lunedì 17 settembre 2007

Bush, il tradito!

Greenspan precisa: Saddam era un pericolo per il mercato del petrolio. Ma questo lo pensavo io, non la Casa Bianca

Alan Greenspan
Chiavi iraq~ stampa internazionale~ stati uniti d' america
"Come tutti sanno la guerra in Iraq è stata fatta in gran parte per il petrolio". Queste parole, riportate nel libro di memorie dell'ex governatore della Federal Reserve Alan Greenspan, si aggiungono negli USA alla polemica tuttora molto forte fra gli schieramenti politici sulle responsabilità e le motivazioni inconfessabili dell'intervento. In un'intervista al Washington Post , però, lo stesso Greenspan prova a chiarire la portata della sua affermazione: interrogato sul tema, prima che incominciasse la guerra, Greenspan rispose alla Casa Bianca che togliere di mezzo Saddam Hussein era "essenziale" per garantire le forniture mondiali di petrolio. Non era questa, non di meno, "la motivazione della Casa Bianca". "Non ho detto che questa era la motivazione del governo. Ma che se qualcuno mi chiedeva: 'E' un bene per noi togliere di mezzo Saddam?', io rispondevo che era essenziale".
Intervenendo alla tv, il segretario della difesa Robert Gates ha affermato che con tutto il rispetto per Greenspan, non crede che sia vero che il petrolio sia stato la vera causa della guerra all'Iraq. "Dicevano lo stesso della Guerra del Golfo del 2001, ma io credo proprio che non sia vero. Credo che in realtà si tratti della stabilità nel Golfo, di regimi canaglia che tentavano di dotarsi di armi di distruzione di massa".
"La mia opinione - dice Greenspan al Post - è che Saddam, se guardiamo ai 30 anni della sua storia, mostrava molto chiaramente di puntare al controllo dello Stretto di Hormuz, dove transitano 17, 18, 19 milioni di barili di petrolio al giorno". Un'interruzione anche breve puo' spingere i prezzi del petrolio fino a 120 dollari al barile e significherebbe il caos nell'economia globale. In questo quadro, "io dico che era essenziale rimuovere Saddam", senza implicare per questo che la guerra è stata fatta per mettere le mani sul petrolio iracheno.

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