martedì 27 novembre 2007

Bancambigua... vessatoria!


...è capitato ad una mia conoscente di imbattersi in una situazione piuttosto ambigua.
Fortunatamente poi risoltasi in maniera più che rapida!
Premetto che la persona oggetto di detta attenzione da parte della banca è una donna brasiliana con cittadinanza italiana, vedova, con figlia minorenne a carico e una pensione di reversibilità di 430 € al mese.
Il debito di cui sopra, ammontante a 4500 € ca. è motivo di discussione per la ratealizzazione ed il successivo rientro nei confronti della banca...
Il direttore della banca, estremamente disponibile nel definire la situazione sottopone il suddetto foglio per predisporre il rientro del debito e come garanzia della ratealizzazione concernente...
La donna attualmente possiede un appartamento di cui sta facendo la donazione alla figlia tramite il giudice tutelare.
Ma sull'ultimo trafiletto del foglio sopra (spero che si legga), vi è una clausola vessatoria che contempla la facoltà riconosciuta dalla debitrice alla banca di acconsentire all'intervento su beni immobili...
Ciò equivale a dire: "Non paghi 4.500,00 € di debito, ti pignoro la casa (valore commerciale 100.000,00 € ca).
Spaventata la donna mi fa sapere di questo foglio, in cui riconosco le clausole vessatorie "strozzine" adottatevi.
Per sicurezza dico a lei di andare da un avvocato di un amico mio notaio a far leggere tale scrittura, la quale avvocato (avvocatessa!) le ribadisce la vessatorietà di tali clausole. E di far leggere la stessa cosa alla Guardia di finanza dove le consigliano di farlo avere all'Associazione Consumatori.
Nel frattempo stamattina, scannerizzato il foglio lo invio in visione a "centrofondi.it", gruppo in cui partecipo saltuariamente.
Pubblico le risposte:
- Ciao ...
Non sono un avvocato, ma purtroppo ho molta esperienza di queste faccende.
Consiglio: vai su www.altalex.it e nella tua zona (Perugia) cercati un buon avvocato civilista, o una ottima associazione dei consumatori (NON quelle che fanno accordi con il governo).
NON fare da solo se non sei ASSOLUTAMENTE sicuro di cosa stai facendo, e non scrivere nulla: potresti peggiorare la situazione.
Parti subito (entro una settimana) con l'avvocato e fatti fare da lui una bella diffida contro la banca, incluso il recesso del contratto per tutti i vizi di forma e sostanza che l'avvocato riuscirà a trovare.
Per quel poco che so, ti posso dire che: mancano TUTTI i termini del contratto (data di rientro, durata del rientro, tempi di rientro, tasso di interesse applicato ai 250 euro, tabella di rientro, eventuali altre clusole ed oneri accessori).
Così com'è secondo quel contratto la donna potrebbe essere obbligata a vita a pagare. Mancando le parti sostanziali del contratto, secondo me è un contratto vessatorio, ma data la situazione, meglio che senti subito un legale.
Se l'avvocato che trovi è bravo, potrebbe anche far partire nei confronti PERSONALI del direttore (o di chi ha fatto firmare il forglio) una bella causa PENALE per usura (non è indicato il tasso), oppure far applicare il tasso più favorevole a tutto il debito (il tasso legale).
Insisto: lascia fare ad un buon avvocato, a meno che non sei sicuro di quello che fai.In bocca al lupo,
...

- Ciao ...,
Un buon avvocato, esperto di vessazioni bancarie è Luigi Marra.
www.marra.it
Contattalo è una persona molto disponibile.
Ciao
- Caro ...,
come ex avvocato (pentito) di banca, quindi secondo la mia esperienza, ricordo che tali dichiarazioni venivano prodotte in giudizio al fine di ottenere un titolo immediatmente, anche se provvisoriamente, esecutivo.
In altre parole, la richiesta di pagamento rateale, avanzata dalla donna alla banca, permette alla Banca di giustificare "il periculum in mora" (individuato nell'impossibilità di pagare tutto subito) nell'attesa diazionare, con un bel pignoramento, tutto quello che hai.
E' chiaro che, laddove la donna ha anticipato (ingenuamente al Direttore) di voler intestare (se ho capito bene) l'immobile alla figlia, la banca stessa ha la possibilità di far decadere dal beneficio del termine (cioé di beneficare del pagamento rateale e richiedere tutto in un'unicasoluzione mediante un'azione giudiziaria).
Ricordo che un titolo immediatmente esecutivo consente di iscrivere ipoteca sull'immobile.
ciao ciao e buona fortuna.
...
- Non per fare terrorismo psicologico, ma mi sembra una pessima carta (da firmare a una banca).
E' imprecisa e volutamente indeterminata.
Non si fa menzione quasi di nulla.
Ad es. del tasso di crescita del capitale di debito derivante dal saldo debitore ("...oltre interessi dal 1/10/07..").
Tale per cui non si sa quando terminerà la rincorsa verso il definitivo saldo del "capitale + interessi + accessori" ("...fino acompleta estinzione del debito per capitale interessi ed accessori...").
Della serie: per quanti mesi dovrà pagare rate (minimo) da 250 euro? Inoltre. Mi verrebbe anche da dire che, anche se paga tutti i mesi i 250 euro (per "n" mesi), non si estingue comunque l'obbligazione precedente (quella da cui si sono creati i 4.493,90 euro di debito al (?) 26.11.2007) con il pagamento rateale concordato. Infatti recita: "...senza però che detto regolamento rateale costituisca novazione del credito originario"
(v. artt.1230 c.c. ess.; Novazione oggettiva. - L'obbligazione si estingue quando le parti sostituiscono all'obbligazione originaria una nuova obbligazione con oggetto o titolo diverso. La volontà di estinguere l'obbligazione precedente deve risultare in modo non equivoco.").
Si riconosce ed accetta, con la sottoscrizione della lettera, che la banca è creditrice di 250 euro al mese (...senza specificare perquanti mesi e fino a decorrenza di quale importo... e poi: a che titolo la banca è creditrice?
In realtà sembra un titolo astratto, del tipo "cambiale", che prescinde dai motivi per cui è sorta l'obbligazione pecuniaria).
Si autorizza, inoltre, il prelievo dal c/c di importi anche superiori e con tempistiche decise dalla banca discrezionalmente ("Indipendentemente dal rispetto dei versamenti dicui sopra - che dovranno comunque essere fatti - Vi autorizzo anche ad utilizzare qualsiasi importo che Vi dovesse pervenire da terzi a miofavore a decurtazione della mia esposizione nei Vs. confronti."). Inoltre al primo mese in cui non si paga la rata di 250 euro, si accetta di"decadere dal beneficio del termine"("Resta inteso che ove per qualsiasi ragione venissi meno al pagamento, alle date suindicate [quali? tutti i "fine mese"? o prima? n.d.r.], anche di una sola delle rate, decadrò dal beneficio del termine e Voi potrete senz'altro procedere nei miei confronti, per il recupero dell'intero Vostro credito in capitale, interessi ed accessori"). La "decadenza dal beneficio del termine" è, né più né meno, la facoltà che il finanziatore (banca) ha di esigere IMMEDIATAMENTE il debito residuo qualora il debitore sia divenuto inadempiente o abbia diminuito le garanzie concesse per fatto proprio. Resta inteso che, se questo succede e non si rientra, possono scattare altri provvedimenti da parte della banca (aggressione del patrimonio immobiliare, ad es.; v. pignoramento giudiziario). Infine l'ultimo paragrafo che è il più stringente (e, praticamente, annulla... dato che li rende superflui... tutte le precedenticlausole). ("Resta pure inteso che Voi potrete senz'altro procedere nei miei confronti, indipendentemente dal mio rispetto dei pagamenti nella gradualità sopra indicata, qualora nel frattempo doveste accertare che si sono verificate o si dovessero verificare, successivamente, mutazioni nella mia posizione immobiliare sia su mia iniziativa che diterzi, nonché atti pregiudizievoli"). Questo parla da sé. Intestare la casa alla figlia, nell'ottica (perversa) della banca, può essere senz'altro interpretato come un atto pregiudizievole, adesempio.
Faccio presente che una banca (proprio in quanto tale...cioè, oramai, manigolda) non guarda in faccia a nulla. Ho visto, di recente, far scattare da una banca un pignoramento giudiziario su un immobile, prima abitazione, del valore commercialedi circa 200mila euro per un debito di scarsi 40mila euro. L'immobile va all'asta (se non se la pappa prima una agenziaimmobiliare cui si rivolge o viene indirizzato il privato indebitato).
La base d'asta sono i 40mila che la banca vuole.
Il resto è tutto grasso che cola per gli squali d'asta.
Spesso c'è anche collusione tra direttore (o funzionario, da cui partetutto il procedimento) e agenzia immobiliare (cui la banca suggeriscedi rivolgersi per consentire al debitore di fare cash in tempirapidi).
Infatti, nel caso che ho visto qualche mese fa, la banca suggeriva di rivolgersi a una agenzia immobiliare.
Il funzionario dell'agenzia imm.re ha anticipato (personalmente!) il cash per saldare il buco con la banca (sui 40mila) a fronte di una procura a vendere l'immobile in bianco (il valore lo decideva l'agenzia immobiliare).
La differenza di valore (tra 200mila ca. e i 30mila ca.) è stata corrisposta attraverso una minor valutazione (180mila) dell'immobile preso di mira + la proposta (da accettare obbligatoriamente) di acquisto di un bilocale (del valore di 70mila euro...ma venduto aoltre 110mila e da ristrutturare).
La ristrutturazione richiedeva circa 30mila (quelli rimasti aldebitore). Terminata la ristrutturazione, il debitore si è ritrovato di nuovo... in bolletta (in effetti c'è stata molta ingenuità esprovvedutezza anche da parte del debitore).
Adesso ha messo in vendita anche il bilocale ristrutturato (presso la medesima agenzia imm.re)....
C'è da sottolineare anche il ruolo truffaldino delle agenzie immobiliari, in combutta spesso con il comportamento delinquenziale delle banche. Cmq... cose che, di questi tempi, succedono sempre più di frequente...................
Strategia: trovare un buon avvocato ferrato sull'argomento (vessazioni bancarie).
La banca apriva oggi pomeriggio alle 15:15, già figuri incazzati aspettavano sull'atrio d'ingresso l'apertura degli sportelli...
Entrato con la donna cercai il direttore, entrato nel suo uffico e salutatolo, gli dissi:
"...tra un mese è Natale!"
"Eh si!"
"... e tutti sono più buoni!"
"Eh eh eh!"
"...ma lei non si è comportato bene!
"Eh? Come? in che senso? Cosa ho fatto?"
" Ieri, lei ha fatto firmare questo foglio per il rientro del debito... e questo foglio contiene clausole vessatorie!"
Comincia a spiegarmi che è la prassi (a parte l'evidente nervosismo e rabbia, sarcasmo a parte, devo ammettere che è stato gentile, cordiale e comprensivo) e che per nessun motivo al mondo avrebbe fatto qualcosa che potesse generare un danno alla donna...
Morale della favola il mio intento era semplicemente quello di cestinare l'originale dal momento che la donna aveva una fotocopia (tra le altre cose!)...
Avevo stampato la prima mail arrivatami stamattina, quindi gli evidenziai:
"Sulla scrittura, che è un riconoscimento del , sono contenute clausole vessatorie e peraltro non sono menzionate le modalità..."
Cominciai a leggere dal foglio i dati mancanti all'interno della scrittura...
Alché sbottò, sbattendo una penna sul tavolo, cercò la pratica sulla scrivania prese l'originale e lo stracciò...
Fece notare però alla donna che in mancanza di quel foglio non sapeva come la sede centrale avrebbe potuto accettare la ratealizzazione...
Mi restituì anche il vecchio originale che oltre alla copia del nuovo, conteneva una clausola concernente la firma di un titolo in bianco a garanzia dell'eventuale strumento finanzaiario concesso...
Ringrazio Centrofondi per la disponibilità.

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