giovedì 7 febbraio 2008

Vero, falso e inesistente...

Un’informazione soltanto, spesso, non rende l’idea della situazione reale per cui tale notizia viene riportata.

La speculazione su certe nozioni, falsifica l’informazione danneggiando conseguentemente la percezione della verità…

Nel caso della Bhutto, assassinata alla fine di dicembre, le interpretazioni relative alla sua affermazione sono state oggetto di vera e propria speculazione da parte di testate giornalistiche e certi fake-bloggers che affliggono la rete…

Tale affermazione, oggi abbastanza conosciuta, ha per oggetto la morte di Osama Bin Laden:



L’intervista della Bhutto ha visto, come punto catalizzatore dell’attenzione degli utenti della rete e in seguito, dopo la sua morte, dei media, l’affermazione in cui lei afferma che Osama Bin Laden è morto…


Intervista integrale: 2 novembre 2007

La BBC, unica emittente che avrebbe potuto pubblicare l’intervista integralmente, taglia clamorosamente il pezzo nel quale si sente tale affermazione…


- “OMER SHEIKH WHO MURDER OSAMA BIN LADIN” - censurato dalla BBC

Seguono le lamentele degli utenti della rete…

Una settimana circa, dopo la morte di Benazir Bhutto, la testata giornalistica si scusa, giustificando il “taglio” come uno scrupolo nei confronti delle masse per non destare confusioni inutili, in quanto l’affermazione era stata ritenuta uno scambio di parole, un lapsus del leader dell’opposizione Pakistana…

Nello scusarsi la BBC, ha addotto una giustificazione plausibile, alla bisogna di riscatto in termini di credibilità con i lettori. Ciò non toglie il fatto che tale giustificazione fosse un’opinione “personale” della stessa testata, non corrispondente a verità scientificamente dimostrabile (la Bhutto è stata assassinata)… Tale giustificazione per quanto plausibile (…ma criticabile e ambigua), è immediatamente riconducibile ad una presa di posizione obbligatoria e forzata…

La BBC in una riga del suo articolo di scuse scrive:

“The claim appeared so unexpected that it seemed she had simply mis-spoken.”
http://www.bbc.co.uk/blogs/theeditors/2008/01/post_8.html

Tralascio il resto, potete leggerlo da voi sul link riportato: questa frase della BBC è la frase che ha indicato al mondo che la Bhutto ha avuto un lapsus…

Solo questa frase riportata poi dagli altri “media” ha influenzato l’immaginario della collettività, illusa dal falso buonismo cui è portata a credere…

Sarebbe meglio indicare i passaggi che hanno costretto a riportare che la Bhutto ha avuto un lapsus da parte di chi ha amato speculare su tale articolo della BBC:

“it seemed she had simply mis-spoken”

…è sembrato che lei si fosse semplicemente sbagliata.

Non ci siamo ancora!

“she had simply mis-spoken”

…si era semplicemente sbagliata!

Ora ci siamo!

Questa è diventata la frase su cui una molteplicità di persone ha vergognosamente speculato, riportando, successivamente, che anche la BBC dice che quello della Bhutto è stato un banale lapsus…

Da qui in poi le costruzioni:
- la Bhutto, in “realtà”, voleva dire Daniel Pearl (giornalista ucciso da Omar Sheikh…), ma si è confusa con Osama Bin Laden.
- l’intervistatore di Al Jazeera è stato zitto, quando ha sentito tale affermazione, per rispetto nei confronti della Bhutto.
- Il giorno dopo la CNN intervista la Bhutto è gli chiede se secondo lei il generale Musharaf sapesse dove fosse Osama Bin Laden e lei rispose che non credeva che Musharaf non sapesse personalmente dove fosse…

Quest’ultima speculazione è interessante, riporto lo spezzone:

WHITFIELD: Do you Musharraf -- I'm sorry. Do you think General Musharraf knows where Osama Bin Laden is?

BHUTTO: I don't think General Musharraf personally knows where Osama bin Laden is…


E’ strano come da una parte certe deduzioni logiche si facciano giustamente, mentre invece utilizzando lo stesso tipo di critica in certi altri casi queste deduzioni non si facciano…

Il giorno prima Frost non dice nulla, non fa notare niente alla Bhutto, e il giorno dopo la Whitfield fa la stessa cosa non gli chiede niente in merito a tale affermazione…

Ma anzi, ancor più ambiguamente, gli chiede se lei non sappia se Musharraf è al corrente di dove si trovi Osama Bin Laden…

Perché invece non aveva chiesto alla Bhutto se lei personalmente non sapesse dove si trovasse Osama Bin Laden?

Invece tale scambio di battute è servito a offrire sul terreno della speculazione la conclusione che la Bhutto avesse chiaramente avuto un lapsus…

L’unica persona che avrebbe potuto dirci se fosse stato o meno un lapsus è stata assassinata…

E poi questo esempio di lapsus della giornalista?

“Do you Musharraf -- I'm sorry. Do you think General Musharraf…”

Chi è questa giornalista, che chiede alla Bhutto se ritiene che Musharraf sappia o meno dove sia Osama bin Laden?

Non sarebbe stato più logico chiederle di ratificare quanto asserito il giorno prima con Frost di Al Jazeera…

Ma la Bhutto fino alla sua morte non ha mai ammesso di essersi sbagliata, come mai?
…non è poi così disallineata da certe altre affermazioni di altri esponenti che studiano il terrorismo internazionale e ammettono per esempio che Al Qaeda non esista, come per esempio Antonio Manganelli, capo della Polizia e prefetto:



Per chi volesse ascoltare l’intervista integrale, il link è questo:



“…non esiste un’organizzazione strutturata come Cosa Nostra che ha le sue filiali ufficiali nei vari Paesi, ma c’é un sistema operativo non meno pericoloso, una sorta di franchising. C’é il marchio di Al Qaeda, il che non significa che tutto quanto viene fatto viene preventivamente benedetto dal vertice di un’organizzazione, che riteniamo non esista...”



Tali parole a mio avviso son ben più gravi di quelle esternate dalla Bhutto, per quello che ostinatamente si cerca di far apparire un lapsus, anche in virtù del fatto che, finché è morto il simbolo di un pericolo, Osama Bin Laden, il pericolo sussiste, quando il pericolo indicato invece non è mai esistito la preoccupazione diventa evidente… Qualcuno sta mentendo metodicamente all’umanità…

Se fosse veramente tutta una farsa allucinante?

“Al queda è un trucco, nasconde altro perché è una tecnica per creare e cercare un nemico che non esiste. È un modo per infangare uno Stato o delle persone mediante una onto di determinati obiettivi, decentralizzato e distributivo, dove i protagonisti sono gruppetti di persone strumentalizzati da questo sistema, piccoli uomini che credono di fare la lotta armata con un fucile per sostenere la causa della guerra santa, saranno tragica opera teatrale. In realtà non è mai esistito un documento, una sede o un numero di telefono, non è mai esistito un bel niente, nulla. Se alla richiesta della resa incondizionata, Bin Laden fosse stato consegnato, l’America non avrebbe potuto bombardare e fondare l’intera sua politica estera su un discorso di lotta al terrorismo. Loro sapevano tutto, perché queste reti sono in mano alle lobby ed è questa la politica, il gioco sporco dei media, che accreditano episodi visibilmente falsi.”



Ma i video, i messaggi audio di Bin Laden che minacciano un po’ qui e un po’ là… dovrebbero essere la prova dell’esistenza di Al Qaeda, ma:

“Già i ricercatori del Dalle Molle Institute for Perceptual Artificial Intelligence di Losanna alla fine del 2002, in uno studio commissionato loro dalla emittente France 2, ritenevano che l'allora ultimo messaggio audio di bin Laden fosse una patacca. Il nastro era falso, con appena il 5% di margine d'errore, affermò il professor Hervé Bourlard, direttore dell'istituto. Lo riferì il Guardian esattamente cinque anni fa, il 29 novembre del 2002. Tutto ciò al di là della facile speculazione per cui i messaggi di bin Laden, tenendo alto il senso di paura nel pianeta, sortiscono sempre l'effetto di fare quadrato intorno alla Casa Bianca e di fare terra bruciata intorno ai detrattori della politica estera di Bush.”



…se Osama fosse morto, o uscito dalla scena, dovremmo avere una data che ci indichi quando si fosse cominciato ad avere notizia dei primi messaggi falsificati…
“Paris: The latest audiotape statement attributed to Osama bin Laden is not authentic, according to a Swiss research institute.
The Lausanne-based Dalle Molle Institute for Perceptual Artificial Intelligence, IDIAP, said it was 95 per cent certain the tape does not feature bin Laden's voice.” (November 29 2002)



Nonostante, qualcuno non condivida certi risultati di tali studi effettuati sui nastri…
Chi è che non condivide tali risultati?!!!
“But US experts who have heard it generally support the conclusion by US law enforcement officials that it probably is bin Laden speaking.”


La motivazione di tale contrasto è stata: la scarsa qualità dei nastri che ha reso impossibile l’analisi corretta…


La Bhutto ha avuto un lapsus…


Osama bin laden è vivo…


…e la guerra al terrorismo continua…

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