mercoledì 22 agosto 2007

Giudaismo.

Sionismo
Movimento politico-religioso ebraico, espressione di vari orientamenti ideologici, costituitosi nel 1897, allo scopo di creare in Palestina uno stato indipendente per il popolo ebraico, e praticamente esauritosi nel 1948 con la proclamazione dello stato d’Israele.
Attualmente, il termine indica, con connotazione polemica, la politica di intransigente chiusura del Governo di Israele nei confronti del movimento per l’autodeterminazione, del popolo Palestinese. (Treccani ondine)


Ebraismo
La Religione ebraica, il complesso delle credenze, o anche la cultura, i costumi degli ebrei. (Treccani ondine)

Antisemitismo
Avversione nei confronti degli ebrei che si traduce in forme di discriminazione e di persecuzione. (MSN Encarta)


Edmond James de Rothschild (banchiere), dal 1882, sostenne finanziariamente il movimento sionista acquistando il primo sito ebraico in Palestina presso Rishon LeZion. Nel 1924 fondò la Palestine Jewish Colonization Association (PICA), comprando più di 125.000 acri (560 km2) di terreno. Erano state appena lanciate le basi per sostenere la costituzione dello Stato di Israele, proclamato alla fine della seconda guerra mondiale.
Con i fondi sionisti, e principalmente del Fondo Nazionale Ebraico, si acquistano terre dichiarate inalienabili; nasce una nuova nazione, con una propria lingua ed un'economia chiusa, da cui gli arabi sono esclusi.
"Lo stato di Israele e le organizzazioni sioniste sostengono che ritenere gli ebrei collettivamente responsabili di quanto compiuto dallo stato di Israele sia una forma di antisemitismo; questa loro opinione è stata accolta dall'EUMC" (Centro di monitorizzazione europeo sul razzismo e la xenofobia).

Questa la lettera con la quale l'organizzazione degli Ebrei Europei per una Pace Giusta (EJJP)(http://www.ejjp.org/bijlagen/definizione%20operativa%20di%20antisemitismo.doc), critica l'EUMC riguardo la "Definizione operativa di anti-semitismo", nella stesura annuale del monitoraggio della xenofobia in Europa.

Contro-ebraismo, anti-sionismo, anti-giudaismo... presumo abbiano lo stesso significato che l'EJJP, "consigliando" all'EUMC, attribuisca all'anti-semitismo.

Mi domando, perchè, quella che si potrebbe definire una piaga di sempre come la xenofobia, debba avere tanti appellativi, con così tanti significati e spiegazioni tali da rendere insufficiente una spiegazione letterale più semplice anche per i più ignoranti.

Mi domando perché i mass-media parlino soltanto di genocidi tragici di massa raffiguranti stermini di popolazioni intere per la maggioranza ebraiche, e, soprattutto dell'infinito Olocausto della seconda guerra mondiale?

Se io ricerco il significato della parola Cattolicesimo, consimile di Ebraismo, ottengo una spiegazione alquanto semplice ma diretta e comprensibile, perchè L'"Insieme dei principi e dell’ordinamento della Chiesa Cattolica Romana (Treccani ondine)", non da adito ad equivoci di qualsiasi genere, a meno che non si voglia, volutamente, travisarne la definizione stessa.

"La Religione ebraica, il complesso delle credenze, o anche la cultura, i costumi degli ebrei (Treccani ondine)", definizione di Ebraismo. Nella mia ignoranza, con questa definizione intendo che in un ebreo, consti la portabilità di tutte queste connotazioni... Andrebbero spiegate una per una. Non è possibile avere una spiegazione di un termine, con un immissione di altri 3 termini che ammettano altre 3 sub-definizioni correlate. Ancora più inverosimile che in un enciclopedia, poi, si trovi la possibilità di scegliere, nella spiegazione, la definizione a gradimento del lettore. Non sarebbe stato più semplice dire che l'Ebraismo è l'insieme dei principi e dell'ordinamento della Torah? Vado a leggere la Torah e posso avere un'idea di ciò che è la fede di un ebreo... Secondo me questa definizione porta solo ad equivoci ed è volutamente presa alla larga da chi abbia dovuto inserirne il termine nel testo dell'enciclopedia.

Quindi da una parte, troviamo una meticolosa quanto pungente correzione, da parte dell'EJJP, in merito alla definizione di antisemitismo dell'EUMC, mentre dall'altra, troviamo la Treccani imbarazzata in una non meglio generalizzata definizione del termine "Ebraismo".

Sembra un controsenso, ma sembreberebbe, che si conosca meglio la definizione della negazione dell'Ebraismo, piuttosto che la definizione stessa dell'essere ebreo. E' anche vero che la negazione dell'essere ebreo, viene marcata dall'ebreo stesso, forse, anche in difesa delle vittime dei crimini commessi, eventualmente, contro gli stessi ebrei.

E' una strenua difesa che va avanti da secoli e sarebbe interessante scoprire, fin dall'antico Egitto, come mai questo popolo sarebbe interessato da quest'odio che lo vede vittima continuamente, di crimini efferati contro la sua esistenza.

Nei tre precedenti post, ho riportato tre video di tre personaggi italiani che richiamano l'attenzione su di un fatto, che sembrano avere vissuto direttamente, sulla propria pelle, con estrema certezza dell'accaduto:

- Vittorio Sgarbi: in una trasmissione della domenica pomeriggio, posto davanti a Sandra Mussolini, la redarguisce sul dovere chiedere scusa in nome del nonno Benito Mussolini che trucidò gli ebrei, prima di dovere fare lui la stessa cosa nei suoi confronti.

- Silvio Berlusconi: al Parlamento Europeo vuole proporre al produttore di un film sull'olocausto, il consigliere Shulz, nel ruolo di Kapò del sonderkommando di campo, dopo che quest'ultimo gli aveva chiesto di dare spiegazioni in merito alle parole di un politico italiano

- Roberto Benigni: intervistato, commenta la foto ritraente un dormitorio di un campo di concentramento, riconducendosi al proprio film appena finito, valsogli il premio Oscar... Noto con stupore, un noto attore italiano del suo stampo, su youtube.com, inserito nella ricerca il suo nome, porta come primo risultato utile "Benigni parla dell'olocausto". Invece è in 21°a posizione la sua disserzione dal vivo sulla "Divina Commedia", ove lo si vede leggere un canto in una maniera estremamente monotona e piatta, di un grande che non ha bisogno di essere nominato. Perchè Benigni, viene associato immediatamente all'olocausto? Per rendere un "servigio" alla memoria storica? E la memoria storica dell'uomo si riduce all'olocausto degli ebrei?

Cos'hanno in comune queste 3 persone:

1- hanno sfondato una porta spalancata

2- si odiano a vicenda tutti e tre

3- la versione storica dell'olocausto, da loro nominata è uguale

4- due di loro hanno strumentalizzato, il terzo, in nome dell'arte cinematografica, ha ritemprato la coscienza dell'umanità, in dialetto fiorentino...

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