giovedì 31 gennaio 2008

Remote control: NASA, 1984...


Alcuni estratti dalle pagine in cui si descrive il “crash-test” della NASA.

“The Controlled Impact Demonstration (CID) was a joint research project by NASA and the FAA to test a survivable aircraft impact using a remotely piloted Boeing 720 aircraft.”
La “dimostrazione d’impatto controllato” (CID) era un progetto di ricerca congiunto tra NASA e FAA per verificare la sopravvivenza all’impatto dell’aereo per mezzo di un velivolo Boeing 720 pilotato a distanza.

http://www.dfrc.nasa.gov/gallery/movie/CID/HTML/EM-0004-01.html

“On the morning of December 1, 1984, a remotely controlled Boeing 720 transport took off from Edwards Air Force Base (Edwards, California), made a left-hand departure and climbed to an altitude of 2300 feet.”

La mattina del 1° dicembre 1984, un Boeing 720 da trasporto, controllato a distanza, è decollato dalla Edwards AFB(air force base), facendo una partenza virando a sinistra, e salendo fino all’altitudine di 2300 piedi.

“The aircraft was remotely flown by NASA research pilot Fitzhugh (Fitz) Fulton from the NASA Dryden Remotely Controlled Vehicle Facility. Previously, the Boeing 720 had been flown on 14 practice flights with safety pilots onboard. During the 14 flights, there were 16 hours and 22 minutes of remotely piloted vehicle control, including 10 remotely piloted takeoffs, 69 remotely piloted vehicle controlled approaches, and 13 remotely piloted vehicle landings on abort runway.”

L’aereo venne pilotato a distanza dal pilota sperimentale della NASA Fitzhugh Fulton dal veicolo per funzioni di controllo remoto NASA-Dryden. Precedentemente, il Boeing 720 era stato fatto volare, su 14 voli di pratica, per sicurezza, con piloti a bordo. Durante i 14 voli, ci furono 16 ore e 22 minuti di pilotaggio a distanza dal veicolo di controllo, inclusi 10 atterraggi a distanza, 69 avvicinamenti controllati a distanza e 13 atterraggi pilotati a distanza sulla pista…

http://www.dfrc.nasa.gov/gallery/movie/CID/index.html

“NASA Dryden developed the remote piloting techniques necessary for the B-720 to fly as a drone aircraft”

La NASA-Dryden ha sviluppato la tecnologia per il pilotaggio remoto necessaria a far volare il B-720 come un aereo-“drone”.

“The 15 flights had 15 takeoffs, 14 landings and a larger number of approaches to about 150 feet above the prepared crash site under remote control.”

I 15 voli hanno avuto 15 decolli, 14 atterraggi e un grande numero di avvicinamenti, a circa 150 piedi sopra il sito predisposto per l’incidente, sotto controllo remoto.

http://www.dfrc.nasa.gov/Gallery/Photo/CID/HTML/EC84-31672-A.html

domenica 27 gennaio 2008

Remote control: Boeing 757-200 della NASA...


Sul sito della NASA, una pubblicazione del dicembre 1999, descrive i test effettuati sulla cellula di un Boeing 757-200. Tali test avevano, tra le altre cose, per oggetto:

- Flight tests using Global Positioning System (GPS) satellite data to perform automated landings of the airplane.
- The study of jet-engine contrails to determine their effects on the atmosphere.
- Testing of a system to improve the safety and efficiency of aircraft during landing, taxiing and takeoff by giving pilots a computerized map showing airport ground operations.

Primo punto: “…prove di volo usando i dati del sistema GPS per effettuare gli atterraggi automatizzati dell'aeroplano”.

Secondo punto: “…lo studio delle scie dei reattori per determinare i loro effetti sull’atmosfera”.

Terzo punto: “la prova di un sistema per il miglioramento della sicurezza e dell'efficienza del velivolo durante atterraggio, rullaggio e decollo mediante asservimento ai piloti, di un programma computerizzato indicante aeroporto e operazioni a terra”.

venerdì 25 gennaio 2008

Remote control: ...ieri.


Durante una dimostrazione, un "Tornado" modificato, prende il controllo remoto di un BAC 1-11 e, simultanemente, simula il controllo di altri 3 velivoli UCAVs


...estratto da un articolo di New Scientist:

"UK defence firm Qinetiq demonstrated the system on 30 March. The pilot of a modified Tornado fighter plane assumed remote control of a BAC 1-11 airliner carrying members of the press, including New Scientist, and flying at an altitude of 4500 metres (15000 feet). See a video of the flight (2.5MB .mov). The Tornado pilot was also in control of three simulated Unmanned Combat Air Vehicles (UCAVs).
The idea was to demonstrate that the Tornado could coordinate a squadron of UCAVs – of which the BAC 1-11 formed one – using a remote-control system developed by Qinetiq, called Autonomy."

"Una società della difesa inglese QinetiQ ha dimostrato il sistema il 30 marzo. Il pilota di un "Tornado" modficato, ha assunto il controllo remoto di un BAC 1-11 trasportante membri della stampa, compreso "New Scientist", e volando ad un'altitudine di 4.500 metri. Il pilota del "Tornado" aveva anche il controllo simulato di 3 UCAV (Unmanned combat air vehicles).
Il proposito è stato quello di dimostrare che il "Tornado" avrebbe coordinato uno squadrone di UCAVs - del quale il BAC 1-11 ne avrebbe fatto parte - usando un sistema di controllo remoto sviluppato da QinetiQ, chiamato "Autonomy".

"During the demonstration flight, as the Tornado assumed control of the BAC 1-11 via a UHF radio link..."

Durante il volo di dimostrazione, il "Tornado" ha assunto il controllo del BAC 1-11 via collegamento della radio UHF..."

Squadron leader Andy Blythe, who piloted the Tornado, says Autonomy's software agents seriously reduce the attention he has to pay to the task of directing the UCAVs.

Il capo-squadriglia Andy Blythe, che ha pilotato il "Tornado", dice che il software "Autonomy" riduce seriamente l'attenzione che deve impiegare per l'operazione di direzione degli UCAVs.

"Currently, UCAVs and their unarmed cousins, UAVs, are controlled remotely by pilots on the ground, who may be thousands of miles away. For instance, UAVs in Iraq and Afghanistan are flown by pilots based in Florida and California, US."

Attualmente, UCAVs ed i loro "cugini" disarmati, UAVs, sono controllati a distanza, dai piloti sulla terra, che può essere lontana migliaia di miglia. Per esempio, UAVs in Irak e Afghanistan sono stati fatti volare dai piloti basati in Florida e nella California, Stati Uniti.


Qui un'altra recensione dell'avvenimento:

http://www.technologynewsdaily.com/node/6566

Commento personale: questa tecnologia, dimostrata dopo cinque anni dall'11 settembre 2001, è approdata in Europa... in campo militare, in maniera estremamente sofisticata.

giovedì 24 gennaio 2008

Remote control: preludio o epilogo?

Mark Kane, managing director of Autonomous Systems & Future Capability (Air) for BAE Systems, said:

"Taranis will make use of at least 10 years of research and development into low observables, systems integration, control infrastructure and full autonomy. It follows the completion of risk reduction activities to ensure the mix of technologies, materials and systems used are robust enough for the 'next logical step'. These risk reduction activities include the Replica programme, jointly funded with the MoD and the MoD funded 'Nightjar' programme. He added: "Taranis will build on and use the technologies and systems trialled in the previous demonstrators we have produced such as Kestrel, Corax, Raven and HERTI. It is an important part of our future."
"Technology derived from Replica may well filter into future aircraft. These could include the manned and unmanned concept aircraft under consideration as part of the UK's wide-ranging Future Offensive Air System (FOAS) programme."
"But with the deadline fast approaching for the FOAS programme to move from the "concept" to the "assessment phase", analysts would dearly like to know if a prototype of Replica has secretly flown."

lunedì 21 gennaio 2008

UA93: "9/11 was an inside job"



...SOLO UNA BUCA...

Aggiornamento:

Fortunatamente nel forum di "luogocomune" dove si analizza qualsiasi particolare, si è evinto che le increspature del terreno non sono relative alla sagoma delle ali da "cartoon" riscontrata sul terreno...

http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=4111&viewmode=flat&order=ASC&start=0

venerdì 18 gennaio 2008

9/11 commission report: "Omissioni".

The 9/11 commission report, I capitolo: “wehave some planes”, pag.45 del paragrafo: “What If?”

“NORAD officials have maintained that they would have intercepted and shot down United 93.We are not so sure.We are sure that the nation owes a debt to the passengers of United 93.”

"Gli ufficiali del NORAD (controllo militare dello spazio aereo americano) hanno sostenuto che avrebbero intercettato e abbattuto il volo UA93. Noi non siamo sicuri. Siamo sicuri che la nazione deve un debito ai passeggeri di UA93.”

Questo è ciò che si legge nella “9/11 commission report”, ossia ciò che dice la “versione ufficiale” della commissione che analizzò i fatti della tragedia di quel giorno che ha cambiato il mondo per sempre.

“Non siamo sicuri”.

A che cosa è servita dunque la “commissione”?

Come se su una sentenza si leggesse che x a ucciso y, per cui x viene condannato ma sulla sentenza si legge: non siamo sicuri che x ha ucciso y…

Ve lo immaginate?