Di seguito riporto un suo breve racconto corredandolo con alcune foto che mi ha inviato:
“Ai primi del febbraio scorso ho finalmente avuto l’opportunità di recarmi a New York: inutile dire quale era la tappa principale del viaggio!
Da turisti italiani, che si notano a circa 2 Km di distanza, abbiamo fatto il tipico “giro turistico” di South Manhattan: Ponte di Brooklyn, municipio, Ground Zero e Wall Street.
Scesi dal Ponte siamo passati da Park Row (dove si trova il Park Row Building, dal quale è “misteriosamente caduto” l’anarchico Andrea Salsedo negli anni 20), immettendoci poi sulla Barclay all’incrocio con la Church.
Arrivando all’ex-WTC, la mia aspettativa, seppur macabramente comica, era quella di vedere “un gran buco”. La scena che oggi si presenta davanti a uno spettatore è… un semplice cantiere.
Nemmeno una foto o una bandiera a stelle e strisce sventolante in memoria… (evidentemente il ricordo per certi avvenimenti è come l’indignazione in Italia secondo Paolini: più corta dell’orgasmo… o almeno questo sembra avvenire quando non è il 10, l’11 o il 12 settembre).
Facciamo il giro del cantiere e mi si presenta una scena che mi solleva un poco: un gruppo di persone che portava uno striscione con scritto “9/11 Was an Inside Job”.
…per terra: dei cartelloni molto simili alle pagine sull’11 settemebre di luogo comune.
(tra le diverse foto inviatemi ho scelto di postare questa che ritengo più emblematica) Qualcuno distribuiva dei volantini...
(il volantino è costituito da diverse pagine, quella postata qui è la presentazione)
Inutile dire quanto, personalmente, sono rimasto colpito da questo fatto: sinceramente non credevo minimamente che esistesse gente in grado di arrivare a tanto, ossia di portare la manifestazione fino al cuore degli eventi di quella giornata.
Forse, mi sono detto, ogni tanto le cose cambiano… anche in bene.”
Ringrazio AndreaP per la segnalazione…
5 commenti:
Alessandro la tua frustrazione postala altrove...
Gli insulti sei invitato a tenerteli in casa tua.
We Are Change è diventata un'organizzazione molto unita ed agguerrita,con agganci in tutto il mondo.
Ho anche chiesto a Massimo se voleva fare una sorta di gemellaggio LC-WAC.
Comunque penso che in America chi non si è bevuto le balle stellari della versione ufficiale,faccia l'impossibile,affinchè la verità venga fuori e non si lascino alle spalle i soliti Ustica vari,come qui in Italia..
MA come al solito, i governi sono soliti compiere stragi e incolpare altri, per i propri tornaconti,dimenticandosi della gente e restando liberi di distribuire a piene mani altre menzogne,Al Queda nemica dell'universo e armi di distrazione di massa varie dei miei coglioni...
Grazie ancora Stuart!!(e AndreaP).
Anche io sono stato a New York recentemente, esattamente alla fine del 2008.
Ho visto (e dovrei avere anche qualche foto) sia la croce fatta con le travi del WTC, su Church Street, a pochi metri dal perimetro della ex WTC-Plaza, e un interessante e toccante memoriale con molto materiale interessante (documenti ritrovati, divise, bombole dei vigili del fuoco, alcune piastrine dei piani del WTC, un paio di lunghe colonne distorte...
è vero che non c'è che un grande cantiere, ma io l'ho interpretato con la voglia di dimenticare una brutta pagina per la città (indipendentemente dalla versione in cui si crede, sia l'inside job che l'attentato sono una brutta pagina...) e la voglia di ricominciare...
toccante reportage.
fa piacere 'toccare con mano' l'esistenza di gente che si impegna davvero per la Verità.
bambooboy
Cosa aspetta tanta gente di buona volontà ad organizzarsi tramite internet per una manifestazione vera con cui chiedere veramente chi e perché ha fatto tutto questo? Un paio di posti a caso dove andare? Il Ranch di Crawford, Texas, casa dei Bush... O gli uffici della Hallyburton... O trovare dove si sono rintanati Cheney, Ashcroft, la Rice o Rumsfeld... Mi sa che qualcosa sanno.
Un caro saluto e complimenti.
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