire l'11 settembre

di Mauro Manno
Sull'olocausto la manipolazione sionista continua
Messa in guardia iniziale al lettore: Presento qui un lungo articolo sulla religione dell’olocausto e sul sionismo. La mia argomentazione può risultare pesante a causa delle numerose citazioni. Ma se le citazioni appesantiscono il discorso, esse sono anche punti fermi della dimostrazione.Sul Jerusalem Post è comparso alcuni giorni fa un articolo del giornalista Etgar Lefkovits dal titolo: 'Un dirigente sionista fu il primo a essere informato della soluzione finale'. L’originale in inglese si può leggere sul sito:
L’articolo è un altro esempio di come la manipolazione sull'olocausto continui ad essere alimentata e diffusa dai sionisti per poter portare avanti i loro interessi e nascondere le loro responsabilità storiche.Traduco alcuni brani dell’articolo:“Un dirigente sionista che operava in Svizzera durante la Seconda Guerra Mondiale fu probabilmente la prima persona a ricevere informazioni da fonte tedesca circa il piano per lo sterminio sistematico degli ebrei d’Europa, secondo un recente libro pubblicato dallo Yad Vashem.”Lo Yad Vashem, come tutti sanno, è l’istituzione israeliana che cura la memoria degli ebrei morti durante la guerra 1939-45 e gestisce il museo dell’olocausto costruito in Israele a pochi passi da dove era il villaggio palestinese di Deir Yassin, i cui abitanti furono sterminati dall’esercito sionista durante la pulizia etnica dei palestinesi nel 1948. Il villaggio palestinese fu poi raso al suolo con la dinamite come altri 400 o 500 villaggi palestinesi fatti sgomberare con la forza e il terrorismo. Ma riprendiamo l’articolo: “Jonathan Beck Chaim Pazner, capo dell’ufficio dell’Agenzia Ebraica di Ginevra, passò immediatamente l’informazione ai dirigenti britannici e ebraici della Palestina allora governata dall’Inghilterra, così il rapporto giunse ai livelli più alti del governo britannico, secondo il libro Chaim Panzer, l’uomo che sapeva.” Chaim Pazner è il padre di Avi “Panzer” che forse qualche lettore ricorda. Avi è stato il portavoce del governo di Ariel Sharon per vari anni, un uomo piccolo, dal capo pelato ma dal parlare aggressivo, che nei telegiornali Rai, introdotto dall’inamovibile inviato filo-israeliano (pagato con i nostri denari), il famigerato Pagliara, si esprimeva in buon italiano e parlando dei palestinesi pronunciava tre volte ‘terrorista’ ogni quattro parole, un vero panzer, come d’altronde il suo capo.L’articolo spiega che l’informazione proveniva da fonte sicura, una fonte tedesca. Un certo Edgar Salin, ebreo convertitosi al cristianesimo e professore di economia a Basilea aveva ricevuto l’informazione dal “Dr. Arthur Zommer, ufficiale tedesco e anch’esso professore di economia oppositore del regime nazista, amico e collega di Salin”. Il messaggio diceva: “In Oriente vengono allestiti campi per distruggere col gas tutti gli ebrei d’Europa e molti dei prigionieri sovietici”. Secondo l’articolo, Zommer implorava: “Per favore passate personalmente questa informazione immediatamente a Churchill e Roosevelt” e concludeva: “Se la BBC diffonde quotidianamente un avvertimento ai tedeschi affinché non mettano in funzione le camere a gas forse essi non lo faranno, perché i criminali stanno facendo di tutto per impedire al popolo tedesco di sapere cosa stanno preparando ed è chiaro che hanno serie intenzioni”. Cosa fa a questo punto Chaim Pazner? “Pazner passò l’informazione ad un dirigente ebraico svizzero, il dottor Benjamin Sagalowitz, un amico del rappresentante del Congresso Mondiale Ebraico, il dottor Gerhart Riegner”. Né Chaim si fermò lì. “Successivamente, Pazner spedì velocemente l’informazione ai dirigenti dell’Agenzia Ebraica di Gerusalemme nella Palestina britannica. Quindi, il 2 agosto 1942, incontrò l’agente dei servizi segreti inglese Victor Farell, che lavorava all’ufficio passaporti in Svizzera. Pazner lo implorò di mandare l’informazione a Churchill come aveva richiesto la fonte tedesca. L’agente britannico disse che lo avrebbe fatto, ma la notizia non fu mai trasmessa dalla BBC (..) Durante un successivo incontro, l’agente britannico assicurò un ansioso Pazner, il quale era stato sulle spine nella speranza di poter ascoltare la trasmissione del messaggio dalla BBC, che egli aveva effettivamente spedito la notizia e che questa era giunta nelle mani di Churchill, e che egli avrebbe nuovamente richiesto che fosse trasmessa”.E bravo Pazner, il suo attivismo è encomiabile! L’articolo ci dice anche che “informazioni sulle intenzioni dei tedeschi e le uccisioni di massa erano filtrate già prima dai servizi segreti polacchi o da fonti ebraiche, ma questa era la prima volta che giungevano da fonti tedesche”. Le informazioni “parlavano di un piano, ma non si trattava (solo) di un piano, esso era già in via di realizzazione”. L’articolo cita anche lo storico ebreo David S. Wyman secondo il quale “Gerhart Riegner [sempre il rappresentante del Congresso Mondiale Ebraico], durante i primi giorni di agosto dello stesso anno, aveva ricevuto proprie informazioni circa il piano nazista di eliminare tutti gli ebrei d’Europa da un importante industriale tedesco, successivamente identificato per Eduard Schute”. Anche Riegner si era dato da fare, con gli americani però. Il suo messaggio “raggiunse gli Stati Uniti nell’agosto 1942 ma non fu dato alla stampa prima di novembre dello stesso anno, su richiesta del Dipartimento di Stato che analizzò i rapporti con incredulità totale e chiese ai dirigenti ebrei americani di non pubblicare l’informazione prima che fosse verificata”. È chiaro che, quando parla del piano tedesco di distruzione di “tutti gli ebrei d’Europa”, l’articolo si riferisce a quanto deciso alla conferenza di Wannsee (20 gennaio 1942).Da esso comunque risulta una lode sperticata dell’attivismo dei dirigenti sionisti ed una condanna di inglesi e americani i quali lasciarono che “lo sterminio nazista degli ebrei d’Europa continuasse ininterrotto per altri due anni e mezzo”.Abbiamo riportato lunghe citazioni perchè risulti chiaro al lettore gli obiettivi dell’autore e dell’ Yad Vashem. Essi sono:1. discolpare completamente i sionisti, nascondere le loro responsabilità2. far ricadere la colpa sui britannici e sugli americani, oltre che sui tedeschi naturalmente dai quali evidentemente i sionisti si aspettano, tramite il ricatto, altri favori. Non bastano quelli che hanno già ottenuto3. buttare fumo sui fatti storici e presentarli secondo la visione della religione dell’olocaustoVediamo le cose da vicino e punto per punto:1. Discolpare e nascondereLa gente che cade vittima della religione dell’olocausto ignora che i sionisti collaborarono a lungo e intensivamente con tutti gli antisemiti, dai ministri della Russia zarista, agli antisemiti ucraini di Petliura, ai membri della X Mas di Junio Valerio Borghese, ai nazisti, le SS e la Gestapo, ecc. La logica era quella che gli antisemiti, cacciando e perseguitando gli ebrei assimilati o in via di assimilazione d’Europa, li avrebbero spinti nella braccia dei sionisti (ferocemente contrari al miscuglio della ‘razza’ ebraica con i goyim e favorevoli, come Hitler, alla separazione degli ebrei dagli ariani o comunque da popolazioni non ebraiche germanizzabili). I sionisti avrebbero provveduto ad avviarli in Palestina, a togliere le terre ai palestinesi. Per le persone ragionevoli gli ebrei che risiedono da millenni in Occidente sono cittadini (di religione ebraica) dei paesi occidentali e in questi paesi hanno ogni diritto di restare e devono restare. Se poi si assimilano alle popolazioni occidentali, tanto meglio, come si sono assimilati i normanni (in Inghilterra, in Francia e in Italia, i galli (in Francia, in Nord Italia e altrove), gli spagnoli e i francesi (ancora nel nostro paese, in particolare nel Meridione), prima di loro i longobardi, poi gli arabi (in Sicilia e in Spagna) e tutte le altre popolazioni che hanno fatto l’attuale popolazione europea. Anche tutti gli ebrei d’Europa si sarebbero oggi completamente assimilati (molti lo hanno fatto) se non fosse stato per tre fattori. Il primo è un elemento della cultura e della religione ebraica che dice che gli ebrei sono il ‘popolo eletto’, concetto variamente interpretato ma oggi spesso e irresponsabilmente interpretato in senso razzistico ed etnico. Il secondo elemento è l’antisemitismo che considera gli ebrei una razza distinta, semitica, e quindi inassimilabile in Europa. Assurdità antistorica e ridicola perché la maggior parte degli ebrei (gli askenaziti) non sono semiti ma sono i discendenti dei khazari, un popolo di origine turca che si convertì all’ebraismo intorno all’ottavo secolo nella Russia meridionale. Gli askenaziti sono i primi responsabili dell’imbroglio perché hanno disconosciuto la loro origine non semitica e si sono dichiarati sempre discendenti razzisticamente dagli ebrei palestinesi (sefarditi), al punto di subire l’antisemitismo quando loro semiti non sono. Il terzo elemento è il sionismo, che vuole la separazione razziale degli ebrei dai goyim, sostiene il matrimonio tra ebrei e vuole in Palestina uno stato per soli ebrei. Il sionismo è nato prima dell’olocausto e in qualche modo lo ha favorito con la sua collaborazione ideologica e pratica con gli antisemiti e con i nazisti. Non è quindi vero che Israele è nato dall’olocausto, ma semmai ha approfittato dell’olocausto. La religione dell’olocausto serve appunto a confondere le idee e giustificare la criminale impresa sionista e il massacro quotidiano dei palestinesi. Di tutto questo io ho scritto nel mio libro La natura del sionismo (2006). Non sono l’unico ad averlo fatto; i libri sull’argomento abbondano, per esempio, per citarne uno solo, ‘Zionism in the Age of the Dictators’, 1983, di Lenni Brenner, un ebreo antisionista. Il libro è scaricabile dal sito http://www. marxists.de/middleast/brenner.Portando il lettore a concentrare la sua attenzione sull’attività per così dire frenetica dei sionisti per salvare gli ebrei, l’articolo rigetta la colpa delle disgrazie degli ebrei sugli altri, i goyim, senza grandi distinzioni. I nazisti sterminavano, gli inglesi, gli americani e gli altri stavano a guardare. Differenza non sostanziale in un unico atteggiamento antiebraico, antisemita. Contro tutti gli ebrei, sionisti e assimilazionisti insieme. Ma le cose stanno veramente così? C’è veramente una congiura mondiale, eterna dei goyim contro gli ebrei? E i sionisti sono poi così innocenti?Tra il 1933 e il 1945 i sionisti furono i migliori alleati dei nazisti. Si considerino le seguenti citazioni:Sulle Leggi di Norimberga, 1935: “Il centro Hechalutz [i pionieri sionisti “socialisti”] che reclutava e preparava ebrei tedeschi da inviare nei kibbutz, concluse che la promulgazione delle leggi che definivano un crimine i matrimoni misti rappresentava una buona occasione per un nuovo approccio al regime. I pionieri presentarono un piano [ai nazisti] per l’emigrazione dell’intera comunità ebraica [in Palestina] in un periodo di 15-20 anni”. (Lenni Brenner, Op. cit.)Sull’antisemitismo dei nazisti: “Se noi [sionisti, ndt] non ammettiamo che gli altri abbiano il diritto di essere anti-semiti, allora noi neghiamo a noi stessi il diritto di essere nazionalisti. Se il nostro popolo merita e desidera vivere la propria vita nazionale, è naturale che si senta un corpo alieno costretto a stare nelle nazioni tra le quali vive, un corpo alieno che insiste ad avere una propria distinta identità e che perciò è costretto a ridurre la sfera della propria esistenza. É giusto, quindi, che essi [gli anti-semiti, ndt] lottino contro di noi per la loro integrità nazionale. Invece di costruire organizzazioni per difendere gli ebrei dagli anti-semiti, i quali vogliono ridurre i nostri diritti, noi dobbiamo costruire organizzazioni per difendere gli ebrei dai nostri amici che desiderano difendere i nostri diritti” (Jacob Klatzkin citato in Jacob Agus, Enciclopedia Judaica, vol II, p. 425).Sull’alleanza sionismo-nazismo contro il liberalismo: “Per i sionisti, il nemico è il liberalismo; esso è anche il nemico per il nazismo; ergo, il sionismo dovrebbe avere molta simpatia e comprensione per il nazismo, di cui l'anti-semitismo è probabilmente un aspetto passeggero” (Harry Sacher, Jewish Review, settembre 1932, p. 104, Londra). “Il significato, per la nazione germanica, della rivoluzione tedesca risulterà chiaro alla fine a coloro che l’hanno creata e le hanno dato la sua impronta. Per noi (sionisti, ndt) il suo significato è questo: Le fortune del liberalismo sono finite. L’unica forma di vita politica che ha aiutato gli ebrei ad assimilarsi è scomparsa.” (Joachim Prinz, Wir Juden, Berlino, 1934, pp. 150-1).Sull’alleanza sionismo-nazismo contro gli ebrei assimilazionisti: “Hitler tra qualche anno sarà dimenticato, ma avrà un bellissimo monumento in Palestina. Sapete, la venuta dei nazisti è stato un avvenimento piuttosto benvenuto. Vi erano tanti dei nostri ebrei tedeschi che pendevano tra due sponde; tanti di loro navigavano nella corrente ingannatrice tra la sponda di Scilla dell'assimilazione e quella di Cariddi di una conoscenza compiaciuta delle cose ebraiche. Migliaia di loro che sembravano completamente perduti per l'ebraismo furono riportati all'ovile da Hitler, e per questo io sono personalmente molto riconoscente verso di lui”(Emil Ludwig intervistato da M. Steinglass, Emil Ludwig before the Judge, American Jewish Times, aprile 1936, p. 35).“L'hitlerismo ... ci ha reso per lo meno un servizio dal momento in cui non ha tracciato una linea di demarcazione tra l'ebreo religioso e l'ebreo apostata. Se Hitler avesse fatto eccezione per gli ebrei battezzati [al cristianesimo], avremmo assistito allo spettacolo poco edificante di migliaia di ebrei che correvano a battezzarsi. L'hitlerismo ha forse salvato l'ebraismo tedesco, che stava assimilandosi fino all'annichilimento” (Chaim Bialik, Palestine and the Press, New Palestine, 11 dicembre 1933).Sulla convergenza tra sionismo e nazismo circa uno stato fondato sulla purezza della razza: “Uno Stato costruito sul principio della purezza della nazione e della razza (cioè la Germania nazista, ndt) può solo avere rispetto per quegli ebrei che vedono se stessi allo stesso modo” (Joachim Prinz, (1936), citato in Benyamin Matuvo, The Zionist Wish and the Nazi Deed, Issues, (1966/67), p. 12).“Vogliamo che l’assimilazione sia sostituita con una nuova legge: La dichiarazione di appartenenza alla nazione e alla razza ebraica. Uno Stato costruito sul principio della purezza della nazione e della razza può solo essere onorato e rispettato da un ebreo che si dichiara appartenente alla sua razza. Avendo dichiarato apertamente la sua appartenenza, egli non sarà mai capace di un comportamento sleale verso uno Stato. Uno Stato, d’altra parte, non può volere ebrei diversi da quelli che dichiarano la loro appartenenza alla propria nazione. Non deve desiderare di avere ebrei che si fanno adulatori e strisciano davanti ad esso (gli assimilazionisti, ndt). Uno Stato deve esigere da noi fede e lealtà ai nostri propri interessi. Perché soltanto chi onora la propria razza e il proprio sangue può avere un atteggiamento onorevole verso il volere nazionale di altre nazioni” (Joachim Prinz, Wir Juden, Berlino, 1934, pp. 150-1).I nazisti rispondono positivamente ai sionisti: “I membri delle organizzazioni sioniste non devono essere, date le loro attività dirette verso l'emigrazione in Palestina, trattati con lo stesso rigore che invece è necessario nei confronti dei membri delle organizzazioni ebraico-tedesche (cioè gli assimilazionisti, ndt)” (Circolare della Gestapo bavarese indirizzata al corpo di polizia bavarese, 23 gennaio, 1935, Herzl Yearbook, vol VI, p. 340).“Il momento non può più essere lontano ormai in cui la Palestina sarà in grado di nuovo di accogliere i suoi figli che aveva perduto da oltre mille anni. I nostri buoni auguri e la nostra benevolenza ufficiale li accompagnino” (Reinhardt Heyndrich, capo dei Servizi Segreti delle SS, Das Schwarze Korps, organo ufficiale delle SS, maggio 1935).Si tratta di un’alleanza ideologica bella e buona. Non solo. Sulla base della convergenza ideologica che abbiamo delineato, sionisti e nazisti costruirono una pratica comune finalizzata all’emigrazione degli ebrei tedeschi verso la Palestina (previa loro sionistizzazione) e alla distruzione degli ebrei non sionisti e assimilazionisti. Izaak Greenbaum, caporione dell’Agenzia Ebraica così si esprime nei confronti degli ebrei che non volevano sionistizzarsi ed emigrare in Palestina: “Una mucca in Palestina vale più di tutti gli ebrei d’Europa” e ancora: “Se chiedessero a me «Non si potrebbero usare i fondi del United Jewish Appeal per soccorrere gli ebrei d’Europa?» Io ho già detto NO! e ribadisco il mio NO! ... Si dovrebbe resistere a quest’ondata che pone le attività sioniste in secondo piano” (suo discorso al Consiglio Esecutivo Sionista, 18 febbraio 1943, un anno dopo che il summenzionato Jonathan Beck Chaim Pazner aveva ricevuto notizia, da fonte tedesca,sui progetti nazisti riguardanti gli ebrei).I sionisti sapevano tutto dal 1942, subito dopo la conferenza di Wannsee, dice l’articolo del Jerusalem Post, informarono inglesi e americani i quali non fecero nulla per salvare gli ebrei. La verità è tutt’altra. I sionisti sapevano tutto da molto prima. Sapevano quello che stava per avvenire agli ebrei non sionisti e lo sapevano perché avevano contribuito, per anni, sia ideologicamente sia praticamente a preparare con i nazisti la “distruzione di tutti gli ebrei d’Europa”, salvo i sionisti ovviamente. Non solo sapevano, degli ebrei non sionisti nei campi a loro importava meno di una mucca in Palestina! Operarono quindi di persona per tenere nascosta la realtà.Stephen Wise, capo sionista, americano e consigliere di Roosevelt, nel dicembre del 1942, affermò: “Da alcuni mesi ricevo cablogrammi e informazioni riservate che mi informano di queste cose (lo sterminio, ndt). Sono riuscito, insieme ai capi di altre organizzazioni ebraiche a non fare giungere queste notizie alla stampa” (in Eliyhu Matzozky, ‘The Responses of American Jewry and its Representatives Organizations’, Yeshiva University, app. II).Dov Joseph, altro caporione dell’Agenzia Ebraica, nel 1944, parlando a giornalisti sionisti in Palestina preoccupati delle notizie provenienti dall’Est Europeo, li mise in guardia contro:“la pubblicazione di dati che esagerano il numero delle vittime ebraiche, perché se noi annunciamo che milioni di ebrei sono stati massacrati dai nazisti, poi ci chiederanno, a ragione, dove sono i milioni di ebrei per i quali noi rivendichiamo una patria quando la guerra sarà finita” ( in Yoav Gelber, ‘Zionist Policy and the Fate of European Jewry’, p. 195).Potremmo aggiungere la collaborazione diretta dei sionisti nella deportazione degli ebrei non-sionisti in Ucraina, in Romania e in Ungheria dove il caporione della struttura sionista ungherese Rezso Kasztner e i suoi accoliti aiutarono alla deportazione di 400.000 loro correligionari verso i campi, e con questo ottennero di salvare familiari e membri delle organizzazione sioniste (1.600 persone in tutto). Ma è una lunga storia da raccontare per cui rimando ancora una volta al mio libro o a quello di Lenni Brenner.Potremmo aggiungere anche la collaborazione di tipo economico e commerciale tra Nazismo e sionismo. In un decennio, si misero su banche, istituzioni, organismi politici ed economici, trattati commerciali tra Germania e Yushuv (comunità sionista in Palestina), dove sionisti e nazisti operarono con l’obiettivo comune della deportazione, pardon si deve dire ‘emigrazione’, in Palestina degli ebrei tedeschi. Anche qui, troppo spazio ci vorrebbe qui per esporre tutti i fatti ma il lettore trovi il tempo di indagare sul patto commerciale Haava’ara firmato tra nazisti e sionisti ‘socialiti’, sulla International Trade and Investment Agency Bank (INTRIA), sulla Near and Middle East Commercial Corporation (NEMICO) che impegnava i sionisti a cercare soci commerciali per la Germania nazista in Medio Oriente. Vi era la Ha Note’a Ltd che serviva all’acquiso da parte dello Yushuv di prodotti tedeschi. Vi era una società per l’esportazioni di arance dello Yushuv in Germania, via Londra. Un’altra per l’acquisto di armi all’estero, compresa la Germania nazista, ecc ecc.Se si conoscono questi fatti (ovviamente tenuti nascosti), diventa evidente che l’articolo del Jerusalem Post è solo fumo negli occhi per occultare la natura perversa, nazista del sionismo e il suo ruolo nell’olocausto.2. Il ricattoChiaramente, una volta occultate le responsabilità sioniste, l’articolo diventa un ricatto bello e buono all’Occidente, accusato di aver lasciato compiere la “distruzione di tutti gli ebrei d’Europa”. Ma perché ricattare perfino i loro alleati di oggi? Non è difficile capirlo. Perché essi si sentano sempre obbligati moralmente a sostenere Israele e i suoi piani! La cosa sembra funzionare visto che Gran Bretagna e USA continuano ad essere le colonne portanti dell’appoggio internazionale allo stato sionista, fino al punto di far ammazzare per esso i loro stessi soldati in Iraq e Afghanistan. Oggi anche la destra fascista ha piegato le ginocchia davanti a Israele e si sente moralmente in dovere, come la Germania moderna d’altronde, di inchinarsi al sionismo. L’opinione pubblica occidentale continua ad essere bombardata con l’accusa delle responsabilità dell’Occidente nell’olocausto ed essa accetta e sostiene il coinvolgimento dei suoi governi nel sostegno a Israele e nei suoi crimini. A questo serve l’articolo del Jerusalem Post, assieme ai film sull’olocausto, ai musei dell’olocausto, alle celebrazioni del 27 gennaio, e a tutta la religione dell’olocausto. L’uso dell’olocausto da parte di chi all’olocausto ha partecipato, come hanno fatto i sionisti, è doppiamente vergognoso: perché si usano i morti e perché chi li usa ha le mani sporche del loro sangue.3. La religione dell’olocaustoL’articolo dà per scontato che la Conferenza di Wannsee abbia stabilito la “distruzione di tutti gli ebrei d’Europa”. Ma la cosiddetta soluzione finale è veramente questo e non invece una soluzione territoriale?A tutti coloro, ebrei e goyim alike, destri e sinistri alike, che hanno sempre pronta l’accusa di ‘negazionismo’ per chi osa discutere i caposaldi della religione dell’olocausto, voglio rivolgere l’invito a leggersi il libro 'La soluzione finale', dello storico tedesco non negazionista Hans Mommsen (2002). Nel capitolo 6, ‘La politica dei trasferimenti e la soluzione territoriale della questione ebraica’, lo storico ribadisce la collaborazione dei nazisti con i sionisti per il trasferimento degli ebrei tedeschi in Palestina. Momsen scrive: “negli anni dopo il 1933 non erano mancati, soprattutto grazie all’accordo di Hava’ara favorito da Hjalmar Schacht, i segnali che facevano pensare ad una politica migratoria abbastanza costruttiva” (p. 95). Quando i nazisti si accorsero della resistenza degli arabi (possibili futuri alleati nella guerra contro i britannici) alla creazione di uno stato ebraico in Palestina, denunciarono l’accordo di Hava’ara e si volsero ad un altro tipo di soluzione migratoria. A Hjalmar Schacht fu chiesto dal regime di intavolare a Londra trattative con il famoso comitato Rublee. “L’accordo negoziato nella capitale inglese prevedeva la progressiva sistemazione nel giro di 5 anni, nei paesi disposti ad accoglierli ma ancora da definire, di 150.000 ebrei, che a loro volta avrebbero potuto farsi raggiungere da non più di 250.000 familiari” (p. 96) Emigrazione ancora, non sterminio! Verso paesi da definire assieme a GB, USA e Francia. L’accordo che riguardava la quasi totalità degli ebrei tedeschi non andò in porto. Con la guerra e la conquista della Polonia e della Francia, non fu più possibile continuare le trattative e questa prospettiva svanì. Ci fu allora “una discussione in seno al Consiglio ministeriale per la difesa del Reich e, due giorni dopo, da un incontro con i capi della polizia di sicurezza nel corso del quale si parlò dell’espulsione degli ebrei dal territorio del Reich nel giro di un anno. In quel periodo Heydrich aveva in mente la creazione di una «riserva per gli ebrei» nella regione di Cracovia e, poco dopo, in quella parte del territorio polacco che l’Unione Sovietica aveva restituito in cambio degli stati baltici” (p. 101). Ci fu anche una prima deportazione di ebrei viennesi in quella regione (piano Nisko) ma ben presto si presentò una nuova e più interessante prospettiva. Con la collaborazione fattiva tra nazisti e regime di Vichy si prospettò la possibilità di deportare gli ebrei tedeschi e quelli, molto più numerosi dei paesi conquistati, verso le colonie della Francia, in particolare il Madagascar. Questo piano aveva per i nazisti due vantaggi, da una parte permetteva di destinare i territori di Cracovia e Lublino, non più agli ebrei ma ai tedeschi espulsi dai russi dai paesi baltici, dall’altro estirpava gli ebrei dall’Europa e li spediva molto lontano, in Africa e per giunta su un’isola. “In agosto (1940), a conclusione di un colloquio che ebbe con Hitler, Goebbels annotò nel suo diario: «Vogliamo spedire gli ebrei in Madagascar: lì potranno dare vita a un loro stato». Anticipando il piano Madagascar, tra luglio e settembre 1940, 25.000 cittadini francesi, tra cui un gran numero di ebrei, vennero espulsi, con l’esplicito consenso di Hitler, dall’Alsazia-Lorena nella parte non occupata del paese, dove, tra il 22 e 23 ottobre, vennero raggiunti da 6.502 ebrei a loro volta deportati dal Baden e dal Saar-Palatinato” (p. 110). Se il piano era fin dall’inizio lo sterminio, queste espulsioni non si spiegano.Ma per portare milioni di ebrei in Madagascar occorreva il permesso della Gran Bretagna che con la sua flotta controllava gli oceani e questo permesso Churchill non lo accordò mai. “Il rifiuto che Londra oppose alle dubbie [perché mai dovevano essere dubbie? ndt] offerte di pace di Hitler e la sconfitta patita dai tedeschi nei cieli inglesi resero inattuale, almeno a breve termine, il piano Madagascar, la cui realizzazione presupponeva ovviamente il controllo delle rotte marittime” (p. 110). Fallita anche questa possibilità e nel frattempo iniziata l’aggressione all’Unione Sovietica si pensò di deportare, ma dopo la guerra e la sconfitta di Stalin (allora data per certa non solo dai nazisti), tutti gli ebrei europei oltre gli Urali. La conferenza di Wannsee non fu affatto la sanzione dell’olocausto ebraico. Essa rimane sempre nell’ambito di una “soluzione finale territoriale”. Le chiacchiere sioniste contenute al riguardo nell’articolo del Jerusalem Post non devono ingannarci. Su Wannsee, Mommsen dice e non dice, anzi dice due cose contraddittorie. “Si è spesso voluto ravvisare nella conferenza di Wannsee il decisivo via libera all’implementazione dell’Olocausto, se non addirittura una cospirazione delle élite di potere, ma essa, in realtà, costituì tutt’al più un ulteriore passo compiuto nella direzione dello sterminio ed ebbe soprattutto la funzione di indurre le amministrazioni interessate ad accettare l’estensione, reclamata da Heydrich in considerazione della situazione venutasi a creare nell’Europa orientale, del concetto di ebreo così come era stato definito dalle leggi di Norimberga” (p. 166). La frase di Momsen è un capolavoro di contorsioni. Il tema è delicato e si rischia di farsi accusare di essere un ‘negazionista’ con immancabile ostracismo, perdita del posto di lavoro, processo e prigione, come è successo a Faurisson. Cosa dice Mommsen? Vediamo con attenzione: 1) la conferenza di Wannsee non è “il decisivo via libera all’implementazione dell’Olocausto” come qualcuno (gli storici filoebraici o sionisti) hanno voluto ravvisare. 2. Essa rappresenta “tutt’al più un ulteriore passo compiuto nella direzione dello sterminio” 3. Essa “ebbe soprattutto la funzione di indurre le amministrazioni interessate ad accettare l’estensione del concetto di ebreo così come era stato definito dalle leggi di Norimberga”. In altre parole, un gerarca nazista, Heydrich cercava a Wannsee di estendere il concetto di ebreo ai «messi ebrei», cioè ai figli di un ebreo e di una non-ebrea (shiksa) o di un non-ebreo (goy) con una ebrea. Ma Heydrich riuscì nel suo scopo? Mommsen dice che su questo punto “egli si scontrò con la decisa opposizione del rappresentante del ministero degli interni, il segretario di Stato Wilhelm Stuckart, il quale, rifacendosi a Hitler, prese posizione contro l’indiscriminata inclusione dei «mezzi ebrei» tra quanti dovevano essere deportati e contro il peggioramento dello status dei «misti di secondo grado»” (p. 166) cioè i tedeschi che avevano un nonno ebreo o una nonna ebrea. “Anche un’altra conferenza che si tenne poco dopo (6 marzo 1942) non consentì di comporre le divergenze esistenti al riguardo, soprattutto perché Stuckart sapeva di avere dietro di sé Hitler, il quale, almeno pubblicamente, non voleva rinunciare al sistema normativo fondato sulle leggi di Norimberga” (p. 166)Il mancato peggioramento dello status dei «mezzi ebrei», che non dovevano essere nemmeno deportati, e dei «misti di secondo grado», a cui si opponeva Hitler smentisce di fatto l’affermazione precedente (già molto ambigua di per sé) di Mommsen del “tutt’al più un ulteriore passo compiuto nella direzione dello sterminio”. Un passo indietro semmai! E poi in cosa consiste quest’ulterore passo? Mommsen non dice né altri storici compiacenti sanno dirlo. Un poco oltre Mommsen, con molta prudenza, data la spada di Damocle incombente della prigione per ‘negazionismo’, afferma proprio il contrario: “La presa di posizione di Heyndrich in occasione della conferenza di Wannsee lascia intendere [si noti l’eufemismo prudenziale, ndt] che ancora non esisteva, per la soluzione finale, un piano complessivo suscettibile di concreta applicazione, e non esistevano nemmeno i presupposti tecnici (…) per la realizzazione di un progetto che dava l’impressione [altro eufemismo prudenziale, ndt] di essere essenzialmente utopico” (p. 168).Riguardo ai discorsi di Hitler circa la “distruzione della razza ebraica in Europa” (ad esempio il discorso tenuto davanti al Reichstag, 30 gennaio 1939) e alla politica del partito nazista, lo storico Momsen scrive: “Sarebbe sbagliato ricavare da una simile affermazione, sebbene anche in seguito più volte ripetuta da Hitler, una precisa e diretta volontà di sterminio. In realtà, essa venne fatta nel contesto della conferenza di Évian e degli sforzi, all’epoca ancora in corso, che mediante le trattative con il comitato Rublee si stavano compiendo per indurre le potenze occidentali a finanziare l’emigrazione ebraica” (p. 94). Gli sforzi fallirono e in seguito, durante la guerra, fino al dicembre 1944, la Germania, accanto alla politica dei trasferimenti, cercò di vendere gli ebrei alle potenze occidentali in cambio di denari o dei famosi 10 mila camion che i nazisti contavano di usare sul fronte orientale per cercare di contrastare l’offensiva sovietica. Gli alleati rifiutarono sempre.Ancora Mommsen su Hitler: “Le prese di posizione di Hitler in merito all’intera questione davano di norma l’idea di una soluzione finale [territoriale e non sterminazionista, ndt] della questione ebraica da collocare solo nel futuro” (p. 169). Non ci furono quindi ordini diretti e scritti di Hitler che promossero lo sterminio fisico degli ebrei.Uno degli obiettivi della religione dell’olocausto è sempre stato quello di presentare la politica di soluzione territoriale della questione ebraica dei nazisti come sterminio fisico degli ebrei e Wannsee come il punto centrale di questa politica. I sionisti hanno anche insistito sul cosiddetto ordine scritto di Hitler sullo sterminio fisico.Mommsen, che non si dichiara negazionista, né è accusato di esserlo, sembra su questi punti dare ragione a Faurisson e agli altri ‘negazionisti’. Notiamo che Mommsen, che crede nell’esistenza delle camere a gas, non si sforza di portare la minima prova, dando per scontato che esse siano esistite e lasciando l’onere della dimostrazione ad altri. Lo storico tedesco però ci spiega che molti ebrei furono assassinati dai lettoni, lituani, estoni, polacchi o ucraini prima che le truppe tedesche entrassero nei loro paesi e subito dopo che l’esercito sovietico si era ritirato.Vogliamo forse dimostrare che il giudeicidio non ci sia mai stato? No!Molti ebrei sono stati uccisi nell’Est Europeo durante la guerra. Non lo si può negare. Ma la visione sionista della religione dell’olocausto è un’accozzaglia di reticenze e di menzogne. L'idea centrale non ha niente a che fare con il giudeicidio reale. La religione dell’olocausto si fonda sull’idea che il nazismo non cercava una soluzione territoriale ma una soluzione sterminazionista, e da subito. Per i sionisti è importante imporre al mondo l’idea che i nazisti abbiano incarnato nel modo più coerente ed estremo l’odio eterno che tutti i goyim hanno irrimediabilmente (come se fosse nel loro DNA) per tutti gli ebrei, indipendentemente da come essi agiscano e se siano assimilazionisti o meno. Così si spiega l’accusa rivolta anche a inglesi e americani (e agli altri) di aver assistito alla distruzione di “tutti gli ebrei” senza muovere un dito. Tutti i goyim sono responsabili! Così si spiega anche la centralità che i sionisti e i loro amici danno all’esistenza delle camere a gas. L'esistenza delle camere a gas proverebbe che non si voleva una soluzione territoriale ma si voleva uccidere e uccidere tutti gli ebrei e, sottinteso, solo gli ebrei. Non ci sono prove certe dell’esistenza delle camere a gas. Non ne sono state trovate, quelle che sono state additate come tali in realtà erano altro. Il libro di Mommsen, se letto attentamente, sottolinea soprattutto la morte e l’uccisione di ebrei sui campi di battaglia in Russia, nei rastrellamenti e nelle esecuzioni seguite alla guerra di resistenza nei territori occupati, nei campi di lavoro dove le condizioni imposte da uno sfruttamento micidiale all’interno di uno sforzo produttivo sempre più disperato man mano che la vittoria sull’Unione Sovietica si allontanava divennero ben presto esiziali, nei campi di concentramento dove la vita (alimentazione, igiene, ecc.) peggiorava parallelamente al peggiorare della vita degli stessi civili tedeschi nelle città bombardate). Non si può pensare che ai deportati dei campi il Reich potesse riservare condizioni di vita migliori di quelle riservate ai civili tedeschi. In questo modo molti ebrei morirono, nella violenza della guerra, nelle repressioni della guerra partigiana (repressioni di cui i nazisti si sono macchiati anche in Italia, Grecia, Iugoslavia, Francia, Polonia, ecc), a causa dello sfruttamento disumano nei campi di lavoro, a causa di infezioni, malattie, epidemie, scarsa alimentazione, ecc. Questa è stata la tragica conseguenza di un’ideologia che propugnava la separazione delle razze e la costituzione di stati razzisticamente puri. I nazisti potevano, ancora senza troppi danni, gestire (in accordo con i sionisti) una simile politica di separazione razziale in Germania, dove gli ebrei erano poche centinaia di migliaia. Quando, con la conquista della Polonia e di gran parte della Russia, gli ebrei sotto dominazione tedesca divennero circa 10 milioni, la politica della separazione delle razze divenne un inferno. La separazione delle razze era la concezione nazista ma anche quella dei sionisti. Il nazismo è morto, il sionismo sopravvive e continua a espellere i palestinesi dalla Palestina per fare di questo paese uno stato per soli ebrei, Israele. Questa filiazione comune, ce la vogliono fare dimenticare, ma noi non ci stancheremo di ribadirla.Nei campi di lavoro e di concentramento, nelle rappresaglie, nelle esecuzioni morirono altrettanti polacchi, europei dell’Est e dell’Ovest, e morirono soprattutto milioni e milioni di prigionieri sovietici. Di questi, oggi, poco si parla: vite cancellate dalla religione dell’olocausto, sacrificate al concetto di superiorità del ‘popolo eletto’, altro concetto centrale della religione dell’olocausto. Si pensi che nelle rappresaglie, nelle fucilazioni (per esempio a Cefalonia), nei campi, morirono per mano di nazisti meno ebrei italiani che italiani non-ebrei (ufficiali, soldati, renitenti alla leva deportati, carabinieri, partigiani e loro sostenitori uccisi sul posto o deportati e morti nei campi, mano d’opera reclutata in modo forzoso, civili nelle regioni dove operavano i partigiani, comunisti, liberali, anche dei fascisti, cattolici, suore, preti, perfino un membro della famiglia Savoia. E anche italiani che hanno pagato con la deportazione e la morte il loro umanitario tentativo di soccorrere e nascondere degli ebrei. La religione dell’olocausto ha ucciso costoro una seconda volta. Nessun museo dell’olocausto per loro. Sembrerebbe invece che nella Seconda Guerra Mondiale i tedeschi abbiano deportato dall’Italia o ucciso solo degli ebrei (7.000 in tutto di cui 1.000 sopravvissuti).Oggi i nostri politici di destra e di sinistra, in particolare l’odioso ‘sionistro’ Veltroni, fanno a gara per recarsi in pellegrinaggio allo Yad Vashem, ad Auschwitz, a promuovere film sullo sterminio dei (soli) ebrei, a fondare musei olocaustici.Per tenere sotto controllo i goyim e gli stessi ebrei, i promotori di questa nuova religione, fanno del nazismo, che era già pessimo di per sé (a causa tra l’altro della sua concezione razziale, che però i sionisti condividevano e condividono) qualcosa di molto peggiore di quello che effettivamente era quando i sionisti pensarono bene di collaborare con esso. Contemporaneamente nascondono o negano (che siano loro i veri ‘negazionisti’?) il loro ruolo nel giudeicidio e il loro tradimento degli ebrei assimilazionisti (il 90% di tutti gli ebrei di allora). Vogliono promuovere (attraverso le esagerazioni, le demonizzazioni e i ricatti) il senso di colpa dell’Occidente, di cui desiderano poi approfittare per incassare dividendi economici e sostegni politici. I dividendi economici sono in particolare i ‘risarcimenti’ (io direi estorsioni) dalla Germania e dalle banche svizzere per ‘i sopravvissuti dell’olocausto’(in realtà andati a Israele e alla lobby ebraica USA) e gli aiuti economico/militari a Israele da parte americana. I sostegni politici sono l’influenza mondiale derivante dallo status di vittima e la mano libera per distruggere i palestinesi e occupare tutta la Palestina. Sono anche le guerre mediorientali che USA, Occidente e Nato conducono per conto dello stato ebraico, ovviamente ‘sempre minacciato’.I sionisti non sono migliori di nessuno, nemmeno dei nazisti.Con tutti i loro articoli e i loro film non riusciranno ad ingannare ancora a lungo il mondo che è sempre più stanco delle loro manovre e delle loro prepotenze.