lunedì 7 luglio 2008

"Firefight: cover-up neo-con?"

Rick Newman e Patrick Creed sono gli autori del libro “Firefight: Inside the Battle to Save the Pentagon on 9/11”.L’opera discerne del salvataggio e del recupero accorso al Pentagono allorché l’edificio venne colpito dal presunto Boeing 757 del volo AA 77.Le testimonianze contenute all’interno del libro non sono connesse solamente al giorno in cui si verificarono tali eventi, ma anche ai giorni successivi l’11 settembre 2001.Il libro è incentrato sull’eroismo delle squadre preposte a tali ardui e faticosi compiti eseguiti in quegli angoscianti momenti…Gli autori, non presenti al momento dei soccorsi, nel corso degli anni successivi il 2001, hanno recuperato testimonianze, fatto interviste e catalogato fotografie, per offrire al pubblico, attraverso la diffusione di questa raccolta, un’idea di ciò che avessero significato i recuperi dei resti delle vittime e le missioni delle squadre di salvataggio, all’uopo preposte, all’interno dell’area disastrata del Pentagono.Attualmente non è disponibile in lingua italiana. A meno che non lo si voglia comprare sul web in lingua inglese, un sito ne descrive sommariamente il contenuto…Nel sito in questione si evince la ricerca del dettaglio che i due autori hanno perseguito, incrociando le testimonianze rilevate con i documenti governativi prodotti dalle autorità…Tra questi documenti riportati come fonti, si trovano:
- “The 9/11 Commission Report: Final Report of the National Commission on Terrorist Attacks Upon the United States”
- “Arlington County After-Action Report On The Response To The September 11 Terrorist Attack On The Pentagon”
- “The Pentagon Building Performance Report”
- “Command Performance: County Firefighters Take Charge of the 9/11 Pentagon Emergency,”- “Collapse Rescue Operations At The Pentagon 9-11 Attack: A Case Study on Urban Search and Rescue Disaster Response”
- “Summary Presentation of damage to Pentagon and location of bodies found inside”
Vi trovano spazio più di 150 interviste tra pompieri, militari e agenti dell’FBI…
Se questo libro, che dai soliti ignoti viene strumentalizzato come mezzo di “debunking”, è presentato per offrire una ricostruzione reale dei fatti, è altresì ragionevolmente corretto considerarlo necessariamente e obbligatoriamente in tutta e per tutta la verità che esso riesce ad esprimere. Questo anche per ciò che non esplicitamente ci si troverebbe a leggere al suo interno, qualora lo si comprasse.
La casa editrice del libro “Firefight” è la Presidio Press, specializzata, in passato, nella pubblicazione di libri sulla seconda guerra mondiale e la guerra in Vietnam. Nel 2002 la Random's Ballantine Books, divisione della Random House, branca editoriale del colosso media Bertelsmann (RTL Group, Arvato, Gruner + Jahr), compra la casa editrice Presidio Press. Il Gruppo Bertelsmann è gestito dalla Fondazione Bertelsmann, organizzazione no-profit controllata dalla famiglia Mohn, fondata nel 1977 da Reinhard Mohn. Scopo della fondazione è promuovere le riforme e la democrazia, in ambito governativo, sociale ed economico, in Europa, principalmente, e nel resto del mondo.
In parole povere la Bertelsman Foundation altri non è che un’organizzazione think-tank, molto vicina agli ideali del movimento politico neo-con americano sviluppatosi negli anni ‘70…
Come le altre organizzazioni think-tank mondiali, i principi dell’attività auspicati dalla Fondazione Bertelsmann si apprendono attraverso la lettura di macroscenari socio-politici come: “Beyond 2010: European Grand Strategy in a Global Age”.
L’oggetto del rapporto della Fondazione verte sulla promozione di una molteplicità di aspetti socio-politico-culturali molto delicati: la guerra al terrorismo, l’accaparramento del petrolio, il fabbisogno dell’energia, l’alleanza strategica politico-militare ad oltranza nei confronti degli Stati Uniti, la difesa dello spazio aereo europeo, un riarmo Europeo in funzione di una maggior spesa militare congiunta ecc. ecc. ecc.…
La condotta seguita dalla Bertelsmann Foundation è similare, se non eguale, a quella propagandistica adottata dallo PNAC Americano.
In Germania offre quasi il 50 % dell’apporto totale onorato dai think-tank tedeschi alla politica interna ed estera del Paese e di altri Governi d’importanza economica mondiale di rilievo…
Tale influenza, esercitata attraverso l’utilizzo della televisione e dell’editoria determinanti un controllo favorevole sulle masse, agisce, come nel caso di “Firefight”, attraverso l’offerta di una verità allineata agli ideali propizi del momento.
Il libro “Firefight”, racconta delle testimonianze di squadre di soccorso e di ritrovamenti di pezzi di rottami, di un presunto aereo, scagliato contro il Pentagono, dirottato da presunti “terroristi” islamici, la Fondazione Bertelsmann proprietaria della casa editrice, sostiene una difesa dal “terrorismo” islamico ed auspica ad un riarmo e ad un alleanza duratura con i Paesi della Nato e specialmente con gli Stati Uniti D’America contro un nemico comune…
10 settembre 2001: Rumsfeld desidera un rinnovamento del DoD. Nel comunicato ammise di non essere stato in grado di reperire 2,3 trilioni di dollari di spesa militare, a causa del sistema amministrativo gestionale obsoleto. In seguito, costituirà il Defense Business Board in complemento agli sforzi di ammodernamento dell’amministrazione del DoD.
Il nome esteso dell’organizzazione è “Defense Business Practice Implementation Board”, attraverso il quale si cercherà di coniugare la capacità gestionale di una multinazionale privata ai fabbisogni amministrativi del DoD. In tale gruppo di appartenenza strettamente militare, presiederanno personaggi civili facoltosi…
Zuckerman, principale azionista del Daily News e di USnews & World Report è uno di questi…Mortimer Zuckerman nel 2003 è nel “Board Members” dell’emanazione suddetta del DoD. Dal 1995 è costantemente presente nel CFR (Council of Foreign Relations) insieme a molti altri personaggi nell’ambito dei mass-media mondiali…Membro del Bilderberg Group, attraverso il suo periodico USnews & World Report, Zuckerman pubblica articoli in netto “credo” neo-con come "The Price of Power: The Military Should Spend More on Forces and Less on Facilities”.
Su “USnews”, Scrive uno degli autori di “Firefight”: Rick Newman, corrispondente del Pentagono da parecchi anni, con diverse esclusive al suo attivo… Sul sito global security vi si trovano diverse recensioni inserendo nel suo “motore” il nome completo: Richard J. Newman.USnews sembra un vero e proprio laboratorio di propaganda neo-con: non è raro leggere tra gli articoli di Rick Newman, un vivace sostegno alla condotta della politica militare impostata dagli Stati Uniti negli ultimi anni…
In un articolo, “Why Rumsfeld Soared as CEO, Sank at Pentagon” per esempio, si evince quanto al periodico stia a cuore la difesa di certi personaggi dell’entourage presidenziale molto discutibili...
Nel pezzo Newman difende l’operato di Ramsfeld, presentandolo come eroico rinnovatore di un sistema militare in disfacimento e disorganizzato, e giustificandolo per non esser riuscito a gestire l’immane spesa militare a causa della sfortunata raffica di guerre succedutesi, in maniera del tutto imprevista, dal 2001 in poi.Zuckerman, ex-consulente per le politiche in Medio-oriente durante la Presidenza Clinton, fa ripetutamente eco a Newman con l’accusa sviscerata all’Iran di nutrire sentimenti antisemiti in chiave atomica…
Lo ritroviamo nel “Board of Advisors” dell’organizzazione think-tank “The Washington Institute” (for Near East Policy), in cui, anni prima, auspicava ad un intervento militare nell’Iraq di Saddam, dittatore, nonché presunto detentore di armi di distruzione di massa e pericolo per l’umanità intera.Nell’istituto militano alcuni membri neo-con dello PNAC.Grazie al tour de force eseguito da uno dei soliti ignoti, si apprende come “Firefight” presenti (ostenti) ciò che finora era stato evidentemente taciuto. Ossia resoconti e testimonianze in relazione a svariati ritrovamenti di rottami del presunto aereo, all’interno del Pentagono…
Nei rapporti utilizzati da Creed e Newman, menzionati in premessa di questo articolo, si parla spesso di minuscoli-pezzi-irriconoscibili del presunto aereo, in “Firefight”, i pezzi diventano: “cataste”, “innumerevoli”, “quantità insostenibili” ecc. ecc.
Nei rapporti ufficiali, la difficoltà era stata il riscontro oggettivo delle prove, con “Firefight” questo problema sparisce definitivamente…
Per tutto ciò, potrebbe essere realistico che Zuckerman, Bertelsmann Foundation, Newman e Creed (reparto “civil affairs” dell’Army Special Operation Command) abbiano procurato, senza volerlo, influenze di sorta alla stesura del libro?

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