lunedì 22 ottobre 2007

John, esperto... in manipolazione, e la speculazione del WTC

John, scrive in relazione alle perdite di Silverstein a seguito degli eventi del 9/11.
Dal post: Larry Silverstein e le polizze del WTC, di John
http://undicisettembre.blogspot.com/2007/01/larry-silverstein-e-le-polizze-del-wtc.html
del 17/01/2007
Leggendo il post linkato sopra, non conoscendo la materia, chiunque potrebbe credere a ciò che John ha scritto. Il problema però, è che le cose non sono come John ha scritto. E in seguito, links ad articoli di quotidiani, analisi e grafici, smentiranno puntualmente le sue affermazioni...
Un ente pubblico che può incassare svariati milioni di dollari dall’affitto di un edificio, costruito poco più di 30 anni prima, per sostenere le normali spese d’amministrazione di New York, intende riconoscere lo sfruttamento del suolo dove sorga, ad un privato, per 99 anni. Ciò dovrebbe destare attenzione, poiché ben si può intuire che la finalità di tale operazione, sia la successiva privatizzazione del bene oggetto del contratto della concessione in essere. In funzione del fatto che altre coincidenze concorsero con questa concessione, l'avvenimento, getterebbe qualche alone di sospetto sulla vicenda.
In seguito le coincidenze...

Nel post di John, si legge:

“A una lettura superficiale, può quindi sembrare che Silverstein ci abbia guadagnato dagli attacchi, visto che incassò più di quanto aveva speso. In realtà non fu così, non solo perché dovette rinunciare a decine di miliardi di dollari di ricavi degli affitti, ma anche perché le clausole del contratto lo obbligavano a ricostruire le Twin Towers a proprie spese.”

L’assolutismo di John, in seno alle sue affermazioni, desta ambiguità, se non l’impossibilità di condividere la casualità dei suoi errori, per attribuirli a qualche altra spiegazione comune ai "debunker", è il caso, per esempio, di quest'affermazione:

“…le clausole del contratto lo obbligavano a ricostruire le Twin Towers a proprie spese.”

Invece

Nell’accordo, alla Silverstein e alla Westfield "venne concesso il diritto di ricostruire le strutture… se fossero andate distrutte".
Nel contratto novantanovennale infatti, si stabilisce:

“Explicitly included in the agreement was that Silverstein and Westfield ‘were given the right' to rebuild the structures if they were destroyed."

Scrivere una clausola simile, due mesi prima degli “atti terroristici” del 9/11, è una coincidenza misteriosa e vedremo in seguito perché…

http://transcripts.cnn.com/TRANSCRIPTS/0208/31/cp.00.html
http://www.currentissues.tv/Rupert%20Murdoch.html
http://www.wtc.com/news/rebuilding-ground-zero
http://www.hudsoncity.net/tubes/rebuildingplans.html
(anche la, da John indicata, "casalinga" wiki, riporta diritto ["right"]http://en.wikipedia.org/wiki/Larry_Silverstein)
Se mai di obbligo si parli, è come descritto da parte della Port Autority nei confronti di Siverstein, nel primo link...

Spiegare la ovvia differenza tra un obbligo è un diritto, è ridicolo, però, più semplicemente, per John: godere di un diritto è meglio del dovere di un obbligo... Aggiungo:
"...soprattutto quando lo hai concordato preventivamente come clausola su un contratto di tale portata."

Va detto che, John, oltre a confondere ("confondere"?!) la differenza di un obbligo da un diritto, nel suo post, scrive:

“Nel luglio del 2001 Larry Silverstein vinse una gara d'appalto per l'affitto delle Twin Towers per un periodo di 99 anni, pagando un corrispettivo di 3,2 miliardi di dollari.”

Invece:

“In tale transazione, Silverstein firmò un contratto di affitto per il WTC di 99 anni, ammontante a 3,2 miliardi di dollari, da dare a rate alla Port Authority: 800 milioni coprivano le parcelle, inclusi un pagamento di quasi 100 milioni di dollari. Di tale ammontare, la Silverstein versava di tasca sua 14 milioni di dollari. Il versamento annuale dell’affitto di circa 115 milioni di dollari.”( Associated Press, 22 November 2003. Die Welt, Berlin, Oct 11, 2001 )

Quindi usando i termini fantozziani del partitico blog “aerei militari”, frequentato da John assiduamente in qualità di “esperto” del settore, definirei la sua “spiegazione”, “una cagata pazzesca”…

Silverstein non pagò mai 3,2 miliardi di dollari.

Questa è una "perla", che classifica John "esperto" in malafede e lo pone irrimediabilmente nel Limbo degli insabbiatori, a contatto con bugiardi, millantatori e affini...
La dimostrazione, oltre per quanto scritto sopra, sta negli esempi della contrattualistica di queste cessioni, dove a fronte di un contratto, l’ente cedente chiede una fidejussione e il concessionario paga il premio all’istituto di credito per tale titolo.

Non esiste una fidejussione di 99 anni, nessun istituto di credito la concederebbe mai, neanche per 10 anni. Solitamente viene stipulato tra il concessionario e l’istituto di credito un contratto fidejussorio con scadenza annuale del costo pari, per grossi ammontari, all’1-1,5-2 %.

Facendo qualche conto si può dedurre che la spesa sostenuta da Silverstein dei 14 milioni di dollari, probabilmente si possa ricondurre al costo di un'emissione di un titolo simile, equivalente ad una cifra compresa tra un 1% e un 1,5% dell’importo dell’affitto annuale, ma questa è una mia opinione, di fatto Silverstein sborsò solamente 14.000.000 di dollari. (That's it!!!)

Oltretutto, in tutti i link qui postati, si evince che i broker incaricati da Silverstein per le contrattazioni delle polizze erano in attività febbrile e solo pochi giorni prima degli atti del 9/11, concordarono le condizioni dei contratti assicurativi, non per nulla inizialmente si parlava di 2 miliardi di dollari di polizza, in seguito portata a 3,55 miliardi di dollari... per torre!

Il contratto non è un contratto standard, bensì un contratto stabilito e discusso a porte chiuse a seguito della vittoria di Pirro sull'asta, precedentementre vinta da un altro partecipante ma, per scarse garanzie, annullata in favore del secondo miglior offerente. Eisenberg-CIO Port Autority New York e New Jersey, Silverstein- Silverstein/Black Stone Group, Lowy-Westfield America (vincitore dell’asta per il leasing degli spazi commerciali al WTC) e Greenberg legato, attraverso la HBB (Brown Brothers Harriman bank), alla famiglia Bush: questi definirono le clausole del leasing novantanovennale.

John non si accontenta delle sciocchezze sciorinate, tanto che imperturbabile scrive:

“Il contratto di affitto firmato da Silverstein prevedeva il pagamento dei 3,2 miliardi di dollari, anche se ormai l'intero World Trade Center era stato ridotto in macerie. A questa perdita va aggiunta quella del WTC 7, nonché tutti i mancati introiti degli affitti, sia quelli in corso che quelli previsti, per una perdita complessiva valutata in 30 miliardi di dollari del 2001.”

Se il mio inglese non mi tradisce, come per la “s”, fattami notare istericamente da John e compagni, che m’aveva fatto travisare erroneamente una variante del KC-135Q (un’aerocisterna militare), sul link seguente dovrebbe esserci scritto che Silverstein si andò a riprendere la maggior parte dei soldi… restando, comunque, nell’affare della ricostruzione del WTC.

O traduco io male (???), o John è male informato e/o ancora in malafede:
http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9802EFD6123BF931A15752C1A9659C8B63

A conti fatti, Silverstein:Versò 14 milioni di dollari, oltre a ad altri 111 dei suoi partner, per la concessione novantanovennale del WTC, ma si andò a riprendere i soldi, dopo che le torri erano diventate inservibili poiché rase al suolo…Nondimeno, Silverstein, invece di vedersi il contratto rescisso, per ovvie complicazioni e per mancati guadagni scaturiti dagli incassi delle rendite delle torri, oltre a recuperare i soldi fino al momento versati, rimane nell’affare della ricostruzione del WTC con la Port Autority…

Nel nuovo progetto del WTC, ci sono aggiunte di superfici al dettaglio, pari al 30% in più rispetto a quelle di prima:

Paul Goldberger wrote in New Yorker, May 20, 2002:

Altra malainformazione propinata da John, ma puntualmente smentita:

“A fronte di queste perdite, Silverstein poteva contare solo sul rimborso assicurativo, pari – come abbiamo detto – a 3,55 miliardi di dollari.”
(probabilmente solo lui lo ha detto e poi... scritto)

In realtà sono 4,55 miliardi i dollari garantiti in pagamento dalle assicurazioni, per la ricostruzione del nuovo WTC:

Lessi, poco tempo fa, che un’ulteriore banca d’affari aggiunse 861 milioni di dollari per arrivare al budget-obiettivo preposto dalla cordata Port Autority-Silverstein, per un totale di 5,4 miliardi di dollari, a fronte dell'indennizzo relativo al WTC7…

John, credendo che in un premio assicurativo simile, l’istituto assicurativo pagasse in soldi contanti la “vittima” Silverstein, si propone d’individuare il pareggio susseguito dare/avere del piano finanziario costituito dalla variabili indennizzi e costi, per dare un "taglio" alla “teoria” che vede un ritorno economico dietro la tragedia:
- Pagamento premio assicurativo 3,55 miliardi $
- Costo concessioni 3,2 miliardi $

Secondo John, non s’è commesso un assassinio di massa per 200 milioni di dollari… ma neanche per me!

In realtà i costi concessori sono risultati (dai link) essere inferiori (!!!), e il premio assicurativo, che le assicurazioni verseranno al momento della ricostruzione del nuovo WTC equivale almeno a 4,55 miliardi.

Fino a qui l’affare, invece, reggerebbe più che egregiamente, individuando più, che un sospetto di concorso in omicidio di massa di 2794 persone…

In realtà probabilmente le cose stanno… similmente, infatti adottando la pianificazione finanziaria di un qualsiasi progetto edificatorio, si può evincere che l’affare è più grosso, tale da permettere ai suoi partecipanti di avere nel centro finanziario più importante del mondo, un nuovo complesso direzionale-commerciale nuovo di "zecca".

I costi del progetto del nuovo WTC, aggirantisi intorno ai 10-11 miliardi di $ (l’ipotesi è 9 miliardi di dollari), da edificare entro il 2011, conseguono che rilevino una spesa di realizzo, per la cordata, pari a 5,5-6,5 miliardi di $ (10/11-4,5=5,5-6,5 miliardi di dollari).
Considerando che Silverstein, da Settembre 2001, “dovrebbe” pagare 10 milioni di dollari alla Port Autority, ogni mese, a oggi risulterebbe un esborso pari a 730milioni di dollari, meno del 10% globale: cioè su un progetto di una portata simile, questa voce si può inserire alla voce “imprevisti”!

In ogni caso, stiamo vivendo attualmente un’attenuazione della bolla immobiliare, mentre negli Stati Uniti, è già crisi, con relativo crollo dei prezzi degli immobili, da tempo. I boom immobiliari hanno un ritorno ogni 10-15 anni, non è difficile credere che le superfici del nuovo WTC non verranno cedute prima del verificarsi di tale fenomeno…
Inutile dire che il costo di edificazione del nuovo complesso non avrà nulla a che vedere con il valore venale degli immobili all’epoca in cui verranno consegnati. Ciò vale a dire che se il costo complessivo dell’opera ammontasse, per eccesso, a 11-12 miliardi di dollari, non sarà difficile, che il suo valore commerciale, potrà aggirarsi intorno ai 18-20 miliardi di dollari…

Considerato che, già ora, Lower Manhattan non soddisfa le richieste di superfici di uffici adeguatamente rispetto alla domanda del mercato, già è in corso una speculazione tangente il culmine dell'impennata dei prezzi con la futura bolla immobiliare, che inevitabilmente, nel suo ciclo esistenziale, investirà la città stessa e gli Stati Uniti.
Non è difficile ipotizzare che le superfici del nuovo WTC, verranno messe sul mercato proprio nel momento di picco del fenomeno anzidetto…

Ci vuole una bella forza tra le fonti di John ad enunciare le perdite in 30 miliardi di dollari, quando non si sa ancora esattamente quanto il futuro piano finanziario preveda come guadagno totale! Dubiterei se il calcolo di questa perdita non sia stata fatta sulla base della sommatoria delle perdite nell’arco di 99 anni…, ma a questo punto il dato sarebbe risibile!
Il solo valore del futuro complesso, escludendo le rendite stratosferiche degli affitti futuri, a mio avviso, sarà sufficiente ad ammortizzare le perdite dal 2001 alla data di consegna…

L’indotto globale del nuovo complesso sarà favorito dai collegamenti con gli aeroporti tramite un Air Train e sarà crocevia di 14 linee della metropolitana, con un mega-hub. Oltre che diventare un museo a cielo aperto e un teatro, con le superfici commerciali progettate in funzione del futuro passaggio previsto, il WTC diventerà una miniera d'oro per i suoi... proprietari futuri: non per nulla Goldberger, in un articolo lungo otto pagine, linkato sopra, sul Newyorker, illustra il guadagno che ne ricaveranno, parlando di un solo obbligo... l'obbligo "morale" di Silverstein, di costruire per il popolo americano e le vittime il futuro simbolo del potere...

Forse intendeva questo "obbligo" John...

Tra le fonti di John, viene riportata questa descrizione:

"il contratto di affitto e la valutazione delle perdite finanziarie"
con il suo link, Bloomberg (2001)

Credendo di vederci un contratto vero e proprio, altro che sorpresa non fu, notare che la "fonte" da lui indicata, non è che un PDF bianco linkato, riportante nozioni senza... fonti, riconducenti ad un articolo comparso su Bloomberg il giorno dopo gli atti del 9/11!
Ma il suo post John l'ha scritto qualche anno dopo! Nel frattempo le cose sono cambiate, e ciò che prima si potesse ritenere per il futuro, ora si sa. Il futuro di allora è diventato ora presente e passato!

Rapidamente, su internet, invece, si trovano questi "piccoli dettagli" che confutano gravemente le malsane teorie di John: ne deduco che abbia raccattato, a monconi, affermazioni che da lui impostate, stravolgono drasticamente la realtà dei fatti, ciò probabilmente perchè altrimenti, non non avrebbe potuto sostenere la "versione ufficiale" dei fatti del 9/11 diversamente.

John, scrive al mondo:

"Pertanto, alla fine di questa lunga vicenda, non solo Silverstein non ha guadagnato nulla dalle assicurazioni, non solo ha perso anni e anni di incassi dagli affitti, ma sta anche sostenendo le spese per la ricostruzione del WTC 7 e della Freedom Tower (che prende il posto delle Twin Towers)."

Invece

Per meglio comprendere la speculazione avvenuta sul WTC è necessario sapere quale sia la valutazione attribuita agli immobili al settembre 2001. Nella discussione del budget di spesa indotto, stilato dal senato americano, a seguito dell’11 settembre, un capitolo, cita il ruolo dell’assicurazione e dell’ammontare delle perdite assicurative, in relazione anche, alle valutazioni venali del complesso direzionale-commerciale del World Trade Center, di proprietà del Port Autority:

“The WTC was built and is owned by the Port Authority of NewYork and New Jersey (PA). Earlier this year, the PA leased thebuildings for 99 years to a consortium led by New York developerLarry Silverstein and Westfield America Inc. According to mediareports at that time, the WTC was valued at $1.2 billion and wasgenerating $200 million a year in rents. The 99 year lease, a $3.2billion transaction, was reportedly the biggest real estate deal ever.”

Quindi:- WTC, viene ceduto al consorzio Silverstein-Westfield America, attraverso un contratto di sfruttamento novantanovennale del suolo dove sorge
- Valore attribuito a WTC: 1,2 miliardi di dollari
- Costo della concessione annuale pagato dal consorzio a Port Autority: 115 milioni di dollari
- Reddito derivante dagli affitti annuali: 200 milioni di dollari
- Perdita generata dai mancati introiti in 6 anni: 1.200.000.000 di dollari (considerando che Silverstein “dovrebbe” aver pagato ad oggi 720.000.000 di dollari a Port Autority [ciò vuol dire che se il consorzio non pagasse Port Autority o ci fossero accordi diversi, il solo fatto che rimanga con un “piede” nella ricostruzione, è da considerarsi già da solo una speculazione senza precedenti])
- PREMIO DELLA POLIZZA: 4,55 miliardi di dollari

Nella descrizione appena fatta si deve tener presente che qualora le Twin Towers fossero state al loro posto, Silverstein avrebbe avuto l’obbligo di un esborso pari a 200.000.000 di dollari, per effettuare la bonifica relativa alla presenza dell’amiantto e altri oneri inerenti l’urbanizzazione… (l’idiozia del debunker potrebbe dare mostra della propria indubbia capacità di critica, motivando che Silverstein abbia demolito il WTC perché ciò avrebbe impedito lui di sborsare questi 200 milioni, ma non commenterò simili cazzate)
Di fatto l’indennizzo concordato con le assicurazioni è sproporzionato rispetto al valore 3 volte inferiore del complesso direzionale-commerciale e la demolizione, in termini speculativi, è da considerarsi un beneficio…
Un’altra alterazione nozionistica adottata da John, per sua incompetenza/ignoranza e/o malafede, è quella che non vedrebbe una contrattazione dei termini della polizza assicurativa, sottoscritta da Silverstein:

“Secondo i cospirazionisti, Larry Silverstein avrebbe guadagnato miliardi di dollari dalla distruzione del World Trade Center, grazie ad un'assicurazione che aveva opportunamente stipulato poche settimane prima degli attentati contro i rischi di attacchi terroristici nei confronti delle Twin Towers e del WTC 7, edifici dei quali sarebbe stato proprietario.”

Invece, poiché per un’operazione di quel genere “non era sufficiente” una due-diligence, come norma, la Silverstein Properties dovette redarre un’ulteriore studio inerente la “valutazione di rischio della proprietà” (property risk assessment report). Nel rapporto viene identificato come un rischio la possibilità di un attentato terroristico, avente per oggetto l’impatto di un aereo, sebbene però questa sia una possibilità estremamente remota…

“Silverstein's property risk assessment report identified the scenario of an aircraft striking a tower as one of the “maximum foreseeable losses” just months before 9-11.”

Per come conferma John, questo lo direbbero i “cospirazionisti”, nonostante nel trafiletto successivo del suo post, ostentando di dimostrare quanto affermato, senza cognizione di causa, esprime un concetto che non ha niente a che vedere con il fatto che Silverstein non avesse opportunamente “stipulato” una polizza a lui favorevole, ma fa l’esempio di un anacoluto, a dir poco ridicolo:

“(1)Silverstein non era proprietario delle Twin Towers e la loro distruzione gli ha arrecato notevoli perdite finanziarie.”

Questa è manipolazione, se si scrive prima: “Anche in questo caso la verità è ben diversa:(1)”, dopo l’affermazione principale.
Ma si potrebbe intendere l’inciso di John, come un lapsus froidiano!

Nella spiegazione della questione speculativo-assicurativa di John, quanto descritto sopra, non è rendicontato nel suo post, poiché indubbiamente velerebbe di grottesco il suo intento insabbiatorio dei fatti. L’unico sforzo di John, sta nel limitarsi a descrivere la causa tra Silverstein e gli assicuratori, dove gli assicuratori reclamano un solo evento (nonostante i due impatti) e Silverstein sostiene che gli eventi siano due specifici, per questo motivo la causa divide le due parti su una disputa sull’indennizzo, da versare alla “vittima”, compreso tra 3,55 miliardi e 7,1 miliardi di dollari.

Strano che le assicurazioni non abbiano fatto un’altra valutazione inerente alla definizione di “atto terroristico”, visto che, come atto, per se stesso il 9/11, non è stato altro che un pretesto di un “contrattacco”, per un attacco di guerra subito…

Imbarazzante inoltre, che l’assicurazione che deve risarcire mille euro, voglia certificati, autentiche, prove, riscontri, testimonianze, mentre invece, nel caso del 9/11 si siano limitate a ratificare l’operato di commissioni governative e “sceneggiato” un’opposizione inerente la soluzione della diatriba inerente la singolarità o la doppiezza degli eventi accorsi…

Ammesso che l’avessero spuntata gli assicuratori con la vittoria per la singolarità dell’evento, per quale motivo il proprietario di un immobile del valore di 1.200.000.000 di dollari, a seguito della distruzione di questo, viene risarcito con 3.500.000.000 di dollari?

Finora ho descritto errori, omissioni, distorsioni, congetture di John tralasciando alcuni particolari inerenti ad altro denaro comparso sulla scena del WTC, in seguito agli atti di quella mattina dell’11 settembre di sei anni fa.
Ho scritto che dal settembre 2001 a oggi, Silverstein avrebbe dovuto pagare 10.000.000 di dollari al mese e fino a oggi dovrebbe aver sborsato 730.000.000 di dollari…

“Around $400 million of the insurance money fund has been paid by Silverstein Properties to the Port Authority to meet Silverstein's lease payments.”
(http://www.realestatejournal.com/regionalnews/20050505-frangos.html)

In effetti, chi sta pagando il leasing di Silverstein “parrebbero” essere gli indennizzi delle assicurazioni, alla data dell’articolo del 5 maggio 2005. Nientedimeno qualche altro articolo parlava di pagamenti di interessi, sui debiti maturati, con gli introiti dei redditi del 7 World Trade Center.

Un’altra amara sorpresa, ridicolizza il post di John che ha preso spunto evidentemente da un compagno-“debunker” ammericcanno:

Tutto ciò la dice lunga sullo sviluppo della teoria no interessi in WTC sviluppata da John…

Comunque, uno può dedurre che sia vero che Silverstein paghi gli affitti con i soldi delle assicurazioni, ma è anche vero che dall’altra, toglie i soldi destinati alla costruzione del nuovo complesso.

Questo è vero, ma la “vittima” Silverstein ha un santo in Paradiso: il Governo degli Stati Uniti D’America.

I Liberty Bond

“New York Liberty Bonds are tax-exempt private activity bonds, a form of debt financing available for a capital project.”
http://www.nycedc.com/Web/FinancingIncentives/Financing/LibertyBonds/

Silverstein ha ottenuto 475 (da 400 iniziali) milioni in Liberty Bonds, che ha negoziato con le banche per la ricostruzione di WTC7.

Silverstein, in WTC7 aveva un debito di circa 450 milioni lo ha negoziato intorno a 400, stralciando qualsiasi avente diritto come la GMAC-mutuante, poi con l’indennizzo degli 861.000.000 di dollari dell’Industry-Risk ha edificato un progetto da 707.000.000 di dollari…, pagando interessi irrisori.

Praticamente da debitore, Silverstein, è diventato pieno titolare di un nuovo edificio.
Facendo una somma dei soldi che Silverstein avrebbe dovuto incassare ad oggi, il totale è composto da queste voci:
- 3,55 miliardi sentenza dell’assicurazione
- 1,1 miliardi come ulteriore indennizzo per “doppio evento”
- 861 milioni Industry risk (WTC7)
- 475 Liberty Bonds (esen-tasse)
Ammettendo che abbia speso, tra avvocati e leasing Port Authority, 1 miliardo di dollari, ad oggi vanta ancora 5 miliardi di dollari, trovandosi con il nuovo "7" edificato.

I Liberty Bonds però, non sono finiti… poiché quelli riconosciuti a Silverstein finora, riguardavano solamente l’edificazione del WTC7.

Al momento 3,35 miliardi di dollari di Liberty Bonds sono in attesa di essere assegnati. Dal link precedente si evince che la richiesta è stata fatta da una partecipata della Silverstein Properties, ma non ci sarebbero stati problemi per l’assegnazione degli ulteriori 3,55 miliardi se Silverstein non si fosse opposto alla data di scadenza programmata per 1l 2009…

Nel frattempo Porth Authority propone di riacquisire alcuni diritti del WTC, per permettere a Silverstein… di diminuire il peso del "pagamento" del leasing in corso.

Silverstein non molla, già altri 1,67 miliardi di dollari vengono deliberati per la ricostruzione di WTC.

L’11 settembre 2006, “bloomberg.com”, riporta:

“The biggest allocation of Liberty Bonds is the one most directly tied to the Sept. 11 destruction -- about $3 billion to developer Larry Silverstein to build four skyscrapers at the World Trade Center site, including $475 million for the completed 7 World Trade tower. The program also helped spark a residential building boom downtown, creating almost 4,500 new luxury apartments and spurring new retail businesses.”
http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=email_en&refer=munibonds&sid=a.3Ce4rZER9M

Si evince che, esclusi i 475 milioni di dollari in Liberty Bonds necessari per la ricostruzione di WTC7, ulteriori 2,525 miliardi di dollari siano stati assegnati a Silverstein...
Sommati al totale di prima, fanno 7 miliardi di dollari e la questione non è ancora finita!

Inavvertitamente, il torto ce l’ha lo Stato, che non mette a disposizione i Liberty Bonds nella maniera più appropriata, per far partire i lavori a "Graund Zero"!

In seguito il programma di Liberty Bond, stipulato da Silverstein:
Nel frattempo le cose si evolvono, per cui non è detto che in futuro ci siano nuovi accadimenti in seguito alla vicenda.
Per il momento, in questo post ho cercato di rappresentare le somme di denaro che girano intorno al World Trade Center, ma è riduttivo e semplicistico affermare che Silverstein sia un diretto responsabile. In effetti l'obiettivo finale degli attentati, oltre a creare dei pretesti necessari all'entrata in guerra in medio-oriente, è stato quello di spingere la ricostruzione e il nuovo assetto urbanistico di New York, evitando la spopolazione dal quartiere finanziario e permettendo alle banche di ricostruire nuove sedi, a spese dello Stato Americano e molteplici altre agevolazioni.

2 commenti:

Mario ha detto...

il colore nelo dello sfondo del blog è dovuto al fatto che sei un fascistone-camicia nera?

stuarthwyman ha detto...

della politica non me ne frega un cazzo!