lunedì 15 ottobre 2007

Il ruolo delle basi militari nordamericane

RELAZIONE DI UN RAPPRESENTANTE DEL FORUM DEL MEDIO ORIENTE DELLA TURCHIA
ALLA CONFERENZA SULLE BASI MILITARI STRANIERE,
L'AVANA DAL 28 AL 30 NOVEMBRE 1996

Il Medio Oriente è sempre stato una regione di grande importanza per gli Stati Uniti, l'Europa e recentemente anche per il Giappone.
Gli Stati Uniti hanno il 2,6% della riserva mondiale del petrolio e un 4,8% della popolazione mondiale.
Gli Stati Uniti consumano il 25,5% di tutto il petrolio mondiale.
L'Europa occidentale dipende dal petrolio del Medio Oriente per un 90% e il Giappone per un 98%.
La chiave della strategia politica degli Stati Uniti nel Medio Oriente è stata quella di "assicurare la continuazione del flusso del petrolio sui prezzi fissi non nocivi per gli interessi nordamericani e dei loro alleati".
Anche se nella pratica alcune cose sono cambiate, in generale la politica degli Stati Uniti è rimasta invariata; è questo il caso dell'alleanza con molti regimi della regione, caratterizzati dalla loro antidemocraticità e brutalità. La dinastia saudita, la famiglia del El Sabah del Kuwait, lo Scià di Persia e Saddam Hussein hanno tutti goduto dell'appoggio degli Stati Uniti.
Prima dello scoppio della guerra fra Iran e Irak, il regime dello Scià venne armato dagli Stati Uniti per combattere contro l'Irak. Dopo la caduta dello Scià, il regime iracheno si armò fino ai denti contro il regime iraniano. Finita la guerra e con l'indebolimento di entrambi i paesi, gli Stati Uniti hanno continuato una politica di "contenimento di entrambi", cosa che ha fatto sì che ora si contrappongano ad entrambi i paesi e che cerchino di isolarli.
Nella regione esistono due paesi che sono stati storicamente gli alleati più stabili degli Stati Uniti: Israele e la Turchia.
Israele è il maggior ricettore degli aiuti statunitensi al mondo e in molti casi viene appoggiato esclusivamente dagli USA.
I rapporti con la Turchia sono stati più complessi. La borghesia turca ha cercato sempre di rafforzare i legami con gli Stati Uniti. Il punto storico decisivo fu l'invio delle truppe turche nella guerra di Corea negli anni '50, che vennero inviate con la speranza che la Turchia venisse poi accettata nella NATO. Molti soldati turchi sono morti in Corea, in una guerra di cui non capivano il significato.
Questo fatto mette a fuoco l'interesse della borghesia turca di avvicinarsi agli Stati Uniti; il suo comportamento è sempre stato così conciliante proprio perché sperava di ottenere la sua approvazione. Ma nonostante le concessioni della Turchia, questa non è ancora considerata un vero e proprio partner.
L'altra forza su cui possono contare gli Stati Uniti nell'area è l'alleanza fra Israele e Turchia. Recentemente è stato annunciato un accordo di assistenza militare fra entrambi i paesi. In realtà, l'accordo è stato fatto da anni e porta il nome di "assistenza e cooperazione"; Israele e Turchia cooperano da anni in termini di addestramento, intelligenza e operazioni militari.
Benché il Partito Benessere proislamico abbia annunciato che, una volta al potere, avrebbe tagliato qualsiasi tipo di rapporto con Israele, si può constatare che esso, stando al potere quasi 6 mesi, non ha annullato l'accordo.
I Curdi in Turchia
Fin dalla sua fondazione come Repubblica, la Turchia ha negato l'esistenza della popolazione curda. Fra il 1928 e il 1935 i sollevamenti curdi sono stati schiacciati ogni anno brutalmente dall'esercito turco.
Un momento decisivo per il movimento di liberazione nazionale curdo in Turchia è stato il 1984, quando il Partito dei Lavoratori Curdi o PKK iniziò la lotta armata contro lo stato turco. A 12 anni dall'attacco iniziale, la lotta curda cerca di sopravvivere e riportare dei risultati.
Sebbene il bilancio militare sia stato sfavorito dalla brutale guerra sporca, e di fronte ad una situazione mondiale difficile per il movimento, la popolazione curda e il PKK hanno continuato la loro resistenza.
La popolazione curda è di circa 25 o 30 milioni. Di questi, 20 o 25 milioni vivono in Medio Oriente. Si calcola che sia così distribuita:
Turchia: 10-12 milioni (19-24% della popolazione)
Iran: 5-6 milioni (10-16% della popolazione)
Iraq: 3-3.5 milioni (23-27% della popolazione)
Siria: 800.000 (8-9% della popolazione)
I curdi non hanno mai avuto un loro stato ed esistono ragioni interne perché ciò si sia prodotto. I loro dirigenti principali mantennero, fino alla nascita del PKK, una struttura feudale. Inoltre si tratta di un popolo che vive nella regione mediorientale, ossia una regione caratterizzata da continui interventi politico-militari da parte dei paesi imperialisti, cosa che ha fatto sì che la popolazione curda sia sempre stata manipolata.
L'estrema brutalità dell'esercito turco ha avuto come conseguenza il fatto che il movimento curdo di liberazione nazionale sia in una situazione molto difficile.
Da una parte, la maggioranza delle zone rurali sono state "disabitate", bruciate e gli abitanti obbligati ad emigrare verso le città. La deportazione ha ridotto l'appoggio che veniva offerto dalla popolazione alla guerriglia curda. Dall'altra parte, i deputati eletti dalla popolazione sono stati incarcerati con false imputazioni. Molti attivisti, fra loro anche i rivoluzionari, attivisti del sindacato del commercio, leaders dei lavoratori e dei diritti umani sono stati fatti sparire e molti altri hanno subito inumane torture.
Dopo la guerra del Golfo, l'operazione "martello equilibrato"
Dopo la guerra del Golfo, centinaia di migliaia di curdi si sono scontrati con il regime di Saddam Hussein e sono stati bombardati dagli elicotteri iracheni. (Il cessate il fuoco imposto dagli Stati Uniti proibiva il sorvolare degli aerei iracheni, ma non degli elicotteri).
La popolazione della zona settentrionale fuggì sempre più verso il nord, stabilendosi nel territorio che sta fra la frontiera turca e le forze irachene. Il governo turco utilizzò questo incidente come scusa per sollecitare un intervento della forza multinazionale.
Il presidente Ozal sperava che questa fosse un'opportunità in più per dare un ruolo di maggiore rilievo alla Turchia nel Medio Oriente.
Come risultato di questo, all'interno della NATO, venne installata a Incirlik - Adana - una base nordamericana con una forza militare composta principalmente dalla flotta aerea. Altre forze vennero stanziate nella base nordamericana di Pirinclik, Diyarbakir. Entrambe le città sono densamente popolate da curdi, la cui maggioranza risiede a Diyarbakir.
Venne anche installato un Comando Militare a Zaho, al nord dell'Irak, chiamato "martello equilibrato". Si è fatto credere che questa forza sia stata stanziata dagli Stati Uniti per proteggere i curdi dall'aggressione di Saddam Hussein, ma il suo vero obiettivo è quello di servire da appoggio per l'intervento in Medio Oriente, in base ai nuovi scenari che si sono prodotti dopo la disintegrazione dell'Unione Sovietica.
Gli Stati Uniti vogliono intervenire in Medio Oriente come lo hanno fatto in America Latina, ossia con l'aggressione militare aperta.
Un pilastro importante della politica del Nuovo Ordine Mondiale o della "Pax americana" negli anni '90 è il non riconoscimento della sovranità nazionale dei paesi, se questa può essere nociva agli interessi nordamericani, utilizzando i seguenti pretesti:
- Protezione delle minoranze
- Presunte violazioni dei diritti umani
- Combattere il narcotraffico
Ovviamente, gli Stati Uniti utilizzano questi pretesti solo come scusa. La minoranza curda al nord dell'Irak è protetta per un certo periodo dagli assassini dell'esercito turco (... )
Di fronte all'installazione della base nordamericana a Incirhk, c'è stata una risposta di grande opposizione.
La popolazione turca si è indignata quando è venuta a sapere che i funzionari turchi non davano il permesso di viaggiare in quella zona. Al contrario, i voli dalla base di Incirlik verso il Nord dell'Irak non venivano controllati. Gli Stati Uniti possono fare sempre quello che vogliono nella regione.
Il crescente malessere popolare nei confronti del "martello equilibrato" si riflette nelle contraddizioni dei partiti borghesi dell'opposizione, che chiedono l'uscita definitiva di queste forze dal territorio turco. Nel frattempo, queste rimangono nella base e il contratto di permanenza in Turchia viene rinnovato di sei mesi in sei mesi.
Del resto, una volta al potere, nessun governo borghese è stato capace di dare il suo voto contrario al "martello equilibrato". Né i socialdemocratici, né i liberali, né i conservatori. Nemmeno il Partito Benessere, partito islamico che ha esercitato una forte opposizione a questa forza, ricordando che la Turchia è il fantoccio dell'Occidente, lo ha fatto nella pratica.
Questo dimostra che l'essenza del Partito Benessere non può essere antimperialista, dal momento che adotta la strategia degli Stati Uniti di utilizzare l'islamismo "soft" per contenere la crescita del sentimento antimperialista e anticapitalista nella regione.
Prima e dopo l'operazione "martello equilibrato", la Turchia non si è pronunciata sul controllo di questa forza, né sul controllo della base nordamericana di Incirlik. Le forze del "martello equilibrato" sono state usate per assicurare il predominio degli Stati Uniti nel Medio Oriente.
La stessa contesa fra gruppi di curdi dimostra che questa base non ha alcuna intenzione di proteggere i curdi. Uno dei gruppi curdi, il DPK (Partito Democratico del Kurdistan) è stato appoggiato dalle forze irachene che hanno invaso Erbil, quartier generale della capitale non ufficiale del Sud dell'Irak.
L'altro gruppo, il PUK (Unione Patriottica del Kurdistan) è fuggito verso la frontiera irachena; il PUK è appoggiato dall'Iran che a sua volta riceve appoggio dalla Germania.
Per intervenire, e impedire questa situazione, questa forza in primo luogo deve spostarsi per evacuare gli iraniani del nord, per trasferirsi in poche ore al MCC (Centro di Coordinamento Militare) a Zaho. Ma perché non hanno fatto questo? Perché non hanno protetto in primo luogo i curdi dall'aggressione di Saddam Hussein? La domanda non ha ancora una risposta.
Mentre evacuavano Zaho, si è sparsa una notizia di grande importanza: la CIA aveva reclutato 2.500 curdi. La CIA stava formando un esercito fantoccio per formare un Kurdistan fantoccio. L'operazione è stata divulgata a causa della troppo rapida evacuazione. Differentemente, nessuno lo avrebbe saputo.
Questa operazione ha svelato il vero proposito dell'operazione "martello equilibrato".
Conclusioni
Le basi militari nordamericane in Turchia sono state sempre usate per appoggiare gli interessi imperialisti nell'area. Recentemente, le forze spiegate nel Sud-Est della Turchia e nel Nord dell'Irak nelle aree curde, l"'operazione martello equilibrato", sono state un altro esempio delle nuove regole della "Pax americana".
Gli USA utilizzano il pretesto della protezione delle minoranze", del "controllo della violazione dei diritti umani" per infrangere la sovranità nazionale. Il fatto che appoggino l'oppressione delle minoranze e i paesi i cui regimi violano i diritti umani dimostra che i loro interessi principali sono quelli di avere la capacità di intervenire in qualsiasi parte del mondo.
L'autodeterminazione dei popoli viene respinta dagli USA che appoggiano invece le brutalità che si compiono contro i movimenti antimperialisti e anticapitalisti.
Le basi nordamericane nel mondo difendono gli interessi imperialisti che si contrappongono agli interessi del popolo lavoratore e delle minoranze oppresse del mondo.

Articolo tratto da "Bollettino di Informazione Antimperialista" gennaio / marzo 1997
Bimestrale dell'Associazione di informazione internazionale a cura del Comitato per la Pace e la Solidarietà tra i Popoli.
Sede: c/o Ass. Culturale Il Geranio, via dei Rododendri 15, 00171 Roma

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