domenica 8 luglio 2007

Coincidenze?

I mass-media si reggono, per lo più, sugli spazi pubblicitari: fanno pubblicità alle banche, sono partecipati da banche, e sono in debito con le banche... Possono mai andare contro chi da loro linfa vitale? Davanti a milioni di spettatori, possono dire cose che farebbero riflettere uno stupido?

E' strano come, a distanza di oltre 40 anni, oggi si ragioni ancora e sempre per ipotesi distorte su fatti per cui luce non se ne sia mai voluta fare pienamente.
Ieri sera, in uno dei canali rai, andava in onda una trasmissione riguardante l'assassinio di Kennedy.
Si riporta l'attenzione ad argomenti futili: si richiama il fatto che il moschetto italiano, dal quale avesse sparato Oswald, era vetusto e quanto mai impreciso, perchè il cannocchiale montatovi sopra era difettoso. Si deduce che un tiratore impreparato come Oswald (era nei Marines, ma non era una cima nel tiro a segno) non avrebbe mai potuto, da dietro, da quell'altezza, con la vista oscurata dai rami di una quercia, centrare da quella distanza e da quell'angolazione il bersaglio, con quell'arma... Questo si era capito già quarat'anni fa, con meno particolari, ma si capiva che non poteva essere Oswald, da solo, ad uccidere il Presidente degli Stati Uniti...
Comunque, Oswald venne immediatamente incolpato e quando venne arrestato non fu né assistito da un avvocato né vennero trascritti agli atti i suoi interrogatori. Quarantott'ore dopo venne platealmente ammazzato da un mafioso, davanti a milioni di persone, in diretta televisiva, forse per essere messo a tacere definitivamente.
Anche ieri sera, risentendo le stesse argomentazioni vedenti quasi sempre come mandanti dell'omicidio, gli esponenti più alti in carica della CIA, della mafia, dei cubani o dei comunisti, non ho trovato, a mio avviso, basi solide su cui queste ipotesi potessero, ancora una volta, poggiare solidamente.
Kennedy non è il primo presidente degli Stati Uniti ad essere stato assassinato.
E non è neanche il primo Presidente americano assassinato per il desumibile motivo che lo vede in conflitto con la Federal Reserve Bank.
Lincoln è morto come Kennedy dopo aver creato denaro, a nome e in nome del Popolo, e non in servitù di Banche Centrali «abbigliate di denominazioni nazionali» (http://www.signoraggio.com/coupon.html).
In televisione, sui giornali, sulle riviste, alla radio, al cinema non si sente mai parlare dell'ordine 11110 di Kennedy; non si sente tantomeno dire, in rimando a questa storia, che Lincoln, cento anni prima, rieletto presidente, cercò di estromettere le banche dal potere di emissione di denaro, che di lì a poco venne assassinato... da un pazzo, ubriaco, insano di mente! Un articolo, un cenno, un'appendice... neppure per sbaglio! C'è una grande soggezione ma anche una grande attenzione nel non fare apprendere alle masse questo favoloso e ingegnoso quanto "grasso" e pigro modo di fare soldi a spese della gente che lavora e fa sacrifici tutti i giorni, per restituire soldi a Banche che in realtà fungono da tipografie.
Fondatore della Banca d'Inghilterra (1694), Patterson, nel "Prospectus", sulla creazione del denaro da parte dei banchieri disse: "La Banca trarrà il beneficio dell'interesse su tutta la moneta che crea dal niente".

"Gli Usa, ad esempio, per stampare una banconota da un dollaro spendono poco meno di 5 centesimi: questo significa che il governo, ogni volta che emette un biglietto verde, si appropria di 0,95 dollari, che può impiegare per acquistare beni e servizi." [letto su focus.it, ma il collegamento non è più in essere], navigando sul web ho trovato questa ambigua ammissione... ambigua perchè è vero quello che Focus ha scritto, cioè che il guadagno del Governo degli Stati Uniti, su una banconota di un dollaro, è di 95 centesimi di dollaro ma è anche vero (non lo scrive questo Focus), che se il Governo degli Stati Uniti stampasse anche le banconote da 10-20-50-100 dollari, non avrebbe un debito al 07/07/07 di $ 8.875.000.000.000, ma sarebbe inferiore o addirittura in attivo... Poichè è la Federal Reserve Bank che stampa le altre banconote, è facile intuire quindi, di chi sia l'appannaggio del signoraggio derivante. Deducendo ragionevolmente che, non essendo la massa tutelata dallo stato (in questo sistema lo stato ha rifiutato di esistere), ma usurata dalle banche, il cittadino utilizzatore del denaro è sotto un controllo psicologico costante e catastrofico per se stesso e per l'umanità intera.

Estremizzando il ragionamento dell'indebitamento, se io facessi un'affermazione asserendo: "In una guerra, il soggetto con maggiori interessi rispetto a tutti è la banca", non credo mai nessuno al mondo possa avere nulla da obiettare...
In una guerra, per i giochi di alleanze, le fazioni contendenti sono quasi sempre o sempre due. Volendo stendere un velo pietoso e omettendo volutamente la critica alle cause che hanno come conseguenza una guerra (comunque, 99% dei casi, motivi economici, quindi c'è una Banca), i ruoli iniziali, intermedii e finali di una Banca potrebbero essere:
a) ruoli iniziali:
- indebitamento degli stati, attraverso emissione di obbligazioni statali, in cambio di soldi in prestito, per approvigionamenti di derrate alimentari; forniture varie, come ad esempio: combustibili, equipaggiamenti; armi, la parte da padroni la fanno le industrie d'armi
- mediazioni su commesse "nere", agli stessi stati contrapposti (nonno Prescott Bush, vendeva petrolio ai nazisti, insieme a Rockefeller e la "Standard Oil", e non solo)
b) ruoli intermedi:
- mantenimento dello stato di guerra, attraverso nuovi prestiti
- inpoverimento del futuro stato o alleanza sconfitta
c) ruoli finali:
- pacieri internazionali sotto mentite spoglie
- programmatori di ricostruzione con nuovo indebitamento...
... è vero il detto: tra i due litiganti il terzo gode.
Non è stupida la guerra già solo per se stessa, è stupida in quanto il soggetto che specula, non è né il vincente né lo sconfitto: è solo ed esclusivamente la banca.
Senza elencare nomi di banche, poiché adesso sarebbe inutile, è invece ragionevole sapere che le quote di maggioranza delle più importanti sono detenute dalle stesse famiglie da secoli.
Che cosa accomuna queste famiglie?
Sembra una coincidenza e non lo è, ma di seguito ci sono dei suggerimenti che potrebbero aiutare a dare una risposta...


EBREI
Torah, Iore Dea (159,1):
"E' permesso, prestare denaro ad usura ad un Akum (Gentile... Cristiano)"
CRISTIANI
Bibbia, Ezecchiele versetto n. 8:
"Se non presta a usura e non esige interesse, desiste dall'iniquità e pronunzia retto giudizio fra un uomo e un altro, egli è giusto ed egli vivrà"
MUSULMANI
Corano, Sura II "Al-Baqara" (La Giovenca, di 286 versetti)
"275 Coloro invece che si nutrono di usura resusciteranno come chi sia stato toccato da Satana. E questo perché dicono: "Il commercio è come la usura!". Ma Allah ha permesso il commercio e ha proibito l' usura.
276 Allah vanifica l'usura e fa decuplicare l'elemosina. Allah non ama nessun ingrato peccatore.
278 O voi che credete, temete Allah e rinunciate ai profitti dell' usura se siete credenti"

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