Ho letto, sul sito di Gennaro Carotenuto, quest'articolo. cruciali http://www.gennarocarotenuto.it/dblog/articolo.asp?articolo=671. Riporto le opinioni, commento sul mio blog, non potendo farlo pubblicamente sul suo.
- commentando un'intervista di Cecilia Rinaldini a Teodori ascoltata al GR3, delle 8.45 del 31/07/06, rispetto alla guerra in Libano ed al suo rapido trasformarsi in un pantano ed un boomerang per gli israelostatunitensi..., dove l'intervistato suddivide le sorti Israeliane da quelle Statunitensi.
"Chi scrive ha sottolineato spesso il pericolo che la critica ai crimini e al terrorismo di stato praticato dallo stato di Israele sconfini a volte in un non sottovalutabile antisemitismo di/da sinistra. La rozzezza volgare dell'utilizzo di metafore "naziste" per criticare Israele ne è la migliore testimonianza. Ma non per questo sfugge come l'antisemitismo resti storicamente un fenomeno "di destra", conservatore, reazionario, razzista, fascista"
"Indotto dagli Stati Uniti all'errore tragico dell'espansionismo mascherato da lotta antiterrorista, Israele sbaglia perché presume troppo dalla presunta superiorità militare e dal possesso del reale monopolio nucleare regionale."
"Israele, se vuole davvero sopravvivere può usare, ma non farsi usare dagli Stati Uniti. Che è quanto sta avvenendo in questo momento con Israele che si illude di stare combattendo una battaglia per la sua sopravvivenza ed invece sta facendo da carne da cannone per l'ennesima guerra petrolifera in nome e per conto degli Stati Uniti. Se domani in Iran ci fosse un governo anche islamista radicale, ma amico degli Stati Uniti, allora Israele per gli Stati Uniti diventerebbe di colpo meno strategica. Facilmente riemergerebbe quel contesto rothiano che genera l'antisemita Charles Lindbergh. Del resto perché mai un paese governato dai fondamentalisti cristiani dovrebbe essere immune dall'antisemitismo se antisemita è stato il fondamentalismo cristiano per tutta la sua storia?"
"E' veramente antisemita John Bolton quando si finge amico di Israele impedendone la condanna per spingerla in realtà ad essere mero strumento del disegno imperialista statunitense sul Medio Oriente."
"Israele sola infatti, sempre circondata da paesi nemici, e vittima della propria idiosincrasia militarista, è ancora più pericolosa per se stessa, per la regione ed il pianeta. L'irrazionalità terrorista della metodica distruzione del Libano si incarica giorno per giorno di dimostrarlo."
Riassumendo il concetto di quest'articolo: Israele subisce conseguenze negative derivanti dalla guerra che la vede in conflitto con il Libano, sopra la supervisione degli Stati Uniti che benficia di questa situazione ai suoi danni per gli svariati interessi economici della zona...
Se mi metto una benda ogli occhi e dei tappi alle orecchie, effettivamente potrebbe essere così!
Il leone viene dipinto da agnello sacrificale.
L'altra settimana comunque, è stato deliberato dal Congresso degli Stati Uniti un finaziamento (aiuti a fondo perduto) a... Israele, di 30 miliardi di dollari per fronteggiare le eventuali ostilità e il riarmo, soldi questi che comunque non verranno mai restituiti agli americani.
Credo che se non ci fosse stato il conflitto tra Israele e Libano il finanziamento non avrebbe avuto una giustificazione di esistere.
Non credo, il deterrente delle bombe nucleari, crei in Israele delle velleità di una Nazione con uno status-quo che utilizzi come leva del proprio potere egemonico, queste armi.
Anzi con la diversicazione della collocazione all'interno dei punti nevralgici del potere mondiale, dalle banche ai Governi, si è già assicurata da parecchio tempo, la tranquillità di esistere per molti anni futuri.
Dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi Israele, ha ricevuto più soldi dagli Stati Uniti a fondo perduto, che Africa e America Latina mess'insieme, quindi:
"Gli Stati Uniti, non se ne sono approfittati di Israele".
Qualche benpensante potrebbe obiettare per morti che ha subito Israele, credo però che se è obiettivo, quest'affermazione non la faccia...
- commentando un'intervista di Cecilia Rinaldini a Teodori ascoltata al GR3, delle 8.45 del 31/07/06, rispetto alla guerra in Libano ed al suo rapido trasformarsi in un pantano ed un boomerang per gli israelostatunitensi..., dove l'intervistato suddivide le sorti Israeliane da quelle Statunitensi.
"Chi scrive ha sottolineato spesso il pericolo che la critica ai crimini e al terrorismo di stato praticato dallo stato di Israele sconfini a volte in un non sottovalutabile antisemitismo di/da sinistra. La rozzezza volgare dell'utilizzo di metafore "naziste" per criticare Israele ne è la migliore testimonianza. Ma non per questo sfugge come l'antisemitismo resti storicamente un fenomeno "di destra", conservatore, reazionario, razzista, fascista"
"Indotto dagli Stati Uniti all'errore tragico dell'espansionismo mascherato da lotta antiterrorista, Israele sbaglia perché presume troppo dalla presunta superiorità militare e dal possesso del reale monopolio nucleare regionale."
"Israele, se vuole davvero sopravvivere può usare, ma non farsi usare dagli Stati Uniti. Che è quanto sta avvenendo in questo momento con Israele che si illude di stare combattendo una battaglia per la sua sopravvivenza ed invece sta facendo da carne da cannone per l'ennesima guerra petrolifera in nome e per conto degli Stati Uniti. Se domani in Iran ci fosse un governo anche islamista radicale, ma amico degli Stati Uniti, allora Israele per gli Stati Uniti diventerebbe di colpo meno strategica. Facilmente riemergerebbe quel contesto rothiano che genera l'antisemita Charles Lindbergh. Del resto perché mai un paese governato dai fondamentalisti cristiani dovrebbe essere immune dall'antisemitismo se antisemita è stato il fondamentalismo cristiano per tutta la sua storia?"
"E' veramente antisemita John Bolton quando si finge amico di Israele impedendone la condanna per spingerla in realtà ad essere mero strumento del disegno imperialista statunitense sul Medio Oriente."
"Israele sola infatti, sempre circondata da paesi nemici, e vittima della propria idiosincrasia militarista, è ancora più pericolosa per se stessa, per la regione ed il pianeta. L'irrazionalità terrorista della metodica distruzione del Libano si incarica giorno per giorno di dimostrarlo."
Riassumendo il concetto di quest'articolo: Israele subisce conseguenze negative derivanti dalla guerra che la vede in conflitto con il Libano, sopra la supervisione degli Stati Uniti che benficia di questa situazione ai suoi danni per gli svariati interessi economici della zona...
Se mi metto una benda ogli occhi e dei tappi alle orecchie, effettivamente potrebbe essere così!
Il leone viene dipinto da agnello sacrificale.
L'altra settimana comunque, è stato deliberato dal Congresso degli Stati Uniti un finaziamento (aiuti a fondo perduto) a... Israele, di 30 miliardi di dollari per fronteggiare le eventuali ostilità e il riarmo, soldi questi che comunque non verranno mai restituiti agli americani.
Credo che se non ci fosse stato il conflitto tra Israele e Libano il finanziamento non avrebbe avuto una giustificazione di esistere.
Non credo, il deterrente delle bombe nucleari, crei in Israele delle velleità di una Nazione con uno status-quo che utilizzi come leva del proprio potere egemonico, queste armi.
Anzi con la diversicazione della collocazione all'interno dei punti nevralgici del potere mondiale, dalle banche ai Governi, si è già assicurata da parecchio tempo, la tranquillità di esistere per molti anni futuri.
Dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi Israele, ha ricevuto più soldi dagli Stati Uniti a fondo perduto, che Africa e America Latina mess'insieme, quindi:
"Gli Stati Uniti, non se ne sono approfittati di Israele".
Qualche benpensante potrebbe obiettare per morti che ha subito Israele, credo però che se è obiettivo, quest'affermazione non la faccia...
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