Visualizzazione post con etichetta Israele. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Israele. Mostra tutti i post

sabato 9 febbraio 2008

domenica 16 dicembre 2007

Israele: dossier atomico sull'Iran... da papà USA!

Delegazione israeliana a Washington per convincere gli Usa che l'Iran sviluppa armi atomiche

Israele ha inviato un gruppo di funzionari della propria intelligence negli Stati Uniti per convincere i colleghi di Washington del fatto che l'Iran starebbe ancora provando a dotarsi dell'arma atomica. E' quanto si legge sul quotidiano israeliano Haaretz, che ricorda come i servizi segreti americani, nei giorni scorsi, abbiano assicurato che Teheran ha sospeso la costruzione dell'arma nucleare nel 2003.

La delegazione israeliana avrebbe portato con se' un'ampia documentazione sull'attivita' iraniana, di cui al momento non si conoscono i contenuti.

"I funzionari americani e israeliani torneranno a riunirsi nelle prossime settimane per discutere della questione", ha confermato un esponente dello Stato ebraico. "Israele provera' a convincere gli americani che l'Iran sta ancora provando a sviluppare l'arma nucleare e intende presentare alla controparte informazioni classificate come 'top secret' per ragioni di sicurezza".

Olmert chiede ai ministri "massimo riserbo"
"Vi chiedo di cessare di rilasciare dichiarazioni sulla questione iraniana e sul recente rapporto dell'intelligence degli Stati Uniti": questo l'appello lanciato oggi dal premier israeliano Ehud Olmert durante il consiglio dei ministri. Le sue parole erano indirizzate in particolare al ministro della sicurezza interna Avi Dichter (un ex dirigente dei servizi segreti) che ieri ha affermato che "la concezione errata degli Stati Uniti circa le armi nucleari iraniane rischia di provocare un 'Kippur' (ossia un attacco a sorpresa, come quello sferrato da Israele nel 1973 da Egitto e Siria, ndr) di carattere regionale".

http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=76760

giovedì 22 novembre 2007

Le sanzioni si inaspriscono...

Guerra di pistacchi tra Israele, consumatore, e Iran, produttore.
Gli Usa: non mangiateli!

Giovedí 22.11.2007 13:35

George Bush

Altro che nucleare, tra Iran e Israele è scoppiata la guerra dei pistacchi. Sembra uno scherzo ma non lo è affatto. Teheran è il primo produttore mondiale, Israele il maggior consumatore, 4mila tonnellate nell'ultimo anno, e in mezzo gli Stati Uniti che protestano: Israele la smetta di mangiare pistacchi! Washington non ci sta e sta premendo per boicottare il consumo di questo frutto secco, ricco in minerali. Una misura che fa parte del pacchetto di sanzioni economiche contro il nucleare iraniano. Per gli analisti si tratta solo del primo passo che porterà all'attacco militare.
Ma siamo sicuri che i pistacchi provengano dal nemico? Gli Stati Uniti ne sono convinti. I pistacchi arrivano in Israele attraverso la Turchia. Un alto funzionario del ministero dell'Agricoltura Usa, Marc Keinum, lo ha denunciato in un incontro a Roma al suo omologo israliano, Shalom Simjon, dove si è celebrata la 34° Conferenza della Fao.

giovedì 11 ottobre 2007

George Galloway


Sul conflitto Israele-Libano

...e un dibattito giornalistico in diretta sul conflitto

Contro le accuse di corruzione

"...chiunque può scrivere un nome su pezzo di carta" (e ulare d'avere una prova!)

Contro Richard Perle
George Galloway: http://en.wikipedia.org/wiki/George_Galloway
Richard Perle: http://rightweb.irc-online.org/profile/1315
Colemann: http://coleman.senate.gov/_pdfs/Private_Travel_Orgs.pdf

Lobby ebraica, 9/11 e Iraq

lunedì 24 settembre 2007

Nazioni o banche centrali: qual'è l'obiettivo?

Perché Washington vuole l'Afghanistan?
di Jared Israel, Rick Rozoff & Nico Varkevisser
Traduzione di Luca, Vicenza. [18 Settembre 2001]

"Il mio Paese comprende realmente che questa è la Terza Guerra Mondiale? E se questo attacco è la Pearl Harbor della Terza Guerra Mondiale, significa che abbiamo davanti una lunga, lunga guerra". (Thomas Friedman, 'New York Times,' 13 settembre 2001)
Gli uomini chiave del governo Usa e dei media hanno usato il bombardamento del World Trade Center e del Pentagono per creare uno stato internazionale di paura. Questo ha portato i più vicini alleati di Washington (in particolare Germania e Gran Bretagna, ma non l'Italia) ad accordare carta bianca per quanto riguarda la loro partecipazione alle rappresaglie Usa.
Ed è servito ad oscurare la domanda più importante: Washington nasconde altre intenzioni, una strategia che va oltre lo sganciare bombe? E se esiste, cos'è, e che conseguenze ha per il mondo?

***

Alcuni titoli di prima pagina dei principali giornali statunitensi:
"Terza Guerra Mondiale" ('New York Times,' 13/9)
"Diamo una chance alla guerra" ('Philadelphia Inquirer,' 13/9)
"E' il momento di usare l'opzione nucleare" ('Washington Times,' 14/9).
Inizialmente, una serie di stati è stato minacciato in quanto "sostenitori del terrorismo", che non sono "con noi", perciò sono "contro di noi": Cuba, Iran, Iraq, Libia, Corea del Nord, Sudan e Siria.

giovedì 20 settembre 2007

giovedì 13 settembre 2007

Israele, Onu sia piu' dura con Iran.

(ANSA) - GERUSALEMME, 13 SET - Israele chiede che il Consiglio di sicurezza dell'Onu imponga sanzioni piu' dure per arrestare il programma nucleare dell'Iran. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Tzipi Livni in un'intervista alla radio pubblica in occasione del Capodanno ebraico. "Non bisogna perdere tempo. Mentre parliamo, l'Iran sta cercando di ottenere bombe atomiche", ha detto la Livni, esortando il mondo imprenditoriale a non avere rapporti d'affari con l'Iran, anche a costo di perdite economiche.

mercoledì 22 agosto 2007

Giudaismo.

Sionismo
Movimento politico-religioso ebraico, espressione di vari orientamenti ideologici, costituitosi nel 1897, allo scopo di creare in Palestina uno stato indipendente per il popolo ebraico, e praticamente esauritosi nel 1948 con la proclamazione dello stato d’Israele.
Attualmente, il termine indica, con connotazione polemica, la politica di intransigente chiusura del Governo di Israele nei confronti del movimento per l’autodeterminazione, del popolo Palestinese. (Treccani ondine)


Ebraismo
La Religione ebraica, il complesso delle credenze, o anche la cultura, i costumi degli ebrei. (Treccani ondine)

Antisemitismo
Avversione nei confronti degli ebrei che si traduce in forme di discriminazione e di persecuzione. (MSN Encarta)


Edmond James de Rothschild (banchiere), dal 1882, sostenne finanziariamente il movimento sionista acquistando il primo sito ebraico in Palestina presso Rishon LeZion. Nel 1924 fondò la Palestine Jewish Colonization Association (PICA), comprando più di 125.000 acri (560 km2) di terreno. Erano state appena lanciate le basi per sostenere la costituzione dello Stato di Israele, proclamato alla fine della seconda guerra mondiale.
Con i fondi sionisti, e principalmente del Fondo Nazionale Ebraico, si acquistano terre dichiarate inalienabili; nasce una nuova nazione, con una propria lingua ed un'economia chiusa, da cui gli arabi sono esclusi.
"Lo stato di Israele e le organizzazioni sioniste sostengono che ritenere gli ebrei collettivamente responsabili di quanto compiuto dallo stato di Israele sia una forma di antisemitismo; questa loro opinione è stata accolta dall'EUMC" (Centro di monitorizzazione europeo sul razzismo e la xenofobia).

Questa la lettera con la quale l'organizzazione degli Ebrei Europei per una Pace Giusta (EJJP)(http://www.ejjp.org/bijlagen/definizione%20operativa%20di%20antisemitismo.doc), critica l'EUMC riguardo la "Definizione operativa di anti-semitismo", nella stesura annuale del monitoraggio della xenofobia in Europa.

Contro-ebraismo, anti-sionismo, anti-giudaismo... presumo abbiano lo stesso significato che l'EJJP, "consigliando" all'EUMC, attribuisca all'anti-semitismo.

Mi domando, perchè, quella che si potrebbe definire una piaga di sempre come la xenofobia, debba avere tanti appellativi, con così tanti significati e spiegazioni tali da rendere insufficiente una spiegazione letterale più semplice anche per i più ignoranti.

Mi domando perché i mass-media parlino soltanto di genocidi tragici di massa raffiguranti stermini di popolazioni intere per la maggioranza ebraiche, e, soprattutto dell'infinito Olocausto della seconda guerra mondiale?

Se io ricerco il significato della parola Cattolicesimo, consimile di Ebraismo, ottengo una spiegazione alquanto semplice ma diretta e comprensibile, perchè L'"Insieme dei principi e dell’ordinamento della Chiesa Cattolica Romana (Treccani ondine)", non da adito ad equivoci di qualsiasi genere, a meno che non si voglia, volutamente, travisarne la definizione stessa.

"La Religione ebraica, il complesso delle credenze, o anche la cultura, i costumi degli ebrei (Treccani ondine)", definizione di Ebraismo. Nella mia ignoranza, con questa definizione intendo che in un ebreo, consti la portabilità di tutte queste connotazioni... Andrebbero spiegate una per una. Non è possibile avere una spiegazione di un termine, con un immissione di altri 3 termini che ammettano altre 3 sub-definizioni correlate. Ancora più inverosimile che in un enciclopedia, poi, si trovi la possibilità di scegliere, nella spiegazione, la definizione a gradimento del lettore. Non sarebbe stato più semplice dire che l'Ebraismo è l'insieme dei principi e dell'ordinamento della Torah? Vado a leggere la Torah e posso avere un'idea di ciò che è la fede di un ebreo... Secondo me questa definizione porta solo ad equivoci ed è volutamente presa alla larga da chi abbia dovuto inserirne il termine nel testo dell'enciclopedia.

Quindi da una parte, troviamo una meticolosa quanto pungente correzione, da parte dell'EJJP, in merito alla definizione di antisemitismo dell'EUMC, mentre dall'altra, troviamo la Treccani imbarazzata in una non meglio generalizzata definizione del termine "Ebraismo".

Sembra un controsenso, ma sembreberebbe, che si conosca meglio la definizione della negazione dell'Ebraismo, piuttosto che la definizione stessa dell'essere ebreo. E' anche vero che la negazione dell'essere ebreo, viene marcata dall'ebreo stesso, forse, anche in difesa delle vittime dei crimini commessi, eventualmente, contro gli stessi ebrei.

E' una strenua difesa che va avanti da secoli e sarebbe interessante scoprire, fin dall'antico Egitto, come mai questo popolo sarebbe interessato da quest'odio che lo vede vittima continuamente, di crimini efferati contro la sua esistenza.

Nei tre precedenti post, ho riportato tre video di tre personaggi italiani che richiamano l'attenzione su di un fatto, che sembrano avere vissuto direttamente, sulla propria pelle, con estrema certezza dell'accaduto:

- Vittorio Sgarbi: in una trasmissione della domenica pomeriggio, posto davanti a Sandra Mussolini, la redarguisce sul dovere chiedere scusa in nome del nonno Benito Mussolini che trucidò gli ebrei, prima di dovere fare lui la stessa cosa nei suoi confronti.

- Silvio Berlusconi: al Parlamento Europeo vuole proporre al produttore di un film sull'olocausto, il consigliere Shulz, nel ruolo di Kapò del sonderkommando di campo, dopo che quest'ultimo gli aveva chiesto di dare spiegazioni in merito alle parole di un politico italiano

- Roberto Benigni: intervistato, commenta la foto ritraente un dormitorio di un campo di concentramento, riconducendosi al proprio film appena finito, valsogli il premio Oscar... Noto con stupore, un noto attore italiano del suo stampo, su youtube.com, inserito nella ricerca il suo nome, porta come primo risultato utile "Benigni parla dell'olocausto". Invece è in 21°a posizione la sua disserzione dal vivo sulla "Divina Commedia", ove lo si vede leggere un canto in una maniera estremamente monotona e piatta, di un grande che non ha bisogno di essere nominato. Perchè Benigni, viene associato immediatamente all'olocausto? Per rendere un "servigio" alla memoria storica? E la memoria storica dell'uomo si riduce all'olocausto degli ebrei?

Cos'hanno in comune queste 3 persone:

1- hanno sfondato una porta spalancata

2- si odiano a vicenda tutti e tre

3- la versione storica dell'olocausto, da loro nominata è uguale

4- due di loro hanno strumentalizzato, il terzo, in nome dell'arte cinematografica, ha ritemprato la coscienza dell'umanità, in dialetto fiorentino...

mercoledì 8 agosto 2007

Vittime degli USA o Signorotti: a voi la scelta

Ho letto, sul sito di Gennaro Carotenuto, quest'articolo. cruciali http://www.gennarocarotenuto.it/dblog/articolo.asp?articolo=671. Riporto le opinioni, commento sul mio blog, non potendo farlo pubblicamente sul suo.

- commentando un'intervista di Cecilia Rinaldini a Teodori ascoltata al GR3, delle 8.45 del 31/07/06, rispetto alla guerra in Libano ed al suo rapido trasformarsi in un pantano ed un boomerang per gli israelostatunitensi..., dove l'intervistato suddivide le sorti Israeliane da quelle Statunitensi.

"Chi scrive ha sottolineato spesso il pericolo che la critica ai crimini e al terrorismo di stato praticato dallo stato di Israele sconfini a volte in un non sottovalutabile antisemitismo di/da sinistra. La rozzezza volgare dell'utilizzo di metafore "naziste" per criticare Israele ne è la migliore testimonianza. Ma non per questo sfugge come l'antisemitismo resti storicamente un fenomeno "di destra", conservatore, reazionario, razzista, fascista"
"Indotto dagli Stati Uniti all'errore tragico dell'espansionismo mascherato da lotta antiterrorista, Israele sbaglia perché presume troppo dalla presunta superiorità militare e dal possesso del reale monopolio nucleare regionale."
"Israele, se vuole davvero sopravvivere può usare, ma non farsi usare dagli Stati Uniti. Che è quanto sta avvenendo in questo momento con Israele che si illude di stare combattendo una battaglia per la sua sopravvivenza ed invece sta facendo da carne da cannone per l'ennesima guerra petrolifera in nome e per conto degli Stati Uniti. Se domani in Iran ci fosse un governo anche islamista radicale, ma amico degli Stati Uniti, allora Israele per gli Stati Uniti diventerebbe di colpo meno strategica. Facilmente riemergerebbe quel contesto rothiano che genera l'antisemita Charles Lindbergh. Del resto perché mai un paese governato dai fondamentalisti cristiani dovrebbe essere immune dall'antisemitismo se antisemita è stato il fondamentalismo cristiano per tutta la sua storia?"
"E' veramente antisemita John Bolton quando si finge amico di Israele impedendone la condanna per spingerla in realtà ad essere mero strumento del disegno imperialista statunitense sul Medio Oriente."
"Israele sola infatti, sempre circondata da paesi nemici, e vittima della propria idiosincrasia militarista, è ancora più pericolosa per se stessa, per la regione ed il pianeta. L'irrazionalità terrorista della metodica distruzione del Libano si incarica giorno per giorno di dimostrarlo."

Riassumendo il concetto di quest'articolo: Israele subisce conseguenze negative derivanti dalla guerra che la vede in conflitto con il Libano, sopra la supervisione degli Stati Uniti che benficia di questa situazione ai suoi danni per gli svariati interessi economici della zona...

Se mi metto una benda ogli occhi e dei tappi alle orecchie, effettivamente potrebbe essere così!
Il leone viene dipinto da agnello sacrificale.
L'altra settimana comunque, è stato deliberato dal Congresso degli Stati Uniti un finaziamento (aiuti a fondo perduto) a... Israele, di 30 miliardi di dollari per fronteggiare le eventuali ostilità e il riarmo, soldi questi che comunque non verranno mai restituiti agli americani.
Credo che se non ci fosse stato il conflitto tra Israele e Libano il finanziamento non avrebbe avuto una giustificazione di esistere.
Non credo, il deterrente delle bombe nucleari, crei in Israele delle velleità di una Nazione con uno status-quo che utilizzi come leva del proprio potere egemonico, queste armi.
Anzi con la diversicazione della collocazione all'interno dei punti nevralgici del potere mondiale, dalle banche ai Governi, si è già assicurata da parecchio tempo, la tranquillità di esistere per molti anni futuri.
Dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi Israele, ha ricevuto più soldi dagli Stati Uniti a fondo perduto, che Africa e America Latina mess'insieme, quindi:
"Gli Stati Uniti, non se ne sono approfittati di Israele".
Qualche benpensante potrebbe obiettare per morti che ha subito Israele, credo però che se è obiettivo, quest'affermazione non la faccia...

sabato 4 agosto 2007

Questo non è stato detto...

Ieri 3/08/2007 il debito USA ammontava a $ 8.915 miliardi. In una notte c'è stato un'aumento di 30 miliardi $...
Normalmente, in media, quotidianamente, il debito aumenta di 1 miliardo e mezzo di dollari circa, al minuto oscilla intorno al 1.200.000 dollari.
La variazione di 30 miliardi di dollari è avvenuta in circa dodici ore.
Può essere il finanziamento a Israele tanto pubblicizzato dai mass-media in questi giorni? O l'acquisto di armi in favore dell'Arabia Saudita, anch'esso, avvenimento enfatizzato nelle news di questi giorni? O qualcos'altro, volutamente omesso...?