martedì 20 novembre 2007

Non solo "bojinka": "The Perfect Terrorist Plan"

La mattina dell’11 settembre 2001 si stavano effettuando diverse esercitazioni militari negli Stati Uniti. Alcune di queste esercitazioni, si svolgevano sullo sfondo di uno scenario immaginario, premessa di un ipotizzato pretesto per una reazione, a una minaccia in corso.
Questi scenari, tra quelli impostati e studiati a tavolino per preparare la Nazione ad eventuali pericoli da parte di potenziali nemici provenienti da cielo-mare-terra, hanno come oggetto la verifica dell’efficacia di risposta al pericolo della difesa nazionale americana…

S’è “saputo”, dalla versione ufficiale, che l’avvicendamento simultaneo di queste esercitazioni avesse procurato, in seno al controllo del traffico aereo militare e civile, una grave defaillance gestionale della situazione incombente…

Dal resoconto ufficiale dei fatti: due aerei si schiantarono sulle torri, un aereo impattò sul Pentagono e un altro cadde in Pensylvania.

La responsabilità di questi atti venne attribuita a 19 “terroristi” islamici, armati di “box-cutters” che, impadronitisi dei comandi degli aerei, li dirottarono sugli obiettivi anzidetti. Gli aerei civili vennero utilizzati come armi (l’aereo caduto in Pensylavania, dal resoconto della V.U., grazie ad un atto eroico dei passeggeri, dopo uno colluttazione con i “terroristi”, si schiantò al suolo…).

L’operazione dei “terroristi”, venne intesa dai media, come pianificata da diverso tempo. La stessa operazione oggi viene travisata dai “debunkers” italiani come evoluzione di un’operazione terroristica, eventualmente precostituita, denominata “Bojinka”.

Il link in seguito cita un post in merito, ad opera di John l’”esperto”, “debunker” italiano:

In seguito riporto le conclusioni dell’autore:

“Al di là di esse, questo spunto è occasione per approfondire la conoscenza di un progetto terroristico che rappresenta una tappa fondamentale del percorso che ha portato dall'attentato al World Trade Center del 1993 agli attacchi dell'11 settembre 2001.”

“L'attentato del 1993 al World Trade Center era stato un discreto successo, le prove generali dell'operazione Bojinka avevano avuto buon esito.”

“…la scoperta del piano Bojinka indusse aeroporti e compagnie aeree a introdurre nuove tecnologie per rilevare sostanze esplosive e relativi detonatori.”

“KSM, con tutta evidenza, maturò allora il proposito di utilizzare una strategia del tutto diversa. L'utilizzo di piloti addestrati in USA e di dirottatori imbarcatisi come normali passeggeri, destinati a prendere il controllo di normali aerei di linea utilizzando semplicemente la forza fisica e gli strumenti che era possibile portare a bordo, consentiva di superare tutti i problemi legati all'uso di esplosivi o alla necessità di portare con sé vere e proprie armi.”“L'11 settembre non è stato l'attuazione di un piano già contemplato dall'Operazione Bojinka ma ne ha rappresentato una diabolica evoluzione.”

Relativamente al post, molto articolato e arricchito da links che rendono l’idea della storia dell’operazione “Bojinka”, l’intento dell’autore è quello di indurre il lettore a ritenere “Bojinka” un primordio della sua forma più evoluta, intravista, a suo dire, negli atti del 9/11.

Conscio del fatto che “Bojinka” vedesse uno scenario in cui 11 aerei dirottati fossero fatti esplodere in volo, l’operazione utilizza di fatto aerei come armi.

L’operazione “Bojinka” ha vistose similitudini con gli atti intrapresi quella mattina dell’11 settembre.

Ma l’operazione “Bojinka”, non è per nulla eguale allo scenario di quel giorno tragico.

I think-thank, ripartiti, solo negli Stati Uniti, tra una sessantina di organizzazioni governative e non governative, hanno un unico compito: immaginare, sviluppare, studiare, simulare, approfondire ritorsioni, reazioni e risposte scaturite da un ipotetico scenario inventato.

Spesso e volentieri la costituzione dello scenario, nella realtà dell’ipotesi addotta, è presupposta essere, in fase di sua eventuale attuazione, opera del Governo, come per esempio nell’operazione “Northwoods”:

Nell’operazione “Northwoods”, si auspica la creazione di un incidente aereo in acque internazionali, nel territorio di mare compreso tra Florida e Cuba, dove la responsabilità dell’abbattimento di un aereo civile americano, viene attribuita a un MIG cubano, all’uopo preparato utilizzando un F-86 “Sabre”, per tutto simile al suo concorrente MIG-15 sovietico… (…allora in USA si trovavano anche MIG 15, 17 e 21 originali)


I particolari, riscontrabili nel link sopra, descrivono il ritrovamento dei detriti dell’incidente, nonché la preparazione del finto attentato e l’attribuzione della responsabilità dell’atto al regime di Cuba, tramite l’opera dei giornali e della televisione.

Le similitudini di quest’operazione-scenario sono molte in relazione agli accadimenti del 9/11, ma come per “Bojinka”, non c’è nessuna eguaglianza con i fatti in questione.

Posso dire di intendere l’operazione “Northwoods” come antesignana dei fatti di New York.
E altrettanto riscontrare similitudini tra “Northwoods” e “Bojinka”.

Anzi per assurdo, estremizzando, potrei anche immaginare, nel caso scambiassi la paternità delle due operazioni, il risultato non cambierebbe…

Ed entrambe le operazioni, subendo un’evoluzione, sarebbero potute essere considerate genitrici di un’operazione perfetta:

“The Perfect Terrorist Plan To Level The Twin Towers”
(su google, 449.000 risultati)

Stiamo parlando di un piano-scenario “ipotizzato” e solo nel titolo della descrizione di questo piano troviamo 3 eguaglianze per tutto attinenti, con il disastro di New York:
- Matrice terrorista
- Radere al suolo un edificio
- L’oggetto dell’attentato: le torri gemelle

Se ciò fosse attribuito ai “terroristi” islamici, non ci sarebbe da spaventarsi più di quanto già non lo siamo, ma ideatori di questo piano non furono i “terroristi” islamici.

Dalla testimonianza di McNiven:

Il piano prende forma nel’76, cioè poco tempo dopo che le Twin Towers fossero state edificate.

Lo “scenario” viene commissionato al:

C-Battery 2/81st Field Artillery, U.S. Army, Strassburg, Germany in 1976

Il comandante in capo, dell’ordine commissionato, era Lt. Michael Teague.

“…specifically devised the scenario of the Twin Towers being leveled by Middle Eastern terrorists using commercial airliners and even plastic box cutters to bypass security.”

- Terroristi mediorientali
- Aerei commerciali
- “box-cutters”, per eludere la sicurezza aeroportuale…

Da queste poche righe sopra riportate ci sono 6 eguaglianze riscontrate con i fatti realmente avvenuti.
Nel 1976 il comandante della CIA era Bush senior, mentre intorno al presidente Ford, Rumsfield e Cheney costituivano il braccio operativo della Nazione. Bush senior, attraverso suo figlio, Cheney e Rumsfield, oggi, come nel 2001, sono ed erano alle redini di quella potenza che trent’anni fa pianificava un auto-attentato, per avere un pretesto d’invasione nei confronti di un paese “nemico”.

Nell’affidavit di Timothy Stuart McNiven, viene riportata la descrizione del piano:

McNiven si ripromise che qualora avesse riscontrato l’attuazione del piano, avrebbe reso pubblico l’avvenimento di cui prese a far parte all’epoca:

"I was given the direct order that if the Twin Towers were ever attacked the
way we discussed in the 1976 study, I was to do everything in my power to
bring the similarities to the attention of the American people.”
(McNiven)

Tuttavia la logica dei fatti presentati induce a farsi delle domande. Facendo una comparazione con gli atti del 9/11, “The Perfect Terrorist plan” attribuisce nettamente una responsabilità direttamente a CIA e DoD, per cui i personaggi succitati, si trasformano immediatamente in colpevoli responsabili.
Bisogna ammettere che McNiven non da adito a dubbi, in fatto di responsabilità, per cui se da una parte scopre e toglie veli, dall’altra chiude un cerchio in una maniera altrettanto velatamente forzata.

Se la “mente” degli atti del 9/11, fosse da considerarsi (in maniera riduttiva), Ceney, Rumsfield e Bush, non si spiega quale egoistico interesse, oltre quello di accumulare immense ricchezze, possa averli spinti alla rappresaglia, alla devastazione, all’assassinio, alla guerra ad oltranza, alla destabilizzazione di equilibri Regionali, alla destituzione di Governi ecc…

Ci sono indubbiamente altri scopi, dietro la vicenda del 9/11, che non sono solo quelli della ricchezza e non sono riconducibili a questo famigerato trio, evidentemente, “burattino”…
Di contro, la stessa testimonianza di Mc Niven, sebbene utile, deve essere presa con le "pinze", poiché strumentalizzarla per additare una colpevolezza unica sarebbe semplicistico e riduttivo.

Inoltre per radere al suolo le TT, non era possibile il solo impatto degli aerei, per cui doveva essere esistito un metodo “sicuro”, per l’ottenimento dell’effetto sperato, con una certa infallibilità.

Altre testimonianze in tal senso esistono.

La testimonianza di Paul Laffoley è linkata qualche riga sotto, mentre per sapere un po’ più di lui, da (…casalinga!) wikipedia:

“...Laffoley worked for 18 months on design for the World Trade Center Tower II (floors 15 to 45) with Emery Roth & Sons under the direction of architect Minoru Yamasaki. Following his suggestion that bridges be constructed between the two towers for safety, he was summarily fired by Yamasaki and returned to Boston.”
Sviluppatori del progetto del WTC erano stati i fratelli Rockfeller: Nelson e David (così vennero anche chiamate le due torri).

L’appalto di costruzione venne concesso a:

“Bin Laden Construction Company, working for Minoru Yamasaki on the WTCs, during the building construction (1966-1973)”

In quei giorni, tra i ponteggi delle impalcature, si poteva assistere a conversazioni simili:

- "Where would you put demolition devices?"
- "Well, I'm not really an engineer, but I'm curious to know [laughing] why, why would you put things in to demolish it, when it's not even built?"
- Then he replied "Well, that's the way things are going now." Here's why.
Di seguito l’ intervista a Paul Laffoley di Mike Hagan
http://www.mikehagan.com/2012/mp3/021207_PAUL_LAFFOLEY.mp3
(Comincia a parlare dell’argomento intorno al 35°mo minuto)

Nell’intervista si sente parlare di metodologia di assemblaggio degli elementi della struttura del WTC: questi elementi… non venivano saldati!

“The WTCs were created simply for the Rockefeller desire of destroying them.”

Mentre a quanto si legge nel link successivo, installare cariche esplosive negli edifici in costruzione all’epoca, era una sorta di norma…

EXPLOSIVES PLANTED IN WTC AT TIME OF CONSTRUCTION BY BIN LADEN CONSTRUCTION

“…all buildings in NYC being fitted with charges for demolition at the time they were built…”


La scuola americana specializzata in demolizioni, venne chiusa… e ne prese il controllo dell’edificio velocemente, un team governativo, che s’incaricò di annientare diversi documenti (non si sa, con esattezza, quali documenti ridussero in striscioline con tanta fretta…)

UPDATE - WORLD TRADE CENTER BOMBING - September 11, 2001

A special State Department Internal Security team from the political liability control office was inserted quickly after the incident into the Redstone Arsenal in Huntsville Alabama.

The Demolition School has been shut down, and they are SHREDDING DOCUMENTS as we speak. As a matter of fact they have made an EMERGENCY REQUEST to the Department of Defense for MORE SHREDDERS.

It is technically run by US State Department employee Ray Funderberg, who's been covertly in charge of it for about twenty years.

“As long as we can keep "foreign terrorism" alive, everyone benefits -- the Department of Defense, the CIA, Department of State, the National Security Agency and many others. They can all ask for more money in their budgets by pointing to the "terrorists”.”

Certo collegare tutte queste vicende, che trovano sempre una giustificazione… “ufficiale”, sebbene superficialmente, porta a delle conclusioni che non lasciano spazio a dubbi… Inoltre le coincidenze del verificarsi dei fatti, gettano ombre, ancor più di quante non ce ne fossero già, sul resoconto della Versione Ufficiale.

Il “Perfect Terrorist Plan”, allorchè commissionato all’equipe di cui sopra, da parte del Department of Defense e supervisionato dalla CIA (mandato di Bush padre… ’75-’77), ebbe come scopo ufficiale quello di verificare la risposta, in termini di sicurezza e reazione, da parte della Nazione… Nonché provare la difesa in caso di errori!

Ma nel piano era anche minuziosamente indicato in quale modo, senza pistole o esplosivi, i dirottatori avessero potuto prendere il controllo della cabina di pilotaggio dell’aereo: di questo dettaglio se ne occupò proprio McNiven, come da lui testimoniato nell’”affidavit” di cui al link sopra.

L’idea del tipo d’arma-deterrente, capace di catalizzare la paura dei passeggeri in volo, fu riconosciuto e apprezzato attraverso l’eventuale utilizzo di “box-cutters”, con i quali si sarebbe potuto tranquillamente eludere la sorveglianza della sicurezza aeroportuale al momento dell’imbarco, in quanto passavano, senza problemi, il metal-detector del chek-in…

Anche se poi le agenzie di sicurezza aeroportuali, nella realtà, erano di “casa”…

McNiven decise di inserire nel piano di dirottamento, un’arma da taglio del genere, come offensiva, poiché lui stesso aveva potuto ammirarne l’effetto della visione del sangue, su un gruppo di persone, dal momento in cui con i propri occhi, poté assistere ad una colluttazione tempo addietro.

Il controllo del reparto passeggeri della cabina dell’aereo si sarebbe potuto ottenere uccidendo una o due persone, controllando poi, le reazioni degli altri, con bombolette spray urticanti…
Questo piano viene anche indicato come “updated Northwoods”, voluto, richiesto e commissionato da Bush padre.

Quale fu il vero scopo del “Perfect Terrorist Plan”, se non quello di: ipotizzare, formulare, simulare, giustificazioni e attenuanti credibili agli occhi dell’opinione pubblica, all’indomani della messa in opera della tragica sceneggiata (…televisiva!)?

Nel momento in cui si immagina l’esistenza di uno scenario, in funzione di un avvenimento, è lapalissiano che altre conclusioni convengano assieme al determinato scopo raggiunto.

Nel piano di 30 anni prima, i “terroristi” si impadronivano del comando del velivolo con “box-cutters”, 25 anni dopo, nella “realtà”, i “terroristi”, si sarebbero impadroniti del velivolo con “box-cutters”!

In “Northwoods”, resti di F-101 si sarebbero dovuti trovare in mare a 20-25 miglia dalle coste cubane, nel settembre 2001, un giubbotto di salvataggio venne ritrovato sul tetto del palazzo di fronte alle torri, insieme ad altri detriti tutti sparsi intorno!

Come in “Bojinka”, venivano utilizzati aerei commerciali come armi, il 9/11 quattro aerei di linea fecero ciò che gli era stato chiesto di fare…

Si potrebbe ritenere la testimonianza di McNiven un falso, ma dall’”affidavit” scritto di suo pugno (con l’elenco dei suoi colleghi) e la sottomissione al test della macchina della verità, questa possibilità è da escludersi:

“To silence critics, McNiven has successfully passed a credible lie detector test regarding his participation in the study as well as other specific orders given to him by his superiors in case of a real attack on the Twin Towers.”

E’ da notare che lo stesso “gruppo”, ossia il “famigerato trio burattino”, così era nel ’76, così è oggi.

Dei tre McNiven dice:

“…the whole 1976 team were put into power once more through Bush family appointments: baby Bush appoints his father's 1976 friends to power once more: Cheney (Bush Senior's Secretary of State for the Gulf War I, Halluburton connections, and Cheney was Ford's 1976 Chief of Staff), Rumsfeld (appointed Secretary of State in 2001, was appointed Secretary of State in 1976 for appointed Ford as well...), and appointing George W. Bush (a proxy for his father coming back into power from his "interrupted" 1976 CIA Directorship), and the appointing of another GHW Bush right hand man, Meuller, as FBI director. Then they were set to unleash their hit on the United States.”

"I have no idea why they changed their minds, but I was then emphatically told that this order was never to be rescinded - never - because those who would rescind it, would be the very same people who turned against the American people."

"There were also people from the Defense Department and the CIA who were monitoring the study, but I wasn't able to get their names"

(McNiven)

Fino a questo punto si sono raccolti dati che, come variabili di un’ipotesi, confermano una possibilità che le cose non siano andate esattamente come dice la Versione Ufficiale.

Riassuntivamente:

- “The Perfect Terrorist Plan”, è un piano escogitato nel ’76 da Bush padre. Questo piano prevedeva l’utilizzo di aerei civili, dirottati da terroristi islamici armati di “box-cutters”, impattanti le torri gemelle, che come effetto ultimo crollavano inesorabilmente al suolo.

- Durante la costruzione del WTC, Paul Laffoley, in qualità di co-architetto, si sente chiedere da un addetto ai lavori, dove voleva che si installassero le cariche esplosive (al link sopra l’intervista)…

- Lo stesso trio che si aggirava dietro le quinte del Governo Americano di allora è, oggi, ancora al comando.

- “The Perfect Terrorist Plan”, è stato commissionato da Bush, nel periodo del suo mandato come capo della CIA dal ’75 al ’77, il piano è anche indicato come “Updated Northwoods”.

- Le Twin Towers vennero ultimate nel ’73, di conseguenza le cariche esplosive sarebbero duvute essere già state piazzate per allora…

- Ne consegue che “The Perfect Terrorist Plan”, dovesse essere un piano a sostegno di un progetto precedente, avente come oggetto un auto-attentato da attribuire al terrorismo islamico per un pretesto ad una imminente eventuale invasione nei confronti di un paese mediorientale…

- Molteplici sono le eguaglianze di attuazione tra “The Perfect Terrorist Plan” e I fatti dell’11 settembre 2001

- Scopo ufficiale pubblicizzato del PTP (Perfect Terrorist Plan), è quello di provare la risposta e verificare gli errori della sicurezza: in realtà sono state enunciate giustificazioni plausibili ai fini dell’impadronimento di aerei commerciali da parte di ipotetici “terroristi” islamici, per meglio plagiare la reazione dell’opinione pubblica, attraverso i media…

Per meglio approfondire la vicenda che lega il WTC alla demolizione controllata è bene anche conoscere l’esistenza di un altro progetto che vedesse lo smantellamento del WTC, durante il mandato presidenziale di Bush padre:

“The Bridgeways Project”
(su google 66 risultati [rel. WTC])

Come già detto nei post precedenti, WTC era già obsoleto al momento della consegna, non solo, problemi dovuti alla corrosione galvanica, alla presenza di amianto nell’ impianto anti-incendio, lo resero inviso all’Autorità Portuale, in termini di costi di manutenzione. Ciò non bastante, le Twin Towers erano identificate come “giant money loser”, ogni anno Port Authority perdeva tra i 10-15 milioni di dollari, nonostante gli immensi incassi scaturiti dalla locazione degli spazi direzionali…

Tom-Scott Gordon, era uno dei fotografi ufficiali dello studio tecnico che aveva progettato il World Trade Center. Gli venne dato il compito di fotografare le torri, tenendo come riferimento oggetto del reportage commissionato, la relazione alla vicinanza degli edifici circostanti.

“My assignment was: "To photograph Both of the Towers in their contextual situation. Not just the buildings, but especially how they 'fit' with the neighborhood, including 1-point perspectives of every adjacent structure." Roth had, "been in contact with the property management personnel that this would directly concern."”

La motivazione che ricevette Gordon in merito a tale studio, fu che bisognava erigere impalcature su tutte e due le torri, garantendone l’incolumità e la sicurezza delle persone e degli elementi circostanti:

Their stated objective was; "to encircle the entire twin-structure with scaffolding, to insure the safety of pedestrian traffic during the complete de-commissioning of the towers."

Tradotto: “Dichiararono che il loro obiettivo fosse: “circondare l’intera struttura delle torri con impalcature, garantendone la sicurezza del traffico pedonale durante il completo smantellamento delle torri”.”

Uno degli altri due fotografi indicati sotto, dopo il 9/11, è stato oggetto di un’attenzione insolita:

My girlfriend would ask: "Who's that guy?" - "Who are those two guys following us?" They were the same two photographers, "assigned to supervise the clean-up operation for FEMA", - Jim Chestnutt and Kurt Sonnenfeld.

Alla fine dello studio commissionato, Gordon, si inserì nella riunione di chiusura dell’equipe e ascoltò l’”oratore” dire:

"Each of you were called here to sign an affidavit of non-disclosure. None of the information from our project can find it's way into the public-eye. Absolutely nothing that we have learned from this project can be revealed to the public because it is potentially damaging to our client. …”
“You are All terminated from this project effective immediately! This means you need to clear your desks and surrender all of your files by the end of the day. I will assist you in getting these papers into the archive cabinets so we can give them to the owners for safekeeping."

Gordon nel suo affidavit rende noto che:

The building was bid at $750.M, and cost$1.2B to build. It was worth about $4. to $5.B at its peak., but, would have cost nearly $15.B to un-build it in 2010 dollars, or as it neared its 1/2 'safe' life. Obviously, it was Imploded, because there was never going to be a 'break-even' point for either, the current, or future owners!

E inoltre:

"The owners were fully aware of the problem and had been given the ultimatum that they could not 'implode' the buildings. They received the report stating that: Decommissioning was required by the EPA by no later than 2007, at a projected cost of $20.B"

Silverstein sapeva, in termini di spese di smantellamento, quanto sarebbe costato se le torri fossero state ancora in piedi… Ma, a conti fatti, il nuovo complesso costa quasi la metà, rispetto al costo di recupero delle due torri.

Queste tre testimonianze:
- Timothy Stuart Mc Niven
- Paul Laffoley
- Tom Scott Gordon
apportano, senza dubbio, altri dati in relazione agli atti del 9/11. Dati che relazionati sostengono fortemente una responsabilità non certo di matrice terroristica islamica.

Molti sono gli argomenti qui enunciati, per i quali è possibile fare ulteriori approfondimenti, come nel caso in cui sopra, si fa riferimento ad uno …special State Department Internal Security team, from the political liability control office, inserted quickly, after the incident into the Redstone Arsenal in Huntsville Alabama.

Da chi venne inserito questo “team”, se non dal Governo degli Stati Uniti, grazie all’emanazione di un ordine esecutivo datato… 1976

Executive Order 11921

Adjusting Emergency Preparedness Assignments to Organizational and Functional Changes in Federal Departments and Agencies

June 11, 1976

“…develop emergency plans and programs, and emergency organizational structures required thereby, as an integral part of the continuing activities of the United States Information Agency on the basis that it will have the responsibility for carrying on such programs during an emergency”

Un altro fatto sconvolgente, in relazione alla costruzione delle Twin Towers, fù la modalità stessa di costruzione, utilizzata dal progettista architetto Yamakasi, strettamente collegata alla sua demolizione, una volta costruite.

The Pruitt-Igoe di St Louis era un complesso di 33 edifici di 11 piani… progettato da Yamakasi, rappresentava l’aiuto statale nell’edilizia cittadina. Il complesso venne demolito nel ’72, per abbandono e venne dichiarato un disastroso fallimento dell’edilizia americana.

“The World Trade Center was designed by architect Minoru Yamasaki. It was not the only one of his buildings to be destroyed. On July 15, 1972, the massive Pruitt-Igloe public housing project in St. Louis, Missouri was imploded by demolition experts. Destroyed at just 17 years old, the Pruitt-Igloe houses were called by the mayor, "a complete and colossal failure." Unfortunately, the World Trade Center had already been built by the time Yamasaki's incompetence was discovered.”

“When the project was built in 1955, Pruitt-Igoe's experimental high-rises earned Yamasaki several prestigious awards and a laudatory article in Architectural Forum. By the time it was dynamited seventeen years later, the project had become an internationally recognized synonym for catastrophic urban design. Yamasaki himself confessed that the project was "one of the sorriest mistakes I have made in this business." But the architect disclaimed responsibility for the shortcomings of his design, since 'social ills can't be cured by nice buildings.'”
(Eric Darton, “Divided we stand”)

Lo stesso World Trade Center , nella figura delle Twin Towers, poteva nascere soltanto come un fallimento, data l’immensa grandezza e la sua relativa inutilità, per il conseguente inutilizzo. Già dal ’77 il WTC non era così commercialmente richiesto come spazio direzionale, per diversi difetti intrinseci. E dal momento della sua creazione non ha mai avuto una collocazione globale dei suoi spazi. Tanto che il maggior affittuario dei suoi uffici era Port Authority NYNJ. Non solo l’eccessiva abbondanza di spazio direzionale non utilizzato, faceva crollare i prezzi e di conseguenza la zona, commercialmente parlando, si svalutava…

Anche nel 2001, il problema, non solo rappresentato dalla carenza di qualità urbanistica indotta del complesso, era proprio quello dell’impossibilità di affittare tutti gli spazi all’interno delle due torri.

Built to be pulled!

- “The Perfect Terrorist Plan” è un piano che ipotizza l’esatta attuzione dei fatti del 9/11, così come pubblicati dalla Versione Ufficiale, grazie alla testimonianza di McNiven.

- “The Bridgeways Project”, era uno studio della fine degli anni ’80, che prevedeva l’abbattimento civile delle torri... ma coincidentemente, grazie alla testimonianza di Gordon, si conobbe l’esatta sistemazione delle macerie in caso di “implosion”…

- La testimonianza di Paul Laffoley, determina l’utilizzo di cariche esplosive al momento della costruzione delle Twin Towers.

- La progettazione del WTC venne affidata ad un architetto con una storia fallimentare e una demolizione alle porte…

L’attentato del ’93 non può ritenersi “un’operazione ben riuscita”, se non solamente nel caso in cui, avesse potuto offrire un avvenimento che, insieme alla strage di Oklahoma, Tanzania, Sudan e l’incrociatore attaccato nell’Oceano Indiano, regalasse un “curriculum vitae” credibile e di tutto rispetto ad Al Queda, per meglio impressionare l’opinione pubblica mondiale, dando risalto alla sua potenza infallibile, scatenando una dovuta guerra preventiva.

L’attentato è analogamente collegato alla distruzione del WTC, nonché alla responsabilità diretta dell’FBI che conosceva in anticipo l’evolversi dei fatti… senza fare nulla.

6 commenti:

T.point ha detto...

complimenti per l'ottimo lavoro di informazione.

james ha detto...

Complimenti,
questo articolo è veramente esplosivo!
Il giornalista Chiesa e altri hanno fatto un' inchiesta sull'11 settembre, Zero, credi che siano a conoscenza di tutte queste informazioni? Potrebbe essere utile contattarli per far avere una maggiore diffusione a tutti questi fatti.
Ciao, James

stuarthwyman ha detto...

Penso che le cose che ho qui enunciato siano esplosive relativamente al fatto che non se ne parli spesso... Poichè chi cerca di dare un resoconto dei fatti dell'11 settembre si limita ad affrontare le dinamiche degli impatti in maggior parte...

Se questi fatti fossero realmente esplosivi, una cosa è certa chi dovrebbe dare risalto non glielo da per motivi di disinteresse economico...

Chi come Chiesa potrebbe affrontarli, dovrebbe seguire un percorso estremamente lungo e duro per cui lo scopo dovrebbe portare alla visibilità dei mass media non solo questi fatti ma altri e altri ancora.

Il problema e uno i blog e i siti sono svariati, a migliaia ma non sono uniti...

Per prima cosa bisognerebbe unirsi creando una rete...

T.point ha detto...

al di là di "perfect plan", l'idea che strutture tipo i wtc, ovvero grattacieli, costruiti nel cuore di città, attorniati da altri edifici densamente popolati [almeno nelle ore di ufficio] possano essere dotati fin dalla nascita, di sistemi che ne possano gestire una "immediata" demolizione in caso di incidenti suscettibili di causare danni enormi e non controllabili in caso di crolli "laterali" delle strutture in oggetto, oltre che suonare plausibile, suona anche coerente con il dovere che ha una qualsiasi amministrazione pubblica nei confronti della sicurezza della vita dei propri cittadini.

che il fatto sia fisicamente possibile, pur lasciando poco o nullo spazio alla "tragedia casuale", puo' ad esempio essere dedotto dall'esperienza svizzera: ponti e strade minati [ vedasi QUI: http://dweb.repubblica.it/dweb/2005/01/29/attualita/attualita/054bun43554.html
... "conferma lo Stato Maggiore, alcuni ponti e viadotti autostradali sono minati: in poche ore si potrebbero fare saltare in aria bloccando le vie di accesso al Paese. L'Italia lo ha scoperto nel 2001, con il rovinoso incendio del tunnel del Gottardo: venne fuori che il massiccio era farcito di esplosivi. L'esercito ammise che sì, in effetti lo era, ma le misure di sicurezza erano a prova di bomba, figuriamoci di incendio." ]

che una situazione probabilmente "normale" non venga pubblicizzata [ ad esempio per evitare che un qualche criminale abbia indicazioni dove poter andare a recuperare esplosivo, suona altrettanto corretto da parte di una qualsiasi amministrazione.

che quindi possa essere stata colta la palla al balzo [perfect plan]...suona ancora più plausibile, sopratutto visto che avrebbe/ha permesso di colgliere più piccioni con una sola fava: demolizioni di strutture non remunerative, guadagni personali, instaurazione di clima di terrore e conseguente mano libera per azioni "extralegali".

ciao e di nuovo complimenti per il lavoro di ricerca.
bambooboy

T.point ha detto...

inoltre, per restare in tema di esercitazioni [come citate in apertura articolo], bisogna anche ricordare che la mattina del 12 settembre, l'Office of Emergency Management [Oem] che aveva sede nella torre Wtc7, aveva messo in piedi un'esercitazione civile contro un ipotetico attacco biologico [antrace???] a NY, con la Fema (Federal Emergency Management Agency) e il Dipartimento della giustizia.
["DOH Commissioner Thomas R. Frieden said, " As demonstrated by the anthrax events last fall, any response to a biological attack requires a large scale, multi-agency effort. The TriPOD drill will reinforce the City's preparedness by bringing together the public health community with first responders and law enforcement officials."]


L'esercitazione, chiamata Trial Point of Dispensing, aveva la sua sede operativa al molo 92, sull'Hudson.
http://www.nyc.gov/html/oem/html/news/02_05_22_tripod.shtml .

Con l'evacuazione del wtc7, l'OEM organizza la sala comando direttamente presso la sede operativa dell'esercitazione (Trial Point of Dispensing), come testimoniato da Giuliani alla National Commission on Terrorist Attacks upon the United States,
www.gpoaccess.gov/911

da notare come pur essendo preventivata per il 12 settembre, le "truppe" della FEMA fossero già completamente presenti sul luogo l'11 settembre.

un ennesima delle tante "coincidenze" di quel giorno

stuarthwyman ha detto...

Ciao Bambooboy,
il tuo primo commento ho fatto copia e incolla aggiungndolo nel forum aperto su LC...

il discorso svizzero ratifica l'utilizzo di esplosivi sulle strutture in costruzione...

ciao a presto

Stuarthwyman