sabato 1 dicembre 2007

Osama Bin Laden: dopo la barba finta, il finto messaggio montato da Mediaset.

Osama-Berlusconi? «Trappola giornalistica»

«È un videomontaggio di Mediaset e fatto giungere ad Al Jazira per rilanciare il Cavaliere in difficoltà»
ROMA - «A quanto mi è stato detto domani o dopo domani la più potente catena quotidiani-periodici del nostro Paese dovrebbe dare le prove, con uno scoop eccezionale, che il video (in realtà un audio, ndr) nel quale riappare Osama Bin Laden, leader del 'Grande e potente movimento di Rinvicita Islamica Al Qaeda', che Allah lo benedica!, nel quale sono formulate minacce anche all'ex premier Silvio Berlusconi, sarebbe nient'altro che un videomontaggio realizzato negli studi di Mediaset a Milano e fatto giungere alla rete televisiva islamista Al Jazira che lo ha ampiamente diffuso». Lo afferma il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga in un comunicato.
«TRAPPOLA» - «La 'trappola' sarebbe stata montata, secondo la sopra citata catena di stampa, per sollevare una ondata di solidarietà verso Berlusconi, nel momento nel quale si trova in difficoltà anche a causa di un altro scoop della stessa catena giornalistica sugli intrecci tra la Rai e Mediaset», continua il senatore a vita. «Da ambienti vicini a Palazzo Chigi, centro nevralgico di direzione dell'intelligence italiana, si fa notare che la non autenticità del video è testimoniata dal fatto che Osama Bin Laden in esso 'confessa' che Al Qaeda sarebbe stato l'autore dell'attentato dell'11 settembre alle due torri in New York, mentre tutti gli ambienti democratici d'America e d'Europa, con in prima linea quelli del centrosinistra italiano, sanno ormai bene che il disastroso attentato è stato pianificato e realizzato dalla Cia americana e dal Mossad con l'aiuto del mondo sionista per mettere sotto accusa i Paesi arabi e per indurre le potenze occidentali ad intervenire sia in Iraq sia in Afghanistan. Per questo - conclude Cossiga - nessuna parola di solidarietà è giunta a Silvio Berlusconi, che sarebbe l'ideatore della geniale falsificazione, né dal Quirinale, né da Palazzo Chigi né da esponenti del centrosinistra!».
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SOLIDARIETÀ - In realtà è giunta a Berlusconi la solidarietà per il governo di Vannino Chiti, ministro per i Rapporti con il Parlamento: «Esprimo la mia solidarietà a Silvio Berlusconi chiamato in causa, assieme ad altri leader europei, dal terrorista Osama Bin Laden nel suo messaggio di propaganda. Contro il terrorismo e contro queste farneticazioni deve essere forte l'unità delle forze politiche in Italia e l'impegno comune e la solidarietà dei popoli europei».

3 commenti:

T.point ha detto...

berlusconi a parte, che "la guerra di civiltà, il terrore assoluto, lo scontro tra Bene-e-Male" siano tutte panzane che possono stare in piedi solo grazie alla complicità dei media è sempre più evidente e lapalissiano.

ti racconto questa:
sono da pochi giorni tornato da un viaggio di lavoro all'estero, e confesso era da prima del 2001 che non prendevo più un aereo... per cui mi aspettavo code apocalittiche, terzi gradi e perquisizioni quasi corporali ai vari checkin.
invece, a parte un po' di sicurezza e controlli in più [ a Malpensa, ad esempio , una volta passato i controlli, nell'area duty free trovi addirittura un bancofrigo intero di cosa?
ma di GATORADE!!!!!!
giuro! avessi avuto la macchina fotografica gli facevo una foto! da ribaltarsi dalle risate!
per giorni e mesi i vari giornali giù a menarla [ come da veline ricevute ], sull'attentato fortunatamente sventato, a base di esplosivo liquido da fare in volo, col Gatorade [ da lì le varie misure di ricurezza che inpongono restrizioni sui liquidi che si possono portare a bordo ], e poi...addirittura dopo i controlli puoi comprarti e portarti a bordo tutto il pericolosissimo Gatorade che vuoi!!!!
da ribaltarsi dalle risate!!!!!

stuarthwyman ha detto...

ciao Bambooboy, ti cercavo in questi giorni!

Ho un progetto, di cui ti vorrei parlare in messanger:
in alto a destra c'è la mia mail.

Comunque dal 2001, ho fatto una ventina di voli tra Europa, Stati Uniti, America centrale e Brasile.

Di controlli ne mpiù ne meno di quelli che avevo fatto in precedenza!

T.point ha detto...

ti ho inviato una mail.
ciao